Stamattina davanti al liceo Galileo un gruppo di circa duecento studenti si è radunato dando vita a un presidio, per protestare contro la decisione di far ripartire le lezioni all’interno di un edificio in cui nel weekend sono crollati 15 metri quadrati di controsoffitto, e per denunciare la terribile situazione dell’edilizia scolastica.
Il presidio si è trasformato in corteo, che, dopo aver percorso le strade delle scuole al grido “La nostra sicurezza non è un’opzione”, si è diretto verso la sede della Provincia, dove è stata chiusa la porta in faccia agli studenti dalla Digos e dalle “istituzioni democratiche”. Il corteo è entrato quindi dal retro dell’edificio, scandendo il coro “Non ci rappresenta nessuno”. Ad accoglierli c’era l’assessore Di Fede, che si è già distinto in passato per il suo ruolo di burattino ai vertici della Provincia di Firenze. Gli studenti, infatti, si ricordano bene quando l‘anno scorso, in seguito all’omicidio fascista di Samb e Diop per mano di Gianluca Casseri, Di Fede si presentò all’assemblea d’istituto del Machiavelli-Capponi, pochi giorni dopo l’accaduto, per mettere il cappello a un’iniziativa organizzata dagli studenti e lavarsi le mani dalle responsabilità che partiti come il PD e le istituzioni tutte hanno avuto e continuano ad avere nella legittimazione di organizzazioni come CasaPound.
Come prevedibile, l’assessore non ha dato risposte diverse da quelli che da anni ci propina (basti pensare all’incontro del novembre 2011 sull’edilizia scolastica al Mandela Forum), dicendo che “i fondi scarseggiano” e che “è stato fatto il possibile per riparare i vari danni nelle scuole”.
Constatata la totale incosistenza delle affermazioni di un soggetto che parla di “mancanza di fondi” aderendo poi a un Partito, quello “Democratico”, che non si fa problemi a finanziare guerre e opere inutili come la Tav, il corteo è uscito dall’edificio ribadendo ancora una volta che gli studenti non possono essere rappresentati, e dirigendosi verso il Galileo, dove è stata fatta un’assemblea.
I fatti di oggi sono l’ennesima dimostrazione che il dialogo con le istituzioni è perfettamente inutile. Noi studenti ribadiamo, con sempre più ferma convinzione, che è ora di reagire a un sistema fatto di profitti per i privati che cancella i diritti fondamentali di ogni individuo e che non si ferma davanti a niente, nemmeno quando ciò che noi rischiamo è la vita.
PER LA MESSA IN SICUREZZA DI TUTTE LE SCUOLE!
CONTRO I TAGLI ALLA SCUOLA PUBBLICA!
Rete dei Collettivi Fiorentini