Sabato 20 novembre 2010 ore 14.00 “L’Aquila chiama Italia”, manifestazione nazionale

Concentramento all’Aquila! Cittadini di tutta Italia si uniscono all’manifestazione che si terrà questo sabato in Abruzzo per riprendere l’attenzione delle persone sulla mancata ricostruzione post-sisma.
L’Aquila è stata fortemente colpita dal terremoto il 6 aprile 2009, e tutt’ora giace quasi nelle medesime condizioni in cui era il giorno del disastro, un’esempio rigoroso di un paese in rovina.
Durante quest’evento verrà lanciata la legge di iniziativa popolare, una proposta stesa dai cittadini dei comuni colpiti che, dopo mesi di attese e promesse mai mantenute da parte del Governo, hanno deciso di organizzarsi e di proporre una legge organica per la ricostruzione. La legge di iniziativa popolare è stata già depositata in Cassazione. Durante la manifestazione di sabato comincerà la raccolta delle firme (50 mila) necessarie per la sua presentazione.
Il corteo partirà alle 14 da piazza d’Armi, sede della tendopoli principale nei primi mesi dell’emergenza sisma, per arrivare nella centrale piazza Duomo, l’unica piazza riaperta della zona rossa, dove si alterneranno sul palco alcuni protagonisti della giornata. La manifestazione attraverserà via XX settembre, uno dei luoghi simbolo della tragedia per le decine di vittime causate dal crollo di molti palazzi, tra cui quello della Casa dello Studente. Il 20 novembre sarà anche l’occasione per chiedere che questa strada venga rinominata “6 aprile”, in memoria della data che ha cambiato la storia della città. E ancora per chiedere che il 6 aprile diventi la “Giornata nazionale per la prevenzione del rischio sismico”.
L’Aquila ha chiamato l’Italia, dichiarano gli organizzatori, “anche perché le tante emergenze del nostro Paese non sono solo questioni locali, ma ci parlano di un modo di governare il Paese. Un modo per cui emergenze e commissariamenti sono utilizzati per imporre scelte dall’alto e per derogare alle leggi, favorendo di fatto speculazioni e gruppi di potere clientelari e portando alla devastazione interi territori”.
Alcuni di noi studenti medi scenderemo a partecipare.
SOLIDARIETA’ AI CITTADINI AQUILANI.

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