Solidarietà Alle Occupazioni-Solidarietà alla “4cento colpi!”

 Da poco più di due settimane alcuni studenti universitari hanno occupato uno spazio in via Laura. Questo, destinato alle rappresentanze studentesche che lo avevano ottenuto nella solita legalità politically correct che da tanto annoia il movimento studentesco, è stato in breve trasformato in uno spazio collettivo, liberato, autogestito, conviviale. Alle candidature (con tanto di soldoni dati ad ogni partecipazione al senato accademico) è stato preferito il piede di porco, al compromesso la lotta.

E’ necessario far vivere concretamente, in una società che è profitto e aziendalizzazione, esperienze di vita autogestita e solidale. Poco importa se giornalisti servi di vecchi e annoiati destroidi magnacci in poltrona infamano le occupazioni. Poco importa se dei timidi burocrati di "Studenti Di Sinistra" e dei "Comunisti Italiani" distribuiscono volantini in cui si vantano della loro onestà e liquidano gli studenti autonomi come barboni. Questa gente riceverà solo risate in faccia (e anche qualche uovo).

Sito Dello Spazio Occupato

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Studenti Per Le Strade, Studenti Sui Binari

Oggi gli studenti medi sono nuovamente scesi in piazza, hanno nuovamente invaso le strade, ancora scortati a vista da quegli sbirri servi di quei padroni verso i quali è ormai chiaro l’odio e la contrapposizione degli studenti. Lo striscione che ha sfilato per le strade fiorentino recava la scritta "Basta Al Controllo-Organizziamo La Rabbia".

Il movimento studentesco, in totale autonomia e distacco dalle strumentalizzazioni di partiti e sindacati, ha percorso le vie del centro bloccando il traffico e culminando con l’occupazione dei binari di Santa Maria Novella durata venti minuti… per questa volta.

L’abbiamo fatto perchè rivendichiamo il diritto agli spazi di aggregazione, all’essere liberi di decidere per la propria vita, all’accesso ai saperi disponibile per tutti e per ribadire la nostra volontà di distruggere tutto ciò che è profitto, azienda, sfruttamento e gerarchia. Oltre a questo non possiamo tollerare nessun atto intimidatorio verso chi lotta, come gli ultimi arresti avvenuti in tutta Italia, tra i quali quelli del compagno Mannu.

In contemporanea cortei a Torino, Roma e a Milano. Qui sono avvenuti gli scontri con la polizia, finiti con l’arresto di due studenti medi.

Ma il nostro pensiero non cambia…Se credono di educarci e di domarci, riceveranno solo il fuoco della nostra rabbia!

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Corteo studentesco Martedì 17 Novembre-Organizziamo La Rabbia

ORGANIZZIAMO LA RABBIA!
Abbiamo gioito, lottato e occupato. Ci siamo mobilitati perchè non possiamo accettare il classismo della diversificazione netta fra licei e tecnici che creerà classi dirigenti e classi sfruttate sempre più marcatamente, la privatizzazione delle università (e delle scuole con il DDL Aprea) che renderà sempre più difficile l’accesso ai saperi, le leggi razziste, come quella del tetto del 30% agli alunni stranieri, che vogliono colpevolizzare, derubare, impoverire ed escludere lo studente immigrato. Perchè non riteniamo possibile che siano tolti tutti gli spazi di aggregazione nelle scuole e ignorati i bisogni come le Aule Autogestite, che esista un’arma come quella del voto in condotta che giudica le attitudini della persona e punisce arbitrariamente, che il controllo nelle scuole sia aumentato giorno dopo giorno con telecamere e macchinette in cui strisciare la tessera, al fine di rendere automi gli studenti con la scusa della "sicurezza".

Le reazioni le abbiamo viste: presidi e questura si sono immediatamente mobilitati e riuniti al fine di accrescere i fascicoli che questi spioni hanno già da tempo creato sulle nostre teste, al fine di farci credere che tutto sta andando bene, al fine di reprimere queste lotte che sono ribellione, analisi e crescita. Si sono sprecate minacce di denunce, convocazioni da parte della DIGOS, invio di volanti davanti alle scuole occupate, in un clima di intimidazione che ci fa ricordare come ogni giorno le scelte sulla componente studentesca sono prese arbitrariamente da qualcun altro, che i rapporti negli istituti non sono paritari, che l’autoritarismo scolastico prepara lo studente a quando sarà reso precario, sfruttato e instabile da una città militarizzata e da un datore di lavoro. L’azione repressiva è andata in crescendo negli ultimi tempi, partendo dalle denunce e sospensioni agli studenti nell’Ottobre 2008, passando per i fermi senza nessun capo d’imputazione agli studenti diretti alla manifestazione contro il g8 di Luglio scorso (con relative perquisizioni in casa e deportazioni in questura per 12 ore) e le cariche agli studenti di Maggio, finendo con le irruzioni in 15 case di venerdì 6 e l’arresto immediato con isolamento a Sollicciano di Francesco.
 
E’ necessario essere coscienti che tutto ciò è frutto di un sistema globalmente in crisi, che vede togliere diritti non solo agli studenti ma a tutte le fasce sociali, portando i governi a chiudere le frontiere e fare guerre all’estero (non sono missioni di pace), i padroni a sfruttare, licenziare e cassintegrare, l’informazione a corrompersi per piegarsi alle volontà del potere. Per questo diamo la nostra solidarietà alle lotte e alle occupazioni di operai, ingegnanti e immigrati. 
Non ci facciamo ingannare dai fascisti (come casaggì) che, con la benevolenza dei governanti, vogliono attribuire la colpa di tutto questo a barboni e immigrati, non ci facciamo strumentalizzare da sindacati di governo. Lottiamo contro chi sta sopra di noi e decide tutto questo!
 
SI AD UNA SCUOLA LIBERA, ANTIAUTORITARIA, PUBBLICA E DI MASSA!
NO AL CONTROLLO E ALLA MILITARIZZAZIONE!
NO ALLO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI!
 
CORTEO MARTEDI’ 17 NOVEMBRE ORE 9 PIAZZA SAN MARCO
 
Assemblea delle Scuole in Lotta
 
(l’assemblea delle scuole si riunisce ogni Lunedì alle 15 alla facoltà di lettere in p.zza Brunelleschi)

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– MANNU LIBERO! – FUOCO ALLE CARCERI! – SBIRRI MAIALI!

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MANNU LIBERO
SOLIDARIETA’ AGLI ANTIFASCISTI PERQUISITI

Stamani le solerti forze di polizia hanno perquisito numerose abitazioni di compagni e compagne appartenenti a centri sociali e non solo. Se questo non bastasse un compagno è stato arrestato adducendo un presunto pericolo di fuga per un viaggio in sud America che avrebbe dovuto fare, e che farà, nel mese di Febbraio.

 

Le accuse vanno dalla detenzione di presunti esplosivi, ai rapporti di solidarietà internazionale, alle iniziative contro la presenza dei fascisti in città, alle iniziative contro Forza Nuova a Rignano sull’Arno.

Il GIP Pezzuti ha pensato bene di tentare la carta dell’aggravante di terrorismo, utilizzando in maniera piuttosto stravagante quanto previsto dal Decreto Pisanu sulla nuova definizione di terrorismo stesso “ Sono considerate con finalità di terrorismo le condotte che, per la loro natura o contesto, possono arrecare grave danno ad un Paese o ad un’organizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese o di un’organizzazione internazionale, nonché le altre condotte definite terroristiche o commesse con finalità di terrorismo da convenzioni o altre norme di diritto internazionale vincolanti per l’Italia”.

Non stiamo qui a leccarci le ferite ma lanciamo da subito quello che deve essere per ognuno di noi una pratica da cui nessuno può “dissociarsi”: la solidarietà

Fuori da ogni richiesta di giustizialismo pensiamo che non sia casuale che in prossimità dell’ennesimo tentativo di svolgere iniziative in città da parte di quei fascisti di Forza Nuova, si vada a colpire proprio chi in questi anni è stato protagonista nell’impedire qualsiasi tipo di agibilità politica a questi loschi figuri.

Nell’ultimo anno magistratura, questura hanno operato in maniera tale da cercare di stroncare nella nostra città ogni tentativo di protagonismo politico, attraverso gli avvisi orali e le perquisizioni agli studenti, convocazioni in questura, fino ad arrivare a quanto è successo oggi.

Un clima davanti al quale, come più volte abbiamo detto e scritto, non si può sottacere.

Particolarmente in questo momento non possiamo pensare e tollerare che qualcuno si possa sentire non coinvolto da quanto sta succedendo.

Che sappia chi di dovere, davanti a quanto venuto alla luce in questi mesi, che non tollereremo nessun atto di vessazione verso il compagno arrestato.

VENERDI 6 NOVEMBRE ORE 17.30

PRESIDIO SOTTO LA PREFETTURA DI FIRENZE IN VIA CAVOUR

SABATO 7 NOVEMBRE ORE 16.00 PIAZZA SAN MARCO

MANIFESTAZIONE PER LA LIBERAZIONE DI MANNU

IN SOLIDARIETA’ AI PERQUISITI


CpaFisuD, Cantiere Sociale K100, CSA Next Emerson, Movimento di Lotta per la Casa, Individualità anarchiche fiorentine, Collettivo politico di Scienze Politiche, Assemblea delle Scuole in Lotta.

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Assemblea Delle Scuole Venerdì 6 A Lettere

Il governo voleva che non si parlasse di politica a scuola, non c’è riuscito. Voleva che non occupassimo le scuole, non c’è riuscito. Vorrà continuare a tagliare, licenziare, reprimere e sfruttare indiscriminatamente. Noi glielo impediremo!
 
Assemblea delle scuole Venerdì 6 Novembre ore 15 facoltà di Lettere (piazza Brunelleschi)
 
Corteo studentesco Martedì 17 Novembre
 
La lotta è appena iniziata…

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Sempre Schierati Sul Cancello Di Scuola!-comunicato del Collettivo Autonomo Davinci

Lunedì 19 mattina verso le 9 i genitori più reazionari, alcuni
professori e il preside aiutavano la digos a penetrare all’interno del
Da Vinci Occupato. Venivano forzati i blocchi e chiesti i documenti
agli occupanti. In seguito a questo è caduta l’occupazione. Purtroppo
per le persone ignoranti che, in nome della legalità, invece di capire
il perchè delle lotte e cercare di entrarci non hanno fatto altro che
correre dalla polizia, si è voluto mettere il bastone tra le
ruote all’occupazione più forte di Firenze, che ha mantenuto il blocco
della didattica per una settimana organizzando assemblee con maestre,
universitari, genitori, proiezioni di film e che per questo tempo era
riuscita a creare, in un quartiere come quello di novoli, un luogo
liberato di aggregazione, contro-informazione e lotta. Noi occupanti
siamo quindi ancora presenti, sul campo, a lottare. Le minacce e le
intimidazioni non ci fermeranno e siamo ancora pronti a dare del filo
da torcere a chi ci vuole usare, reprimere e togliere diritti.
Scendiamo in piazza Venerdì 23 ottobre per ribadire il nostro no a tagli, privatizzazione, autoritarismo e classismo.

Sempre vigili e attenti, altro che minoranza…

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