in solidarietà a uno studente del miche – STOP REPRESSIONE

In merito agli avvenimenti dello scorso 13 aprile, giorno di riunione
della Consulta Studentesca presso l’Elsa Morante, durante la quale si
sarebbe dovuto affrontare il tema del forum Pandora, uno studente del
Michelangiolo, rappresentante di consulta, ha partecipato alla
contestazione insieme ad altri compagni della Rete Dei Collettivi,
incorrendo in una segnalazione ai Carabinieri. Per questa ragione, il
preside della sua scuola, conosciutissimo Massimo Primerano, ha ancora
una volta attuato un provvedimento intimidatorio e repressivo,
sospendendo il ragazzo e condannandolo ad un cinque in condotta, sintomo
inequivocabile di bocciatura.
Non è certo la prima volta che l’amato
preside si dimostra affine a logiche prepotenti e mirate ad annichilire
il dissenso studentesco in ambiti politici e istituzionali: infatti,
ricordiamo due anni fa la sospensione addossata alle due rappresentanti
di istituto per il loro coinvolgimento nell’occupazione del liceo. Un
provvedimento vergognoso, come quello più recente, che si tinge di un
colore ancora più marcio in quanto tale sospensione era stata ostacolata
dalle due ragazze, dalle loro famiglie e dai loro legali con un ricorso
che avevano vinto nel marzo 2009! Tale vittoria è però stata tenuta
saggiamente nascosta e svelata solo a luglio 2009 dal preside per
assicurarsi il tranquillo svolgimento della campagna elettorale, poichè
in quanto esponente del PD era coinvolto nelle elezioni (tutti
ricordiamo la repentina sottrazione alla Rete dell’aula autogestita al
Michelangiolo nello stesso periodo). Tutto questo denota il despotismo
di questo preside e le sue manovre poco chiare.

Solidarietà ai
compagni sospesi e ai segnalati!

Primerano servo dello stato e
secondino!

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9 risposte a in solidarietà a uno studente del miche – STOP REPRESSIONE

  1. thomas sacrato scrive:

    Ah scusaci…
    il preside ha smentito…. avevo perso un passaggio fondamentale.. ritiro subito la solidarietà…….

    Ciò che mi turba è come alcuni recepiscono le menzogne del potere in cosìffatta maniera.
    Non si limitano a non mettere in discussione nemmeno una virgola delle versioni istituzionali, ma si sentono addirittura in dovere di redarguire i bersagli delle menzogne istituzionali.

    Sai che se avessimo una concezione di legalità, un decimo di quanto tu ce l’hai di servilismo, il caro primerano avrebbe una fedina penale da fare invidia allo scrivente?

    Povero coglione….
    Buonanotte

  2. …Ho capito, Thomas: non fai un $attrezzo_da_falegname da mane a sera.
    Che dire? Beato te!

    Anzi, ora che ci penso uno che come pseudonimo sceglie Thomas T. Urbato dà, in effetti, più di un indizio circa il modo che ha di passare le giornate!

  3. anonimo scrive:

    caro “turbato” il primerano ha smentito facilmente perchè il ragazzo si è ritirato il giorno dopo e il provvedimento è andato a puttane.. la sostanza resta..e vergogna a quelli come te che non aspettano altro che dare ragione ad una merda come lui

  4. Thomas T. Urbato scrive:

    Per usare le categorie che tanto ti stanno a cuore, egregio, il punto è semplice: oggi, presso quella minoritaria parte di mondo genericamente nota come “occidentale”, l’essere è identificato col fare. Quando conosciamo una persona la prima cosa che ci interessa sapere è cosa lui o lei faccia per vivere: in altre parole, la qualifica professionale si sovrappone e influenza, alterandola, la valutazione della persona umana. Non si dice: “è una brava persona” o “è un tipo originale” o ancora “è uno di cui è meglio non fidarsi”, ma si dice, d’acchitto, “è un ingegnere”, “è un consulente”, “è un operaio” e così via.
    In altre parole, sono fatti miei.

  5. Thomas, che lavoro fai?

  6. Thomas T. Urbato scrive:

    Ps: a questo punto, solidarizzate anche con l’arrivo dei marziani, la morte di Paul McCartney e la riesumazione di Bigfoot. Tanto, basta spararla e tutti ci cascano…. Ehi, non dimenticate di solidarizzare con Enis e con il divertentissimo antioccidentalista

  7. Thomas T. Urbato scrive:

    Veramente a me risulta che il buon Primerano abbia subito smentito, sostenendo che non c’è nulla di vero e che è tutta un’invenzione. In altre parole, vi ha sputtanato… Complimentoni

  8. UNITI NELLA LOTTA! scrive:

    SOLIDARIETA’ ALLO STUDENTE DEL MICHE

    SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI ELLENICI

  9. Ai sudditi di Primerano posso soltanto ricordare che, esattamente come venti anni or sono, il Liceo Carcere Michelangiolo camuffa l’assoluto ed ebete conformismo che è in grado di instillare su chi lo frequenta dietro un “elitarismo” fumoso e sostanzialmente inesistente.

    In altre parole, fuori da lì sarete peones da ottocento euro al mese quando va bene, altro che élite. Che facciate o meno l’università.

    Ragion per cui chi non ha voglia di passare cinque anni letteralmente in galera mediti se non sia il caso di levare le tende. Il gioco non vale assolutamente la candela, ve lo dice uno che ci è passato.

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