Attenti, passa la ronda della bellezza!
4 giorni tra Villa Panico, Riottosa
primo appuntamento…
mercoledì 29 luglio p.za s. spirito
ore 20: cena e controinfo antimilitariste
gara di sputi al neosindaco matteo renzi
gira la ruota, girala-la: la ruota della sfiga
BRRR e WOW
«Fine della Neolingua non era soltanto quello di fornire un
mezzo di espressione per la concezione del mondo e per le abitudini
mentali proprie dei seguaci del Socing, ma soprattutto quello di
rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Era sottinteso come,
una volta che la Neolingua fosse stata definitivamente adottata, e
l’Archeolingua, per contro, dimenticata, un pensiero eretico (e cioè un
pensiero in contrasto con i principi del Socing) sarebbe stato
letteralmente impensabile, per quanto almeno il pensiero dipende dalle
parole con cui è suscettibile di essere espresso».
(1984, George Orwell)
Matteo Renzi, neosindaco di Firenze, non è solo uno di quei sempiterni allegroni convinti che viviamo nel migliore
dei mondi possibili. Egli è anche un creativo. Oltre ad essere persuaso che gli esseri umani debbano vivere per
lavorare
e lavorare per vivere, si cura di anestetizzare ogni espressione che
possa venire a turbare questa demenziale convinzione imposta come
Verità Assoluta. La servile arte di rendere gradevole ciò che è
intollerabile ha trovato in lui l’ennesimo zelatore.
Per i militari, le guerre che nel mondo fanno strage di popolazioni civili diventano «missioni umanitarie di pace».
Per gli avvelenatori istituzionali, le discariche che inquinano intere regioni sono «stazioni ecologiche».
Per i padroni, gli sfruttatori che si arricchiscono sulla fatica altrui sono i «datori di lavoro».
Per
i governanti, il rispetto che i ricchi nutrono per la miseria dei
poveri e che i poveri nutrono per il lusso dei ricchi si chiama
«coesione sociale».
Per i politici, lo stile di vita di chi vuole
fare a meno della carriera, del commercio, della televisione e del
potere corrisponde al «degrado urbano».
Allo scopo di abolire quanto
potrebbe minacciare la pace che regna nel paradiso dei mercati e
dell’obbedienza, si apportano modifiche al vocabolario, coniando nuove
definizioni in grado di sostituire quelle vecchie ormai screditate.
Se ad ogni parola corrisponde una cosa, l’introduzione di una nuova
parola per indicare una vecchia cosa serve a mutarne la percezione,
rovesciandone il significato. Ecco perché il buon Renzi si è dichiarato
contrario alle «ronde» (brrr, che indelicato rigurgito fascista!) ma
favorevole alle «sentinelle della bellezza» (wow, che fantastica novità
progressista!). Perché vuole sì adeguarsi alle direttive in materia di
sicurezza emanate da un governo centrale reazionario e razzista, ma non
vuole apparire il rappresentante locale di un governo reazionario e
razzista. Che il capoluogo toscano si riempia pure di squadristi, ma – per carità – usiamo un soave eufemismo.
La vera bellezza non ha sentinelle, ha solo amanti. E
l’amore è folle, non fa calcoli, è eccessivo. Non obbedisce a leggi e a
codici, li infrange. Non indossa uniformi, ama la libertà. È
un’avventura che non conosce sicurezza. Agli aspiranti poliziotti,
italiani e stranieri, che da settembre deturperanno le strade di
Firenze, auguriamo notti d’inferno.
alcuni amanti della bellezza
L’ITALIA DEI DIVIETI
Pordenone inaugura il pugno di ferro
Vietato fermarsi in strada, anche in due
L’ordinanza (n.21) è stata adotta dopo i “frequenti casi di occupazione del suolo pubblico e di dannegiamento al patrimonio sia pubblico che privato” che “determinano un notevole scadimento della qualità”
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una coppia di anziani (Germogli) Roma, 28 luglio 2009 – “Vietato fermarsi in due in strada”. E’ l’ordinanza firmata dal sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, che dispone il divieto di “stazionamento e di assembramento di persone, intendendosi tale la contemporanea presenza di due o più persone” nell’area di piazza Costantini, via Rovereto, via Sturzo e piazzale Duca d’Aosta, sino al 31 dicembre.
L’ordinanza (n.21) è stata adotta – si legge – dopo i “frequenti casi di occupazione del suolo pubblico e di dannegiamento al patrimonio sia pubblico che privato” che hanno “determinato e determinano un notevole scadimento della qualità oltre che dell’intralcio alla percorrenza degli spazi”.
“La situazione di degrado e disagio ambientale – continua l’ordinanza – è ormai tale da costituire un’obiettiva quanto realistica premessa sia all’insorgere di fenomeni criminosi sia ad un epilogo violento della tensione sociale in atto”.
Da qui la decisione del sindaco sul divieto di assembramento in queste aree della città per evitare che “gli elevati toni di voce, il comportamento aggressivo tra di loro o verso gli altri, il modo di fruire degli spazi pubblici” sia tale “da non consentire analoga fruizione da parte degli altri cittadini”.
L’ordinanza del sindaco vieta il consumo di bevande alcoliche in luoghi pubblici sia di giorno che di notte, a eccezione degli spazi riservati agli esercizi pubblici; e, più in generale, dispone il divieto di tutti i comportamenti che determinino il degrado dell’area e ne compromettano il senso di sicurezza. Sono previste multe da 25 a 500 euro.