NON NE POSSIAMO PIU’
Non ne possiamo più di vedere questo spettacolo osceno che quotidianamente logora il centro di Firenze, sfruttando le vetrine come palcoscenico e le persone come attori.
Di questi tempi, in periodo di feste, tutto il marcio di questa società viene a galla ed i messaggi che riceviamo sono una violenta istigazione al consumo sfrenato ed ingiustificabile. Il sogno occidentale, incubo che ruota attorno al possesso di merci inutili, si basa sullo sfruttamento perpetuato nei confronti dei lavoratori di tutto il globo.
Davanti ad un prodotto le personalità vengono svilite poichè non contano più l’identità, gli interessi e le abilità di ciascuno ma vale soltanto la capacità economica, quindi quelle che prima potevano essere chiamate “persone” adesso si riconoscono soltanto come “consumatori”.
E se da una parte il consumismo è il nettare di cui questo sistema si nutre, dall’altra l’immagine dell’automa si completa privando le persone della cultura, sia in scuole e facoltà (come gli ultimi governi insegnano) sia nelle città (vedi caso Edison). Tutto ciò costituisce un multiplo fattore di profitto per coloro che sfruttano essendo le persone sia ignoranti e quindi incapaci di riconoscere i diritti di cui vengono private, sia completamente lobotomizzate ed assuefatte al consumo.
Il consumismo è un sintomo diretto del capitalismo (lo stesso che ci ha pilotati all’interno di questa crisi) ed è una malattia contagiosa che dobbiamo estirpare cominciando dal boicottaggio dei consumi natalizi per cercare di inceppare questo meccanismo che, piano piano e silenziosamente, si sta appropriando delle nostre esistenze.
BASTA CONSUMISMO, RIAPPROPRIAMOCI DELLE NOSTRE VITE!
Collettivo Machiavelli-Capponi