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Siamo l’acqua di un fiume in piena
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FESTA DEL RIMANDATO 4a EDIZIONE
VENERDI 22 LUGLIO – FESTA DEL RIMANDATO 4a edizione (…del bocciato, del denunciato, e quest’ anno purtroppo anche del firmatario) @ CPA FI SUD (via di Villamagna 27/a, bus 3,8,23,71,80)
Dalle h.17: torneino di calcetto (prenotare le squadre qui, 5 per squadra!) e aperitivo a prezzi popolari
h. 20.30: CENA SOCIALE 5 EURO
Dalle h. 23 musica con Ivanoska (skacorepunkreggae) & Tullosaicomesono (discotrash)
Durante tutta la serata inoltre proiezioni video della battaglia di Val di Susa e materiale informativo
PRODUZIONE RETE DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI FIORENTINI!
retecollettivi.noblogs.org
sostienifirenze4maggio.nob
logs.org
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A FIANCO DEL MOVIMENTO NO TAV
Ormai sono passati oltre 20 anni da quando i compagni del movimento NO TAV hanno iniziato a difendere concretamente il loro territorio sino a quest’ultime ore per impedire l’apertura del primo cantiere del tunnel TAV in Val Di Susa, nel comune di Chiomonte. Già nelle scorse settimane compagni del movimento e del centro sociale Askatasuna di Torino avevano ricevuto un avviso di garanzia: i fatti contestati sono relativi alla notte del 23 maggio a Chiomonte, quando il movimento respinse il primo tentativo di presa del cantiere della Maddalena.
All’alba di oggi (27/06/11) 2000 agenti, armati di manganelli e lacrimogeni, hanno fatto irruzione nella “Libera Repubblica della Maddalena” e, distruggendo le barricate con le ruspe e reprimendo la resistenza dei compagni con lanci di decine di lacrimogeni ad altezza uomo, sono riusciti a occupare militarmente l’area del cantiere. Tra i manifestanti si contano quasi un centinaio di feriti. Il tratto autostradale che porta alla valle è stato chiuso per impedire l’arrivo di aiuti, e per lo stesso motivo l’esercito in mimetica è stato piazzato nei boschi circostanti. FIOM, COBAS e USB hanno indetto uno sciopero che ha bloccato la valle.
L’operazione di oggi è stata effettuata al fine di iniziare i lavori prima del 30 giugno, termine ultimo per non perdere le centinaia di milioni di finanziamenti europei.
Noi studenti medi di Firenze, colpiti duramente dalla repressione in questo mese, esprimiamo solidarietà ai compagni piemontesi NO TAV e continueremo a portare avanti le nostre lotte, ricordando che ci vuole ben altro per fermare l’onda di solidarietà e di resistenza.
SOLIDARIETA’ AL MOVIMENTO NO TAV! NO PASARAN!
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Aggiornamenti in tempo reale sugli scontri in Val di Susa
No Tav in marcia, pronti a ‘resistere, con coraggio e determinazione’
Ore 11.30. Le donne di Chiomonte hanno occupato il Comune
Ore 11.14. Nei boschi di Giaglione e Chiomonte militari in mimetica pattugliano il territorio al fine di non fare avvicinare nessuno.
Ore 11.13. All’Iprebeton di Salbertrand preparano il cemento per gettere (si presume) il ponticello dall’autostrada verso il presidio.
Ore 10.48. I No Tav intossicati dai lacrimogeni incomnciano a scendere dalla montagna. alcune automobili fanno la spola per trasportarli in Chiomonte.
Ore 10.32. Notizie di almeno quattro feriti tra i No Tav. (seguiranno aggiornamenti) Ore 10.05. Blocchi spontanei in tutta la Valle di Susa. Bloccate le statali, centinaia di TIR ammassati sulle strade della Valle. La gente scende in strada, e gli operai escono dalle fabbriche.
Ore 09.32. FIOM conferma sciopero di 8 ore in Valle di Susa.
Ore 09:30. Dopo avere sparato centinaia di lacrimogeni, la Polizia ha occupato il presidio Maddalena di Chiomonte. Si hanno notizie anche di danneggiamenti alle autovetture dei presidianti e alle tende del campeggio.
Ore 08:45. Sfondata la barricata Centrale. La polizia comincia a salire.
Ore 8:00. Lancio di lacrimogeni alla barricata Centrale
Ore 7:50. La ruspa sta spaccando tutto, gli idranti hanno cominciato a sparare dalla galleria per proteggere l’operato della ruspa.
Ore 7:30. Assembramento forze dell’ordine alla centrale. Proposta indecente:” vi lasciamo prendere le vostre cose e andare via”. Rifiutata.
Ore 7:15. La ruspa alla centrale si ferma. inizia la trattativa tra i sindaci e la polizia.
Ore 7:10. Sparati i fuochi dell’allarme generale alla barricata Centrale la ruspa è già al lavoro.
Ore 6:55. Uomini e mezzi in arrivo alla barricata centrale mentre uomini in divisa scendono a piedi da Giaglione(paese).
Ore 6:50. Turi Vaccaro,noto attivista non violento, è stato trascinato fuori dalla barricata sull’autostrada e picchiato duramente. In questo momento è in stato di fermo.
Ore 6:40. Colonna di mezzi in arrivo anche dalla Ramats.
Ore 6:30. La polizia raggiunge anche la Maddalena. Una ruspa cerca di aprire un varco alla barricata Stalingrado, i NO TAV pronti a mettere i corpi di mezzo.
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NON È QUESTA LA FIRENZE CHE VOGLIAMO. Spezzone contro la repressione al CORTEO per FIRENZE BENE COMUNE
NON È QUESTA LA FIRENZE CHE VOGLIAMO
VENERDI’ 1 LUGLIO Giornata di mobilitazione cittadina
– ore 17.30 Piazza dei Ciompi – manifestazione verso Piazza della Signoria
Partecipiamo dietro lo striscione “FIRENZE CITTA’ DELLA REPRESSIONE”
– dalle 19.30 Cena in piazza, banchini, informazione, interventi, musica e performance
Dietro l’apparenza della città vetrina è evidente come Firenze sia sempre più una città chiusa, dove le decisioni sono scelte di pochi e la dialettica, il dissenso ed il conflitto non sono tollerati.
Una città di cui il Sindaco Renzi fa una gestione privatistica, utile alla sua carriera politica, tra una comparsata sulle tv nazionali ed un’intervista a qualche grande quotidiano, dove dispensa appoggi alla Fiat di Marchionne e finte ipotesi di cambiamento. Ma non bastano gli annunci sulle pedonalizzazioni e l’immagine di sindaco più amato dai fiorentini a nascondere le reali condizioni di tutti coloro che abitano la città e che subiscono le conseguenze di queste scelte.
Nuovi milioni di metri cubi di cemento approvati con il piano strutturale e preda delle speculazioni edilizie, vendita dei servizi pubblici locali sempre all’ordine del giorno, l’annuncio della creazione di una holding comunale nonostante il senso inequivocabile dei risultati del referendum, tariffe sempre più alte dei servizi e tagli al personale, aumento degli sfratti ed assenza di una politica di edilizia popolare. Tutto questo in un clima di violento e demagogico attacco a tutti coloro che si oppongono alle politiche della giunta: come i lavoratori ATAF in lotta contro la vendita dell’azienda e quelli del Maggio musicale fiorentino trattati prima da disertori in Giappone e poi derisi nella loro mobilitazione per il contratto; offese ed accuse ai comitati cittadini; gestione dell’ordine pubblico di tipo repressivo e militare, come dimostra l’osceno intervento delle squadrette di vigli urbani nello sgombero dei richiedenti asilo somali alla Fortezza, la distruzione delle loro tende e l’aggressione razzista ai dimostranti, o l’utilizzo spropositato di 200 vigili per uno sfratto al Ponte di mezzo.
Diventa quindi, in questo contesto politico, quasi “normale” quanto successo negli ultimi due mesi contro il movimento fiorentino:
35 misure cautelari, oltre 100 indagati tra studenti, lavoratori, militanti dei centri sociali, in due diverse operazioni della digos della questura di Firenze, in cui qualche denuncia per manifestazione non autorizzata, ed episodi avvenuti nel corso di cortei, diventano grandi piani organizzati che giustificano reati addirittura come l’associazione a delinquere e misure cautelari prese nei confronti di decine di compagni. Operazioni pesantissime e gestite mediaticamente con il chiaro intento di portare nelle aule di tribunale le lotte ed isolare e fermare i movimenti studenteschi e sociali e che sono passate con l’acquiescenza o il silenzio di buona parte della città e dei mezzi di informazione.
No, non è questa la Firenze che desideriamo.
Per questo venerdì 1 luglio saremo in piazza insieme a tanti, comitati cittadini, centri sociali, movimenti per il diritto alla casa, immigrati e sindacati di base, per rappresentare la parte migliore della città, la Firenze che vogliamo realmente; dove i servizi pubblici siano veramente beni comuni e non beni in vendita come l’ATAF o la Mukki; una città dove l’accoglienza per gli immigrati non sia una parola vuota ma pratica quotidiana; una città dove i rapporti sociali siano fondati sulla solidarietà ed il rispetto e non sullo sfruttamento economico; una città dove la speculazione non abbia più spazio, a misura di chi la vive e non solo di qualche turista utile per essere spennato in centro; una città dove non sia negata l’agibilità politica del conflitto a tutti coloro che propongono soluzioni diverse e che non ne vogliono sapere di accodarsi al vincente di turno.
Per Firenze Bene Comune
No alla vendita del patrimonio pubblico
Contro il clima repressivo in città
TUTTI LIBERI !
CPA Firenze sud, Cantiere Sociale K100fuegos, Collettivo Politico Scienze Politiche, Rete dei Collettivi Fiorentini, Fondo Comunista, Collettivo di Lettere e Filosofia
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VALERIO (SID) TRASFERITO A PRATO
Valerio (arrestato in seguito ai fatti 4 maggio – 13 giugno) è stato trasferito a Firenze.
Questo il nuovo indirizzo, scrivete il più possibile! Ricordatevi di mettere un francobollo nella busta, così avrà la possibilità di rispondere.
Valerio Ferrandi
casa circondariale la Dogaia
Via la montagnola 76, 59100 Prato (PO)
(http://lombardia.indymedia.org/node/39590)
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