CONTRO
LA SCUOLA DEI PADRONI
NESSUNA
TREGUA * NESSUN COMPROMESSO
Come studenti medi, abbiamo deciso di
scendere in piazza quest’oggi, 18 marzo, in occasione dello
sciopero dei lavoratori della scuola. In continuità con il
discorso aperto con il corteo autorganizzato del 20 febbraio,
in cui il movimento toscano ha affermato con la pratica che "la
RicreAZIONE è appena iniziata!", inaugurando dopo
l’autunno un nuovo ciclo di lotte, abbiamo deciso di
riportare nelle strade la nostra opposizione ad un modello di scuola
funzionale all’economia dei padroni e fredda palestra di obbedienza.
Nonostante il pesante riflusso del movimento, in dei mesi difficili
come quelli di febbraio e marzo, centinaia di studenti hanno già
dimostrato voler continuare a lottare, dando vita in
città al più grande corteo studentesco post-autunno d’italia lo
scorso febbraio: purtroppo per governo e padroni, nulla è finito!
Una dopo l’altra il governo continua ad
approvare leggi su leggi, in un processo decennale che mira alla
totale mercificazione della cultura, inasprendo il
carattere classista dell’istituzione scolastica e
il livello di repressione e controllo nelle
scuole. In questo contesto si inseriscono provvedimenti come il Voto
in Condotta ed SMS-spia da una parte, entrata di
imprese private nei consigli di istituto (DDL Aprea) e
privatizzazione dell’università dall’altra. In questo modo,
i padroni si apprestano così a mettere per intero le mani sulle
nostre scuole, stabilendone dall’interno un controllo diretto e
capillare.
Partecipiamo al corteo di stamattina
costruendo, insieme alle assemblee degli universitari in lotta, uno
Spezzone Autorganizzato che riesca a riportare
in piazza la mobilitazione studentesca, pur continuando a ribadire la
propria distanza da ogni sindacato.
A differenza di chi, come
il Coordinamento Studenti Medi, dopo aver cantato nelle
piazza “nè partiti né sindacati”, preferisce aderire alle
giornate dei sindacati stessi e costruire piattaforme
insieme ai sindacati studenteschi (Uds
e Rete degli Studenti Medi), boicottando un percorso
autorganizzato “di movimento” come quello costruito a
livello regionale sul 20 febbraio (a cui non ha aderito), scenderemo
in strada a ribadire in autonomia i nostri contenuti e la nostra
critica. Una critica incompatibile con CGIL (e
figli vari), complice com’è tale sindacato della situazione
disastrosa che viviamo, ed incapace, o meglio non interessato,
a fare una reale opposizione al processo di fascistizzazione
che attraversa tutta la società, e dalla scuola arriva al lavoro con
la legge sullo “sciopero virtuale”, che
elimina nel concreto il diritto allo sciopero del
lavoratore.
Nulla abbiamo a che spartire con chi,
come il segretario della CGIL Epifani, afferma che
“In Francia e in Grecia la rabbia è esplosa. In Italia, grazie a
noi, la protesta è stata governata”, vantandosi del
proprio ruolo di neutralizzatore delle lotte sociali: a
dispetto di questi, continuiamo a guardare con solidale e complice
simpatia gli studenti e i lavoratori greci che hanno deciso di
ribellarsi a questo sistema.
Toniamo nelle piazze, convinti che
questa sia la prima necessaria risposta alla repressione
che, ad acque calme, si sta abbattendo sul movimento: a suon di
denunce per fatti relativi a recenti cortei
studenteschi, le istituzioni stanno presentando il “conto”
ad alcuni degli studenti colpevoli di essere stati attivi nelle
mobilitazioni di quest’anno. Mobilitazioni che con la
propria spontaneità e forza sono tornate, dopo anni, a
spaventare i padroni, attirando su di se il mirino della
repressione.
LA
RICRE/AZIONE
E’
APPENA INIZIATA!
BASTA
REPRESSIONE!
SPEZZONE
AUTORGANIZZATO
Rete
dei Collettivi Studenteschi Fiorentini – retecollettivi.noblogs.org
– retefirenze@hotmail.it