Lettera dal carcere del Mannu …MANNU LIBERO.

Francesco "Mannu" Mannucci si trova da oggi 2 dicembre agli arresti domiciliari, con divieto assoluto di comunicare all’esterno.

Di séguito il testo scritto da Mannu mentre da dentro la cella sentiva il concerto del nostro presidio. Questo messaggio ha un grande valore perché, oltre a farci sentire la vicinanza per il nostro compagno detenuto in misura cautelare fino a ieri nel carcere di Sollicciano e da oggi agli arresti domiciliari con divieto assoluto di comunicazione all’esterno, è un riscontro di come vengano recepite dai detenuti iniziative di solidarietà come quelle di Sabato 21 Novembre e quindi di quanto sia importante continuare a rilanciare le nostre lotte contro questo sistema repressivo con concrete azioni di solidarietà e di denuncia.
Estendiamo la solidarietà.

LA VOCE DEI COMPAGNI

Un terrazzino, quello della mia cella, lo sgabello, un pacchetto di sigarette.
La musica che entra dentro le mura.
La musica, quella dei compagni, della solidarietà, quella che qua dentro mette i brividi sulle braccia e lungo la schiena.
Poi il carcere risponde!
Marocchini, rumeni, albanesi, italiani, molti picchiano con i pentolini sulle sbarre di cemento e in coro si alza una parola che tutti capiscono.
Molti stanno urlando LIBERTA’, LIBERTA’, LIBERTA’!
La vostra voce è entrata!
Da qui, in lontananza, si sentono anche le voci del femminile, dall’altra parte del carcere, si sbracciano, urlano anche loro.
La voce dei compagni entra, colpisce e torna fuori carica di forza.
Molti qua recepiscono e, anche se schiacciati da una realtà di sbarre, mura di cinta e cemento, almeno in questo istante, tirano fuori rabbia, passione e voce.

TUTTI LIBERI!

Un abbraccio grande a tutti e a presto.
A PUGNO CHIUSO

Mannu

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