Oggi viviamo in un’epoca in cui l’ideologia dominante – quella del profitto, della concorrenza e dell’individualismo – ha totalizzato ogni aspetto della nostra vita.
A scuola, la maggior parte dei nostri professori mira a farci apprendere nozioni fini a se stesse, col fine unico di ottenere un bel voto in pagella, o di essere preparati per fare una bella figura all’esame. Ormai sono rari quei professori che ci coinvolgono e ci fanno appassionare alla materia, dandoci l’opportunità di avere una nostra visione del mondo, attraverso collegamenti e analisi critica, quel famoso filo rosso di cui sentiamo parlare dalle scuole medie ma che difficilmente riusciamo ad individuare nello studio quotidiano.
Fuori da scuola, se vogliamo comprare un libro, dobbiamo averne la possibilità economica: ora come ora anche la cultura e la letteratura hanno fine di lucro, e non abbiamo in nessun modo accesso al sapere gratuitamente. Stessa cosa vale per film e musica, e ora, con l’entrata in vigore dell’ACTA (Accordo Anti-Contraffazione, siglato a fine gennaio da circa 40 stati), la situazione è peggiorata ancora. Si parla di proprietà intellettuale, come se cultura, informazione, sapere, passioni, non dovessero essere alla portata di tutti, ma di quelli che possono permetterselo. Ormai anche la condivisione di idee, l’intelletto, hanno un prezzo, e, volenti o nolenti, per accedervi dobbiamo pagarlo.
In quest’ottica, come studenti medi, avvertiamo la necessità impellente di coltivare quotidianamente una controcultura e un’informazione libera, che ci permettano di formarci autonomamente e liberamente, ma soprattutto gratuitamente, su argomenti che riteniamo importanti e poco trattati nel panorama attuale.
Il progetto Cultura Invisibile ha lo scopo di condividere recensioni, commenti e consigli su saggi, romanzi, film, documentari e musica, per far sì che da una parte si abbia la possibilità di condividere un tipo diverso di contenuti rispetto a quelli ‘dominanti’, dall’altra si possa concretamente accedere alla cultura in maniera differente da quella delle grandi distribuzioni, autofinanziando i collettivi con qualche euro che servirà per continuare a dar vita a questo progetto, e ad altri come questo.
Questa pagina sarà il contenitore di recensioni e consigli per chiunque senta il bisogno di condividere una cultura differente, che tratti di politica, di sociale, di storia, di filosofia come di letteratura. Saranno pubblicizzate anche tutte le iniziative dove sarà possibile trovare un banchino di materiale (libri, cd, film…) a prezzi popolarissimi, a scopo di autofinanziamento.
Quel famoso filo rosso che terrà uniti tutti coloro che sentono il bisogno di aprire la mente, di conoscere, di formarsi e di mettersi in gioco ogni giorno, al di fuori delle logiche di imparare per diventare qualcosa o qualcuno: impariamo per essere – e diventare – noi stessi.
Per condividere, contro il profitto, diffondere cultura, praticare conflitto!
Rete dei Collettivi Fiorentini