Domenica 7 giugno, decine di studenti universitari, medi e compagni hanno partecipato all’occupazione di un edificio abbandonato in piazza delle Cure, ri-appropriandosene senza mediazioni e tramite l’azione diretta. Digos e sbirri, subito accorsi, non sono intervenuti, anche se non c’è dubbio che faranno di tutto per reprime un esperienza che nasce dal desiderio di autogestione e dal rifiuto di sottomettersi alla loro legalità. Manifestiamo tutta la nostra solidarietà militante agli occupanti, e invitiamo tutti gli studenti e le studentesse a sostenere l’occupazione!
di seguito il comunicato degli occupanti…
L.un.a di.stro,come abbreviazione divertita de L’università del
disastro, ambiente da cui noi tutti e tutte proveniamo e teatro della
nascita di un nuovo protagonismo studentesco (l’Onda anomala) a cui
abbiamo preso parte attiva.Ma anche università come luogo di formazione
e autoformazione, in cui sperimentare e mettere in comune saperi,
centro di controinformazione e resistenza rispetto almodello sociale dominante.Università strutturata sui valori di
anitifascismo, antirazzismo e antisessismo che sono stati la base
comune su cui ci siamo incontrati e uniti in questi mesi. .
Ciò che ci accomuna è la volontà di riappropiarci di spazi e saperi
stando dentro le mura della città, centro di contraddizioni
fondamentali del nostro tempo: in quanto studenti e studentesse
sappiamo bene cosa siano le difficoltà abitative, il peso del carovita
e l’insufficienza di un’università che diviene sempre più un
“esamificio” tagliando ciecamente servizi e posti di lavoro. Viviamo in
unacittà che diviene sempre più una mangiatoia per turisti, preda di
speculatori edilizi, cinta in un carosello di piani strutturali,
riqualificazioni lucrose e connivenze con Palazzo Vecchio. Ci vogliono
consumatori passivi di merci e saperi, noi abbiamo deciso non accettare
questo ruolo e avere un ruolo attivo in questa realtà. Occupare questo
luogo il giorno delle elezioni non è casuale, in quanto conosciamo bene
il ruolo dei soggetti che pretendono di rappresentarci e il paradosso
di una scelta elettorale che è scelta fra possibilità del tutto
identiche. Alla politica della rappresentanza noi vogliamo contrapporre
la necessità/scelta di una politica dal basso fatta di autogestione,
autonomia e presa diretta sul reale.Nella Firenze vetrina che spinge
sempre più ai margini sia la cittadinanza sia coloro che praticano una
politica di opposizione allo stato di cose vigente, noi ribadiamo
l’esigenza di annidiarsi nel tessuto vivo dello spazio urbano: ci siamo
rotti i coglioni di essere marginalità!
Nella Firenze “laboratorio sperimentale” delle politiche securitarie e
anti-degrado degli ultimi anni, il vero degrado è lo stato di
abbandono e di inaccessibilità in cui versano luoghi comunali (e quindi
pubblici) ritenuti poco appetibili per le varie compagnie edilizie,
mentre gli affitti schizzano alle stelle e l’emergenza abitativa
diviene sempre più grave; l’ex acquedotto di piazza delle cure è
l’esempio perfetto di tutto ciò: con questa occupazione vogliamo
restituire alla città e al quartiere uno stabile inutilizzato da anni
(prima che qualcuno ce lo restituisca sotto forma di “centro commerciale”)
rendendolo uno spazio sociale e abitativo.In questo senso abbiamo
deciso di creare una biblioteca autogestita/aula studio (insieme a
chiunque vorrà dare il suo contributo) aperta fino a tarda notte,in cui
condividere saperi e socialità, un bar popolare e comunque di rendere
questo luogo uno spazio disposto a modellarsi sulle iniziative
culturali e politiche che verranno dall’ “esterno”.In un momento in cui
nelle università ci vengono sottratti sempre più spazi di agibilità
politica e sociale, abbiamo deciso di rilanciare creando la nostra
“università del disastro” in cui imparare e sperimentare pratiche di
resistenza collettiva al disastro di questa società al collasso.
I saperi non hanno prezzo…per tutto il resto c’è l’autogestione
L.UN.A DI.STRO OCCUPATA
Seguo da tempo questo blog e mi chiedo… Ma questo “Io Non sto con Oriana” (medesimo “editorialista” del sito del CPA) che rapporto ha col lavoro? Ogni volta che interviene parla del suo “lavorare” e degli altri che “non lavorano” come se questa fosse l’unica condizione sulla base della quale giudicare un essere umano! Questo poveretto deve davvero essere un bel frustrato, evidentemente sfruttato, umiliato e messo costantemente a disagio, per incompetenza o incapacità relazionale, sul posto di lavoro!
Aiutiamolo… Facciamo qualcosa per lui!
Volevo avvisarvi che è nata ONDA LIBERA..la nuova radio-web fiorentina. Per chi volesse seguirla.. http://radiondalibera.blogspot.com/ dove vi sono tutti i particolari
“Il piddì con la elle” è riuscito a perdere voti perchè a Firenze c’è sempre più gente che non capsce quanti disastri ha fatto la sinistra, contando anche la partecipazione al maxi sequestro di Castello. Tutto qua, la gente fiorentina ancora non capisce…
Contenta, centoventinove?
Se ne vuoi parlare un po’ di persona, sai dove trovarmi. Ma non prima delle otto di stasera ché prima sono a LAVORARE.
Tu che lavoro fai?
Complimenti al piddì con la elle di Firenze: è riuscito a mettere insieme una tale galleria degli orrori che questa città è l’unico posto in tutta la penisola dove è riuscito a perdere voti…
occupatevi sta minchia…………………………………………………
AVANTI CON LA SOLIDARIETA AI COMPAGNI SGOMBERATI..
Volevo avvertire a tutti gli utenti del Sito che è nato ONDA LIBERA..Una radio di contro-informazione fiorentina..Tra poco altre info..
Ore 18.00 PRESIDIO sotto la PREFETTUR, in Via Cavur.
la solidarietà è un’arma:
..Ogni Sgombero, una barricata!
Solidali coi compagni denunciati e sgomberati stanotte
ATTENZIONE!!
il posto è stato agomberato questa notte verso le 3 del mattino da digos ed antisommossa. Importantissima la presenza questa sera in piazza delle cure dove, comunque, avrà luogo un aperitivo ed una proiezione.
NON UN PASSO INDIETRO!!
La RicreAZIONE è appena iniziata!
Complimenti ai ragazzi per l’ottima location!
AVANTI CON L’AUTOGESTIONE
AVANTI CON LA LOTTA