Anti Kebab Padan Front – forze dell’ordine in difesa della cucina italiana

  ( un gruppo di carabinieri immortalati nel mentre di una concitata caccia al Kebab ) 
   
 
Con sinistri echi da fine anni’30, Radio Padania Libera incita al
boicottaggio

delle attività commerciali gestite da migranti, gridando orrore per
"Italiani padani che vanno a mangiare il kebab", in zone  nelle quali,
per il "degrado portato da quelle attività", le "persone normali non
andranno più"
 
 "“quando non preparano il kebab davanti ai vostri occhi è perché agli
infedeli vendono un panino diverso da quello che consumano loro
(Radio Padania Libera)
 
…così accade che… 
 
da l’Arena del 14 agosto 2008:
Il panino è di troppo, i soldati lo gettano via

 


L’esercito dichiara guerra al kebab. Il panino, e il suo sfortunato possessore, sono stati colti in flagranza di ordinanza a San Zeno, nei giardinetti di piazza Corrubio. Ma se l’uomo se l’è cavata solo con una reprimenda da parte delle pattuglie miste esercito-carabinieri, il kebab ha concluso i suoi giorni in anticipo in un cestino dell’immondizia, accanto alla bottiglia di birra semivuota che il suo possessore teneva nell’altra mano.

Uomo e panino sono finiti nel mirino della ronda voluta dal ministro Maroni incaricata di garantire una migliore sicurezza in quei luoghi della città che potrebbero essere a rischio. Sono stati accusati di disturbare il decoro dei poco decorativi giardini e quindi, entrambi, sono stati allontanati sotto gli occhi di alcuni testimoni. L’unica colpa dell’uomo, uno straniero forse nordafricano, è stata quella di assopirsi al fresco dei giardini con il kebab in una mano e la birra nell’altra. «Non un grande spettacolo, d’accordo», racconta uno dei presenti, «ma non faceva nulla di male. Secondo me non era neppure ubriaco».


Ma tant’è, all’inflessibile pattuglia mista appiedata il potenziale pericolo non è sfuggito. «Si sono avvicinati e lo hanno costretto ad alzarsi e ad allontanarsi. E fin lì lo possiamo anche capire. A me l’esercito in città non piace, però sono favorevole alle iniziative del sindaco per migliorare la sicurezza». Quello che non è piaciuto tanto, ai testimoni presenti, è stata l’insistenza dei militari che hanno costretto l’uomo a gettare il panino, seguito dalla birra, nel cestino: «Che bisogno c’era? Lo stava mangiando, era roba sua. Se non volevano che mangiasse lì, potevano dirgli di spostarsi. Passi per la birra, se temevano che fosse ubriaco. Ma perché fargli buttar via il panino? Sembrava più un gesto di disprezzo che un’esigenza di sicurezza».


Cose che accadono là, a due passi da dove il vescovo moro aiutava i veronesi poveri e dove oggi si conclude la sfilata del carnevale più antico d’Italia.


Purtroppo, stavolta, non si è trattato di uno scherzo.


Questa voce è stata pubblicata in Generale. Contrassegna il permalink.