Nel processo di fascistizzazione completa di questo stato si
marcia a vele spiegate. Venerdì 20 febbraio è stato approvato il “DL
anti-stupro”, lasciando il via libera alle famigerate ronde. Come al solito, giornali e tv si impegnano giorno dopo
giorno per spaventare la popolazione e convincerla a non uscire di casa, perchè
orde di pericolosissimi immigrati e giovani degenerati infestano le nostre
strade rubandole ai bravi cittadini che ogni giorno lavorano. La priorità
assoluta delle istituzioni è creare un quadro apocalittico delle nostre città e
poter finalmente far entrare nella testa della gente che “non siamo sicuri”:
non di certo perché ogni giorno c’è chi ruba sulle nostre spalle, c’è chi muore
sul lavoro, che chi muore per strada, o sotto le bombe lanciate da chi
democraticamente eleggiamo in accordo con i nostri padroni, o perché possiamo
essere ridotti alla fame per un cenno di qualche banchiere, non di certo per
questo, ma perché qualcuno “bivacca”. A questo punto il gioco è fatto: far
percepire ed indurre una falsa sensazione di insicurezza che non può ovviamente
essere colmata. Così, se già prima militarizzavano i quartieri con sbirraglia
di ogni tipo, adesso a fare l’occhio vigile sulla disciplina dei “delinquentelli
teppisti” non ci saranno solo squadristi in divisa, ma anche neofascisti
dichiarati. E’ necessario anche premettere che la completa formazione di uno
stato autoritario, gerarchico e coercitivo (insomma uno stato fascista in tutto
e per tutto) è graduale e subdola e la si realizza con piccoli ma significativi
“golpe democratici”. E’ quello che fecero Mussolini e Hitler quasi 90 anni fa
ed è quello che sta facendo il nostro governo adesso. Non resta certo difficile
(d’altronde l’hanno sempre fatto) al nostro centro-destra aprire la strada ai
fascisti armati di mazze e coltelli e così, se a Firenze la giunta PD continua a
rifiutare i provvedimenti del governo e ad adottarne altri solo apparentemente
più moderati per poter dimostrare di essere di “sinistra” (ovviamente noi non
possiamo fare altro che ridere) e così coltivare consensi elettorali, in tutto
il centro-nord gli squadristi, fascisti, razzisti, criminali di lega nord,
forza nuova, fiamma tricolore, alleanza nazionale posano le loro nere manine
sulle ronde. Ci vuole poco a dire che saranno ronde pacifiche di onesti e
volontari cittadini che controlleranno civicamente, ci vuole tantissimo a
crederci solo un pochino. Adesso ai fascistelli che si divertono ad ammazzare
barboni e “fricchettoni”, ad aggredire compagni e a tendere il braccino destro,
sarà consegnata la patente ufficiale (con lo stemma “repvbblica italiana”) di
squadrista.
E’ questa l’ennesima dimostrazione che, per garantirci la sicurezza
di non vedere feccia fascista per le nostre strade, non sia il caso appellarsi
alla legalità. E’ importante, da parte di tutte le persone che vogliono vivere
in collettività, rifiutare con ogni mezzo necessario e possibile questo
fascismo legalizzato e fare sì che le ronde non abbiano modo di infestare le
strade, le piazze, i quartieri che ogni giorno viviamo.
ciao ! sabato alle 14.30 c’è una manifestazione in S.ambrogio contro la violenza sulle donne; organizzata da Libere Tutte. Cè pure un corteo cittadino alle 15.30 in s.marco e sembra che le due cose si incontrino in piazza della repubblica.
VENITE !!!
CIAO
intanto è n’anno e ste famose ronde di Ag e NDS ancora non si so viste…
chi è che fa ridere?
ciao “Azione Sicurezza”, fatti stirare la pettorina gialla dalla mamma che poi ti si riconosce prima!
partano le vostre ronde? ci fai ridere…vi aspettiamo x rompervi il culo x l’ennesima volta, te e tutti quei figli di puttana come te ( e siete sempre di meno) che continuano a difendere negri rom e rumeni…stronzi!
http://www.youreporter.it/…rgamo_VIDEO_INTEGRALE
A.C.A.B.
In strada quattro gruppi, da An alla Lega. Tafferugli con i no global. Il sindaco protesta: «Speculazione politica». Il questore: «Non sono i volontari autorizzati da Maroni, dobbiamo vigilare»
PADOVA — Ormai tutto fa ronda. Ogni occasione è buona per improvvisarsi guardiani del territorio, in nome della sicurezza. Ieri sera, a Padova, i gruppi organizzati scesi per le strade del capoluogo, a presidio delle cosiddette zone calde (leggi spaccio, degrado, clandestini molesti), erano addirittura quattro, dislocati in tre aree della città. In prima linea, i cittadini leghisti di Veneto sicuro — precursori del «genere», con le ronde padane — alla stazione ferroviaria; poi, gli extracomunitari per la legalità (guidati da un giornalista di colore di Retenova), sostenuti, a quanto pare, da An, nel quartiere caldo della Stanga.
Là dove il sindaco Flavio Zanonato fece erigere il muro anti-spaccio. Anche a Padova, come altrove, i neri rondisti sono un fenomeno emergente, che fa notizia. Nelle vicinanze della Stanga, infine, vigilava il Comitato di cittadini di via del Pescarotto. Risultato? Per badare ai rondisti, sono stati allertati agenti e carabinieri. «Che avrebbero potuto essere utilizzati meglio altrove—sibila Zanonato —. Stiamo sfiorando il ridicolo: siamo alle guardie dei guardiani». Sostanzialmente, sulla stessa linea è il questore, Luigi Savina. Dice: «In verità, qui si tratta di manifestazioni autorizzate. Le ronde prospettate dal ministro dell’Interno, Maroni, sono di là da venire. Invece, troviamo persone che si muovono in alcuni punti della città, munite di pettorina gialla, dicendo di voler fare sorveglianza civica. Preavvisato, ho dato il benestare. Non posso permettermi, però, di non tenerle d’occhio. Le provocazioni sono dietro l’angolo». Com’è successo, ieri sera, dopo l’esordio in sordina. Alla stazione, dove c’erano più cronisti che rondisti (meno di dieci), a un certo punto hanno fatto capolino gli autonomi del Centro sociale Pedro, guidati da Max Gallob. Risultato? Sono volati schiaffi e pugni, ma i tafferugli sono stati sedati sul nascere, con il pronto intervento dei celerini.
«È chiaro—spiega il questore — che la politica c’entra, e subito c’è chi coglie la palla al balzo. «Per inciso — continua — nei giorni scorsi, un gruppetto che fa capo a Rifondazione comunista ha messo su, a mo’ di sberleffo, non le ronde bensì le “rondinelle”». La sicurezza, allora, è un pretesto? A Padova, come in altre città, il problema esiste ed è sentito. «Ma — nota il sindaco,—vedo più speculazione politica che altro. Per quanto mi riguarda, attendo che il decreto Maroni diventi legge. Poi, mi regolerò di conseguenza, secondo le indicazioni chiare e certe. Le ronde, posso assicurarlo, saranno apartitiche». Il questore Savina ci dà un dato, piuttosto confortante: «Padova ha chiuso il 2008 con il 20 per cento in meno di reati rispetto all’anno precedente ». «Tuttavia—precisa subito —, la sicurezza percepita è un’altra cosa».
Marisa Fumagalli
http://www.corriere.it
nessun problema…noi ancora le aspettiamo ste ronde a Firenze, a quel punto.. davvero partono le Ronde serie, le nostre….sarà l’unico modo per riprendersi le strade.
su lombardia.indymedia.org ci sono un pò di ultimissime da bergamo e milano…
solidarietà agli arrestati di bergamo
e totale appoggio ai ragazzi di milano!
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