Emergenza sicurezza?

Mentre le CITTA’ vengono MILITARIZZATE ED OCCUPATE DALL’ESERCITO,
impegnati nella guerra interna al povero e all’immigrato in nome di uno
strumentale concetto di "sicurezza", gli operai continuano a morire, come vite umane sacrificate al profitto e al denaro.

Morti sul lavoro doppi degli omicidi

"Ma tutti concentrati su criminalità"

ROMA – Si muore di più sul lavoro o sulle strade che non a causa della
criminalità o di episodi violenti. I morti sul lavoro sono quasi il
doppio degli assassinati e i decessi sulle strade otto volte più degli
omicidi. A lanciare l’allarme è il Censis, secondo il quale, tuttavia,
"gran parte dell’attenzione pubblica si concentra sui fenomeni di
criminalità".Nel 2007, sono stati 1.170 i decessi per motivi di lavoro
in Italia, di cui 609 per infortuni stradali, ovvero lungo il tragitto
casa-lavoro o in strada durante l’esercizio dell’attività lavorativa.

L’Italia, avverte l’istituto di ricerca socioeconomica, è di gran lunga
il Paese europeo dove si muore di più sul lavoro. Se si escludono gli
infortuni in itinere o comunque avvenuti in strada, non rilevati in
modo omogeneo da tutti i Paesi europei, si contano 918 casi in Italia,
678 in Germania, 662 in Spagna, 593 in Francia (in questo caso il
confronto è riferito al 2005).

More…I numeri crescono ancora se si considerano le vittime degli
incidenti stradali. Nel 2006, in Italia, i decessi sulle strade sono
stati 5.669, più che in Paesi anche più popolosi del nostro: Regno
Unito (3.297), Francia (4.709) e Germania (5.091).

"Gran parte dell’impegno politico degli ultimi mesi è stato assorbito
dall’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini rispetto al
rischio di subire crimini violenti", osserva Giuseppe Roma, direttore
generale del Censis, commentando i dati.

"Tuttavia, se si amplia il concetto di incolumità personale – spiega –
e si considerano i rischi maggiori di perdere la vita, risalta in
maniera evidente la sfasatura tra pericoli reali e interventi concreti
per fronteggiarli. Il luogo di lavoro e la strada mancano ancora di
presidi efficaci per garantire la piena sicurezza dei cittadini, e
spesso si pensa che perdere la vita in un incidente stradale sia una
fatalità. I dati degli altri Paesi europei dimostrano che non è così".
(05-08-2008)

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