Il 1 dicembre in numerose carceri di tutta Italia, avrà inizio uno
sciopero della fame promosso da centinaia di ergastolani per ottenere
l’abolizione dell’ ergastolo.
Vogliamo esprimere solidarietà ed appoggio a questa lotta in quanto
nata dalla volontà dei detenuti stessi di lottare in prima persona e di
ribellarsi ad una realtà che li vuole sottomessi, automi, morti viventi
senza più neanche la consapevolezza di essere vivi.
Molti prigionieri oggi si sono riconosciuti nella loro condizione
comune, come non più isolati, come invece li vorrebbe la struttura
carceraria, e hanno deciso di lottare uniti, come sta succedendo in
Spagna ed in Grecia e come già successo in Germania.
Crediamo che questa lotta sia importante per tutti e tutte perchè
aldilà di anni di privazioni, soprusi, lontananza dai propri affetti e
aldilà dei continui tentativi da parte del carcere, con le sue regole
premiali, di soffocare ogni istinto di libertà e di ribellione, questi
prigionieri ci dimostrano come sia possibile lottare contro ciò che
sembra già scritto e definitivo, senza perdere la volontà di
combattere, con tenacia e determinazione.
Speriamo che questo possa essere un passo per sviluppare ulteriori
lotte che se pur parziali, potrebbero determinare un rafforzamento di
istanze di opposizione più radicali e capaci di coinvolgere più
prigionieri.
Del resto già alcuni propongono, insieme all’ abolizione dell’
ergastolo di lottare contro il disegno di legge Berselli, contro la
detenzione dei bambini, per la libertà immediata per i detenuti da
oltre 26 anni imprigionati, per abolire ogni forma di tortura, per l’
abolizione del 41 bis (e le sue restrizioni) contro l ‘E.I.V., l ‘A.S.,
il14 bis e il 4bis.
Con questa lotta i prigionieri escono fuori dai muri spessi del carcere
nel tentativo di trovare un contatto e un coordinamento con l’esterno,
rompendo di fatto l’isolamento prerogativa del carcere e quindi già
scardinando e abbattendo uno dei tanti meccanismi di questa istituzione.
sciopero della fame promosso da centinaia di ergastolani per ottenere
l’abolizione dell’ ergastolo.
Vogliamo esprimere solidarietà ed appoggio a questa lotta in quanto
nata dalla volontà dei detenuti stessi di lottare in prima persona e di
ribellarsi ad una realtà che li vuole sottomessi, automi, morti viventi
senza più neanche la consapevolezza di essere vivi.
Molti prigionieri oggi si sono riconosciuti nella loro condizione
comune, come non più isolati, come invece li vorrebbe la struttura
carceraria, e hanno deciso di lottare uniti, come sta succedendo in
Spagna ed in Grecia e come già successo in Germania.
Crediamo che questa lotta sia importante per tutti e tutte perchè
aldilà di anni di privazioni, soprusi, lontananza dai propri affetti e
aldilà dei continui tentativi da parte del carcere, con le sue regole
premiali, di soffocare ogni istinto di libertà e di ribellione, questi
prigionieri ci dimostrano come sia possibile lottare contro ciò che
sembra già scritto e definitivo, senza perdere la volontà di
combattere, con tenacia e determinazione.
Speriamo che questo possa essere un passo per sviluppare ulteriori
lotte che se pur parziali, potrebbero determinare un rafforzamento di
istanze di opposizione più radicali e capaci di coinvolgere più
prigionieri.
Del resto già alcuni propongono, insieme all’ abolizione dell’
ergastolo di lottare contro il disegno di legge Berselli, contro la
detenzione dei bambini, per la libertà immediata per i detenuti da
oltre 26 anni imprigionati, per abolire ogni forma di tortura, per l’
abolizione del 41 bis (e le sue restrizioni) contro l ‘E.I.V., l ‘A.S.,
il14 bis e il 4bis.
Con questa lotta i prigionieri escono fuori dai muri spessi del carcere
nel tentativo di trovare un contatto e un coordinamento con l’esterno,
rompendo di fatto l’isolamento prerogativa del carcere e quindi già
scardinando e abbattendo uno dei tanti meccanismi di questa istituzione.
Il 7 dicembre saremo davanti al carcere di Sollicciano per salutare e sostenere i prigionieri in lotta.
Ma questo non può bastare perchè la solidarietà deve essere
accompagnata dalla lotta e la nostra opposizione a questo mondo fatto
di cemento e sbarre deve essere quotidiana.
domenica 07 dicembre ore 15
presidio solidale davanti a Sollicciano
presidio solidale davanti a Sollicciano
Anarchici/che di via del cuore, CPA-Fi sud, Villa Panico