Sul comunicato post-corteo di casaggì… e sugli sbirri

“Firenze, tensioni al corteo studentesco. La manifestazione della sinistra radicale incontra un gruppetto di ragazzi vicini a casaggì. Parte la “caccia al fascista”. I ragazzi di destra, attaccati, si sono difesi.”

Questo è l’incipit con il quale i fascisti di casaggì hanno aperto il loro comunicato-farsa sulla presunta aggressione avvenuta nel corteo di oggi (venerdì).
Secondo la ricostruzione dei ggiòvani “dai megafoni partono gli ordini di scuderia, che incitano i manifestanti a scagliarsi contro di loro”, manifestanti che, “in centinaia” e “a volto coperto”, avrebbero “aggredito i militanti inneggiando all’odio”.
Questa è una favola mal costruita che fa acqua da tutte le parti, la verità è ben diversa: i militanti in questione (in realtà solo uno) si sono presentati alla testa del corteo con l’intento, realizzatosi, di provocazione. Dai megafoni si è richiamato l’ordine, invitando a calmare i bollenti spiriti. Nessuno studente di destra è stato toccato, anzi alcuni manifestanti sono rimasti coinvolti mentre cercavano di sedare lo scontro.
Ma non vogliamo dilungarci sulle loro strategie provocatorie, volte a distogliere l’attenzione, almeno quella dei mass media, dai contenuti della mobilitazione. Vogliamo focalizzare la nostra attenzione su questi ultimi.
In più di diecimila, oggi, abbiamo rivendicato il diritto ad una scuola pubblica, laica e di massa.
Abbiamo opposto ai tagli della finanziaria 2010 la richiesta di destinare tutti i soldi che finanziano la scuola privata (532 milioni di euro l’anno), la spesa militare e la costruzione di nuovi CIE, per risanare realmente la scuola pubblica.
Abbiamo voluto portare in piazza anche la piena consapevolezza che l’attacco alla scuola è inserito in un contesto di distruzione di ogni tipo di diritto, di repressione, che il governo italiano e i suoi affiliati (vedi confindustria) attuano in ogni ambito della società.
Siamo riusciti a bloccare la città, anche grazie a quattro cortei spontanei che si sono diramati non appena siamo giunti in Piazza della Libertà.

Rete dei Collettivi Fiorentini
UDS Firenze

(E ci teniamo anche a ricordare  come per l’ennesima volta i fasci si nascondano nel loro ridicolo vittimismo, riportando la memoria, per esempio, agli stravolti fatti del “blitz in consulta” dell’aprile dell’anno scorso, quando urlarono all’aggressione ancora una volta inventandosi tutto di sana pianta… Ci viene da chiederci chi sia più scemo, loro o gli sbirri di merda, che continuano imperterriti a mostrare la loro vera faccia in maniera fin troppo smascherabile, portando via e picchiando un ragazzo di diciott’anni che aveva partecipato al corteo e ritrovandosi dieci minuti dopo cento manifestanti che bloccano per l’ennesima volta i viali raccontando dai megafoni quanto sono bravi e buoni questi poveri padri di famiglia in divisa… le nostre forze dell’ordine si nascondono dietro l’angolo a minacciare e picchiare manifestanti diciottenni e quando i giornalisti fotografano prendono le macchine e buttano via i rullini… un bell’applauso ai tutori dell’ordine, per favore! …Ancora una volta gli studenti sono riusciti a palesare davanti ai cittadini di Firenze la doppia faccia di queste merde!)

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5 risposte a Sul comunicato post-corteo di casaggì… e sugli sbirri

  1. Interessante: e questo Neri Bellincioni che lavoro fa?
    Così, tanto per sapere come passano le giornate i giovani talmente “non conformi”.

  2. studentiautorg scrive:

    incubo delle nostre notti tormentate dalle paranoie sullo stato e sulle istituzioni, sugli sbirri e sui fascisti… chiarimenti su come si sono svolti i fatti?
    all’altezza di via cavour iniziano a spargersi voci sul fatto che discutibili elementi della “destra molto sociale” di aggì si stanno organizzando per creare momenti di tensione al corteo. si fa finta di niente, sono voci, di voci se ne sentono tante, probabilmente sarà una stronzata.
    fatto sta che all’altezza di palazzo medici riccardi, la fantomatica notizia si trasforma in realtà. sarà un caso o non sarà un caso, ma a braccia incrociate, casco alla mano (la scritta SS sopra non lascia spazio a dubbi, pare), neri bellincioni (“militante”, per meglio dire “volantinaro” di casaggggì firenze) cammina avanti e indietro guardandosi intorno sul marciapiede. dalle prime file la gente se ne accorge e si avvicina per allontanarlo, verbalmente. la situazione si scalda, lui “viene n’immuso”, insulta, spintona, più che verde-incredibile-hulk sembra rosso-rabbia-repressa. si avvicinano altri elementi interni al corteo, colpa di malintesi o amicizie poco gradite (vedi codesto bellincioni), parte la bambola. bambola nella quale tutti erano coinvolti meno che topi di fogna, giovani d’azione o studenti non conformi. nel mentre, come hanno già giustamente precisato, bellincioni ritiene di aver adempito perfettamente al suo compito e si dilegua dietro un cordone di sbirri, furtivo come un ratto di merda.
    ecco, come si sono svolti i fatti.

  3. fasci servi scrive:

    Il comunicato non è chiaro, è vero.

    Manca un dettaglio: il fascista in questione è scappato prima di poter essere toccato.

  4. …Chiunque scriva loro gli articoli, è un dato di fatto che nello stato che occupa la penisola italiana basta urlare qualcosa come “abbasso il Milan” per vedersela con la polizia politica.

  5. incubo scrive:

    Poverini, repressi dallo stato e dalle istituzioni!
    ridicoli imparate prima a scrivere che “Nessuno studente di destra è stato toccato, anzi alcuni manifestanti sono rimasti coinvolti mentre cercavano di sedare lo scontro” non vuol dire nulla. lo scontro o c’è stato o no. decidetevi
    Ma chi ve li scrive questi articoli? Topolino?

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