Gli studenti non hanno uno stomaco forte, si sa… gli sono bastati (e avanzati) due giorni di convivenza con le scritte fatte dai fascisti di Azione Giovani nel cortile della scuola ("nel dubbio mena" croci celtiche e i classici "azione giovani" qua e là) per decidere di prendere secchio, vernice e pennelli e spalare via la merda fascista dai muri.
L’abbiamo fatto in maniera spontanea e autorganizzata, senza delegare a qualche istituzione la pratica dell’antifascismo nè chiederle permessi.
L’abbiamo fatto alla luce del sole, davanti a tutti
gli studenti e i professori che riempivano il cortile nel nostro misero
quarto d’ora di ricreazione, per rivendicare a testa alta il nostro
imbianchinaggio antifascista.
C’è poi qualcuno, forse cosciente della partecipazione e del
consenso collettivo di cui ha goduto l’iniziativa nell’istituto, a cui
non è rimasto altro che le minacce.
A queste sorridiamo, coscienti che, prima o poi, le merde torneranno nelle fogne.