Cambiano i luoghi, i tempi, le situazioni, ma non la sostanza. Da Firenze a Torino, dalle lotte studentesche a quelle per la difesa del territorio dalla devastazione ambientale, i ruoli sono sempre gli stessi: c’è chi lotta e chi per qualche migliaio di euro in busta paga decide di fare il servo dello stato, difendendo con i suoi soliti metodi terroristi (perchè di questo si parla) il potere con l’oppressione e l’ingiustizia che questo si porta da sempre dietro.
Creiamo ed estendiamo tra gli studenti in lotta la rete di solidarietà contro ogni repressione!
Le minacce, le denunce, i manganelli, non colpiscono solo le singole persone, ma sempre l’intero movimento!
Pubblichiamo qui il comunicato degli Studenti Autorganizzati di Torino, sui gravi episodi intimidatori di cui si è resa responsabile da Digos e che tanto ricordano scene a cui qui a Firenze ci siamo tristemente abituati ad assistere…
-FINO ALL’ULTIMO RESPIRO-
Venerdì 29 novembre due studenti sedicenni, frequentanti i licei
Gioberti e il Gobetti di Torino, sono stati fermati dalla polizia in
borghese (DIGOS- Divisione investigazioni generali e operazioni
speciali) con la scusa di un semplice controllo.
Questi due ragazzi fanno parte del Kollettivo Studenti Autorganizzati e
sono parte attiva del movimento che in questi mesi si sta
contrapponendo al tentativo di distruzione della scuola pubblica
portato avanti dal governo berlusconi. Alle 8.00 di mattina i due erano
nel bar davanti scuola quando sono stati fermati.
I poliziotti hanno iniziato a dire ai due ragazzi: “Alle manifestazioni
non bisogna andare”, “alle manifestazioni c’è il rischio di farsi
male”, “se parliamo con i vostri professori possiamo farvi bocciare”…
e ancora: “non dovete andare in giro con la kefiah perchè ai vostri
genitori non farebbe piacere sapere di avere dei figli
terroristi”…!!!!!Ci sembra chiaro l’atteggiamento intimidatorio da parte della questura
che tenta, e noi aggiungiamo invano, di spaventarci, facendoci credere
che quello che facciamo è sbagliato.
Ci sembra doveroso dire che questa non è la prima volta che la DIGOS di
Torino ci ferma per strada o ai margini delle manifestazioni. Con la
scusa di un semplice controllo provano a minacciarci e a farci tornare
sui nostri passi.A questi personaggi, insieme al governo, ai politicanti, a coloro che
basano la propria esistenza su quelle logiche di profitto che come
conseguenza diretta hanno i tagli all’istruzione o alle strutture
pubbliche (la tragedia di Rivoli insegna), una cosa la vogliamo dire:
Noi non faremo un passo indietro!
Possono pure intimidirci ma questo ci farà solo capire una volta in più
che siamo dalla parte giusta, dalla parte di un movimento enorme che
certamente non cederà alle minacce del questurino di turno.
NON CI FERMERETE MAI! NON ABBIAMO PAURA!
Kollettivo Studenti Autorganizzati
Assemblea studenti e studentesse contro la Gelmini