Venerdì 10 ottobre, un corteo di circa 10mila studenti ha attraversato le strade del centro di Firenze. La
giornata si vivacizza fin dal primo mattino: il concentramento in
piazza San Marco viene raggiunto in corteo spontaneo e non
autorizzato sia dagli studenti del Castelnuovo che da quelli del
Michelangiolo e del Da Vinci.
La rete dei collettivi e le realtà
autorganizzate universitarie, come preannunciato, sono scesi in
piazza con una piattaforma e uno spezzone
alternativo a quello delle giovanili di partito e degli
pseudo-sindacati studenteschi: questo lungi dal voler egemonizzare
parte della piazza, ma anzi, al contrario, allo scopo di liberare
parte della piazza dalle logiche partitiche e farla diventare libera
espressione di individualità e realtà affini.
Poco tempo è bastato allo “Spezzone
Autorganizzato” per distinguersi in piazza per pratiche e
contenuti, portando avanti una critica radicale alla scuola e alla
società di cui è espressione, rifiutando la logica del compromesso
e dell’oblio verso tutto ciò che i “sinistri” partiti, nelle
passate legislature, ci hanno regalato, riforma Fioroni in primis:
nostro nemico non è semplicemente la riforma Gelmini, ma l’intero
sistema scuola, con tutte le contraddizioni e le logiche repressive,
frustranti e meritocratiche che da sempre si porta dietro.
Lo spezzone, aperto dallo striscione
“contro la scuola dell’obbedienza unica condotta resistenza”, al
passaggio sotto la prefettura ha colto l’occasione per esprimere la
propria solidarietà ai denunciati per il presidio antifascista del
31 maggio e per la contestazione al sindaco Dominici del 7 settembre,
attaccando al macabro edificio lo striscione “antifascismo e
dissenso non si arrestano – solidarietà ai denunciati”. Speriamo
così di aver dimostrato quel’è il valore che diamo alla parole
“unità”, che per noi non può che essere l’unità tra le varie e
deversificate lotte sociali e politiche.
Pochi metri più avanti, davanti al
liceo Galileo, non abbiamo potuto resistere alla tentazione di
coprire il grigiore della facciata d’ingresso attacchinando e
sbombolettando.
Diversamente non poteva andare di
fronte alla sede del PD, partito che su tutti i fronti (guerra,
repressione, scuola, privatuzzazioni …….) riteniamo senza dubbio
ugualmente responsabile con le destre della realtà presente: il
bersaglio viene colpito e affondato a suon di uova marce, esattamente
come la loro democrazia.
In via dei Servi, lo spezzone, invece
di proseguire per piazza S.s. Annunziata, in cui una patetica
kermesse di sindacati e partiti festeggiava il nulla, devia in via
degli Alfani. Il corteo prosegue verso il liceo michelangiolo,
prendendo possesso dell’istituto e indicendo un assemblea all’interno
del cortile, dal quale sono partite poi le occupazioni di molte
scuole dalla mattina seguente: attualmente già una quindicina. Nella serata una cena sociale e un dj set nel cortile, aperto a tutti, ha permesso di sperimentare
nel concreto quello che è il nostro
modello libero e conflittuale d’aggregazione, contro una scuola da
subire e non da vivere.
ABBIAMO SCATENATO LA SCINTILLA, ORA SOFFIAMO SUL FUOCO!
SOLIDARIETA’ A TUTTE LE OCCUPAZIONI E GLI STUDENTI IN LOTTA!
NO AI TENTATIVI DI FAR PROPRIO IL MOVIMENTO DA PARTE DI PARTITI E UDS!
AUTORGANIZZATI FINO ALLA VITTORIA!