Domenica 7 settembre, durante il comizio del sindaco Domenici alla festa del pd, alcuni compagni hanno manifestato il loro disprezzo verso le politiche securitarie attuate dalla sinistra giunta in linea col sinistro governo. Senza fare domande, sapendo già fin troppo bene chi è e cosa fa e rappresenta il suddetto, hanno esposto lo striscione "I CPT SONO SEMPRE FASCISTI", mentre iniziava la distribuzione di alcuni volantini.
E’ a questo punto che i simpatici piddini non c’hanno visto più ed hanno tentato goffamente di aggredire i pericolosi anti-democratici. Subito dopo, sbirri, Digos e servizio d’ordine gli hanno dato manforte improvvisando una carica. Nel parapiglia nove persone vengono fermate e una di questa viene presa da parte e picchiata dalla polizia. Tutti vengono poi portati in questura, dove si raduna un presidio di solidali che, venuti a conoscenza dei capi d’accusa dei fermati, si spostano all’ingresso della "festa" per informare i democratici festaioli dell’accaduto. I nove vengono rilasciati alla chiusura della festa dopo aver passato sei ore in questura. I capi di imputazione sono: manifestazione non autorizzata, resistenza e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, il tutto in concorso. La persona picchiata è stata inoltre denunciata per lesioni…
Se solo qualche giorno prima, ai fascisti padani entrati nella "festa" bandiera leghista alla mano non veniva fatto nulla, in questo caso le mazzate e denunce verso i contestatori devono essere sembrate troppo poco ai vertici del PD che, dopo pressioni politiche, hanno ottenuto il trasferimento del funzionario direttivo della Digos Bufalo, che a loro detta sarebbe dovuto riuscire ad evitare anche la sola entrata nel padiglione dei pericolosi sovversivi. Nell’italia del "dialogo" ogni voce di reale dissenso deve essere repressa sul nascere.
Lo stronzo inoltre ha detto: «Capisco la loro arrabbiatura, sono anni che lavoriamo per tenere questa gente fuori dal governo della città»…rifognarolo sarà il becco di tu pà!!!
C’hanno accusato di essere fascisti o al soldo del cavaliere, quando Bossi e Fini ed altre merde sono state invitate nel loro salotto, confondendo il dialogo col pensiero unico. Ma ormai sappiamo che le loro politiche sono le stesse. Un esempio per tutti la costruzione, anche in regione che ne erano sprovviste come la Toscana, di nuovi Cpt. Altri lager battezzati con nomi diversi nel patetico tentativo di nascondere l’orrore che rappresentano.
Uno dei temi portanti della serata era la cosiddetta governabilità. Quale migliore occasione per mostrare come funziona?
Ancora una volta la democrazia ha fatto cadere la maschera e mostrato la faccia.
Fascista è chi bombarda
Fascista è chi rinchiude e deporta
Fascista è lo stato dove lavorare vuol dire morire
Fascista è chi ha bisogno di ordini per vivere
Fascista è chi indossa una divisa, qualunque essa sia
Alcuni ingovernabili