Dopo i 21 arresti contro studenti che presero parte alle manifestazioni contro il G8 University Summit di torino, in tutta Italia si moltiplicano le azioni di solidarietà per richiedere il loro immediato rilascio.
Attualmente gli studenti hanno occupato il Rettorato a Napoli, Milano, Roma e Venezia…
A Bologna, invece, un corteo spontaneo e non autorizzato ha attraversato la città.
LIBERI TUTTI/E
LIBERI SUBITO!
Due precisazioni.
1) Enis, che lavoro fai?
2) Masculinus nobilior, dai tempi di Quintiliano. Una regola di buona grammatica che non è necessario mettere in discussione. E’ dunque lodevole, oltre che sufficiente, scrivere “liberi tutti”, che si legge “liberi tutti”; il vostro “liberi tutti/e” si legge “liberi tuttibarrae” o “liberi tuttislashe”. La political correctness è fatta per essere calpestata.
è l’affetto che mi lega a voi che mi obbiga a seguirvi dei vostri sbagli!!!!
OGGI 7 LUGLIO 2009 ORE 18.oo PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ SOTTO LA PREFETTURA. ESTENDERE LA SOLIDARIETA’ E’ RILANCIARE LA LOTTA!
Da Roma invitano a creare momenti di mobilitazione e solidarietà in tutta Italia domani.
Firenze è l’unica grande città assente…
MARTEDI’ 7 LUGLIO 2009 ORE 18.oo PRESIDIO DI SOLIDARIETA’ SOTTO LA PREFETTURA. ESTENDERE LA SOLIDARIETA’ E’ RILANCIARE LA LOTTA!
All’alba della mattinata del 6 luglio sono stati arrestati 21 compagni (12 a Torino, 3 a Padova, 4 a Bologna, 1 a Milano, 1 a Napoli), in seguito agli scontri avvenuti il 19 maggio scorso a Torino, durante lo svolgimento del G8 University Summit. Come se non bastassero le cariche, le leggi restrittive del diritto di sciopero e di manifestazione, il pacchetto sicurezza ed il clima emergenziale creato in vista del G8, questi arresti stanno a ricordarci quanto la repressione si stia alzando in questi ultimi mesi, colpendo chi si è opposto al tentativo di “farci pagare la crisi”.
…chi colpisce…
Gli studenti hanno dimostrato di saper rispondere in quelle giornate di maggio in maniera conflittuale ed organizzata, a quelle che sono le ricette padronali per l’Università: una ricerca asservita alle imprese, un sapere modulare e quindi produttivistico e dequalificato, una selezione di classe a più livelli, la creazione di Università a due velocità, la conservazione del sistema baronale. Questo gruppo sociale si è sollevato un po’ in tutta Europa, dalla Francia alla Grecia, dalla Germania ai Paesi Catalani, dall’Italia alla Spagna, ed ha avuto come obbiettivo quello di affossare le riforme degli ultimi dieci anni, di sdoganare la ricerca e la formazione dagli interessi delle imprese, interessi divenuti legge grazie all’applicazione progressiva del Processo di Bologna, che quest’anno ne ha compiuti dieci. Non è un caso che siano per la maggioranza studenti i compagni arrestati.
…e perchè…
La classe al potere teme che il conflitto sociale si estenda dal mondo della scuola e dall’Università al mondo del lavoro, ugualmente e più profondamente colpito dalla perdita di diritti collettivi e di salario reale per salvare i profitti altrui. Il G8 rappresenta uno dei momenti in cui tutti i rigagnoli delle lotte (da quelle studentesche a quelle sul lavoro) confluiscono in un’opposizione politica unica ai “padroni della Terra”. È un’occasione per dare forma ad una conflittualità e ad un disagio latente che può unire sotto la stessa parola d’ordine studenti e lavoratori. No al G8 dei padroni. Gli arresti, avvenuti a quattro giorni dal controvertice internazionale de L’Aquila, costituiscono una chiara intimidazione per tutti coloro che vorranno criticare fino in fondo questo sistema socio-economico, che ci espropria del nostro tempo, del nostro lavoro, della nostra intelligenza.
A Torino non sono riusciti nel tentativo di creare divisioni tra chi si è scontrato con la polizia e chi ha voluto mantenere una innocuità di fondo. Ci hanno provato, ma è risultato evidente che a Torino il teorema del black block, tanto in voga a Genova nel 2001, non ha funzionato, poiché gli studenti hanno mantenuto un’unità di fondo, che si manifesta oggi nella solidarietà espressa agli arrestati da varie città. Sono stati occupati rettorati, facoltà, ci sono stati vari cortei studenteschi non autorizzati (nonostante siamo a luglio!!), e ce ne saranno nei prossimi giorni, a sottolineare che non lasceremo soli i compagni, e che la lotta non si arresta.
SOLIDARIETA’ MILITANTE AGLI ARRESTATI!!! LIBERI TUTTI LIBERI SUBITO!!!
Blitz e manifestazioni in centro: i no global usano una tecnica da guerriglia urbana per bloccare la Capitale alla vigilia del G8 dell’Aquila. A ventiquattro ore dall’inizio del summit, la città è blindata per i primi arrivi dei leader mondiali e per le manifestazioni di protesta annunciate e non. Circa 15 mila gli uomini messi in campo tra militari e forze dell’ordine. Scontri violenti e arresti a Testaccio, quartiere a ridosso dell’Università di Roma Tre, dove sono entrati in azione anche i black block. Per questi disordini, la polizia ha fermato 36 manifestanti. Tra loro anche 9 stranieri di cui 4 svedesi, 2 tedeschi, uno svizzero, un francese e un polacco. Sequestrate mazze, bastoni e candelotti. Per 10 persone, il fermo si è tramutato in arresto: dovranno rispondere degli incendi a pneumatici e cassonetti, del possesso di oggetti «atti a offendere» oltre che del reato di blocco stradale. Al vaglio della squadra mobile e della Digos le posizioni degli altri 26 fermati ancora negli uffici della Questura.
Enis ma non hai un lavoro? una famiglia? un qualcosa da fare? sei sempre a gironzolare qua a offendere..e a non fare un cazzo..te lo trovo io un passatempo se vuoi..
enis ancoraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
perchè non fate un po’ di casino VOI? così ne mettono al fresco un altro paio..
BOMBA.. LIBERA TUTTI