PRESIDIO in SOLIDARIETA’ AGLI IMMIGRATI RIBELLI DI ROSARNO
mercoledì 13 gennaio ore 18
piazza Pier Vettori, di fronte alla sede della Lega Nord
In
questi giorni abbiamo assistito ad immagini di uomini “invisibili” al
servizio esclusivo di un padronato vampiresco e tenuti in scacco da
varie cosche, uomini la cui reazione esasperata ha per molti offeso il
quieto vivere e il senso civico. La violenza degli sfruttati non poteva
che ricevere una bella lezione di stile ossia baracche rase al suolo e
1200 deportati nei vari centri di espulsione, salvo chi ha avuto la
“fortuna” di essere bastonato dagli abitanti di Rosarno, che ha potuto
usufruire della protezione umanitaria. Altri episodi simili sono
accaduti nel passato(Castel volturno, Bruzzano) e ci spiace parlare
solo ora della violenza vera, quella a cui si sono sottratti gli
“invisibili” di Rosarno, una storia di violenza che va dai centri di
controllo delle frontiere libiche fino all’azienda padovana o
calabrese; è una storia di violenza in cui sfruttamento, strumenti
penali sempre più oppressivi e una crisi che rende sempre più precarie
le vite dei cittadini e più esasperate le loro reazioni formano una
miscela devastante ; in questa cornice emerge chiaramente ciò che
caratterizza i nostri tempi ovvero una crescente guerra tra poveri in
cui si giungerà, sia da parte nostra che da parte dei migranti/neo
italiani, ad una reciproca identificazione nel nemico: noi contro loro
in quanto stranieri “incivili”, loro contro di noi in quanto italiani
sfruttatori e razzisti. Indiscusso protagonista di questo clima di
guerra silenziosa e permanente è Il partito di Maroni Borghezio e Bossi
che ha avuto “il merito” di aver accelerato quei processi di tensione
sociale ed insicurezza diffusa e violenta, attraverso campagne becere e
populiste di nitido stampo razzista. E’ chiaro che tali campagne hanno
lo scopo di indirizzare la popolazione verso l’idea della rigenerazione
della” comunità Italia” attraverso la violenza e l’esclusione di tutti
gli indesiderabili. La Lega nord, e la compagine governativa di cui fa
parte,si rendono straordinari interpreti di un paese che sta imparando
a trovare un senso nei pacchetti sicurezza, nell’istruzione
impoverita,nel mercato come unica cosa sensata nella vita di un paese e
nell’ossessione per la legalità,che sfocia in manifestazioni di
violenze dal “basso”. In questo scenario,non c’è da stupirsi se viene
riscoperta la positività del neofascismo, la spia di una idea diffusa
per cui la società, in questo momento, non può che organizzarsi su basi
autoritarie e ghettizzanti per sopravvivere. In questo contesto
ricordiamo che nella quieta Firenze durante la notte di Capodanno hanno
avuto luogo pestaggi a danno di immigrati e omosessuali.
Rosarno getta luce su una società che distrugge e si distrugge, parla
di ciò che resta da fare quando non si ha più nulla, parla di una linea
che unisce “noi” a “loro”, di “noi” che rabbrividiamo di fronte alla
violenza degli “invisibili” e lasciamo indiscussa la violenza vera,
quella davvero “organizzata”da Stato e Capitale che ci toglie diritti,
ci rende più poveri (in tutti i sensi) e ci fa trovare un senso in
tutto quello che perdiamo. La violenza vera, di cui la Lega è
l’interprete più volgare, sta parlando di un “uomo nuovo” flessibile e
razzista: a noi, come agli uomini e alle donne di Rosarno, non ce ne
frega un cazzo di questo uomo nuovo e ne approfittiamo per gridare
“libertà per gli immigrati in rivolta!”.Va riscoperto chi è il nemico
in questa società, chi è veramente “organizzato” per la violenza e
soprattutto, va rilanciata la solidarietà nel tessuto sociale e va
chiusa la stagione del ribellismo del borghese piccolo piccolo.
NO AL RAZZISMO!
NO ALLA LEGA NORD E AI SUOI AMICI!
NO ALLA GUERRA TRA POVERI!
LIBERTA’ PER GLI IMMIGRATI DEPORTATI NEI CIE!
LIBERTE’ POUR LES IMMIGRES DEPORTES!
NON A’ LA GUERRE DES PAUVRES AUX PAUVRES !
Perché a me, tanto per fare esempi, nessuno ha mai rubato nulla e perché vedere in mezzo di strada questo o quello non mi gratifica minimamente.
Secondariamente, LKI, perché non ci racconti che lavoro fai? Secondo me non fai un $attrezzo_da_falegname da mane a sera, cosa che ti metterebbe, se dovessimo “ragionare” come voi spaghettifresser “ragionate” di solito, sullo stesso livello degli “zingari”…!
La scuola del vostro governo? “Inglese, Internet, Impresa”. Se questi sono i risultati, complimenti davvero.
Meglio quelle che ho visto nello Yemen: cinquanta per classe, gessetto e lavagna!
perché non fate comunicati anche tutte le volte che sti zingari di merda vanno nelle case a rubare o stuprano o spacciano eh teste di cazzo????
GIOVEDI’ 21 GENNAIO h. 15.30
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“DELTA IN RIVOLTA”, pirateria e guerriglia contro le multinazionali del petrolio
a seguire…
PROIEZIONE E DIBATTITO
nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere
http://400colpi.org/
Lunedì 11 gennaio. Al termine di un assemblea al 400Colpi di via del Parione, alcuni compagn* vengono pedinati e fermati dalla polizia prima ancora di poter iniziare ad attacchinare i manifesti che invitano al presidio antirazzista di mercoledì in piazza Pier Vettori, di fronte alla sede della Lega Nord. Per l’operazione vengono utilizzate 3 volanti di PS, uomini della Digos e un poliziotto travestito da netturbino per seguire gli spostamenti dei compagn*.
Mercoledì 13 gennaio. Un centinaio di antirazzist* si radunano in piazza Pier Vettori muniti di megafono volantini e striscioni. Su questi si leggeva “No alla guerra fra poveri”, “Libertà per gli immigrati in rivolta – No alle deportazioni”. Un altro striscione, invece, palesava la presenza dei compagn* del Movimento di Lotta per la Casa.
La sede della Lega Nord, per paura o per vergogna non c’è dato saperlo, viene spogliata di manifesti e bandiere, oltre che chiusa abbassando le saracinesche: un primo buon risultato della giornata.
Dopo numerosi interventi e un volantinaggio serrato, che raccoglie l’attenzione di molti passanti ed automobilisti imbottigliati nel traffico, il presidio si sposta ed imbocca via Pisana.
Da qui parte un corteo rumoroso che attraversa prima il quartiere di San Frediano, sotto gli occhi un po curiosi e un po simpatizzanti dei molti affacciati alle finestre, per poi dirigersi verso via Palazzuolo e sciogliersi in San Lorenzo. Sul percorso diversi immigrati, che affollano i due quartieri, ringraziano e simpatizzano con gli antirazzist*, che intanto distribuiscono volantini in lingua francese.
Tanti i cori contro la Lega e il suo ministro Maroni, i razzisti di ogni tipo e i CIE, per la libertà di tutti gli immigrati deportati e in solidarietà ai ribelli di Rosarno.
Scacco matto, invece, ai numerosi mezzi di polizia più volte colti di sorpresa dal percorso del corteo e incastratisi con manovre maldestre nelle viuzze del centro.
Così si conclude una giornata di rabbia e solidarietà.
Guerra ai padroni, non agli immigrati.