“Se chi lotta è delinquente siamo tutti criminali”: stamattina migliaia di studenti fiorentini hanno visto striscioni con questa scritta davanti alla propria scuola, come anche tutti gli automobilisti passati nel sottopassaggio della Fortezza. Striscioni messi in solidarietà con gli studenti che oggi sedevano in un’aula del tribunale dei minori per la prima udienza del processo contro il movimento fiorentino.”
SE CHI LOTTA E’ DELINQUENTE
SIAMO TUTTI CRIMINALI!
A distanza di quasi due anni dall’azione repressiva del 4 Maggio e del 13 Giugno, che ha visto coinvolti studentesse/i medie/i, universitarie/i e lavoratrici/lavoratori, per un totale di 86 imputati, di cui 11 arresti domiciliari (6 senza possibilità di comunicare all’esterno) e 24 obblighi di firme, si arriva nelle aule di tribunale.
La prima udienza, era prevista nel Luglio scorso, è stata rimandata però per vizi di forma.
“Corteo non autorizzato”, “oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale”, “interruzione di pubblico servizio” e simili, sono i capi di accusa mossi al movimento antagonista fiorentino, capi di accusa su cui è stata montata “associazione a delinquere” per alcuni imputati.
E’ stato chiaro fin da subito il tentativo, da parte dei difensori dello Stato, di frammentare e intimorire le varie realtà colpite, attraverso l’ormai in vigore metodo: colpirne alcuni, per educarli tutti.
Non erano però, gli 86 a Novoli per contestare la Santanchè. Non erano gli 86 al corteo antifascista di risposta alla manifestazione di commemorazione dei “martiri” delle foibe, proposta dai gruppi neofascisti. Non erano gli 86 in ogni altro appuntamento di piazza degli ultimi anni.
Eravamo tutti! Centinaia di persone, di compagni, mosse dallo stesso dissenso contro la classe politica dirigente, contro l’agibilità che vien data ai fascisti, contro gli interessi di lobbisti e banchieri, contro la repressione in ogni sua forma, contro lo sfruttamento dei popoli, contro l’avvelenamento e la deturpazione dell’ambiente; contro la società capitalista che vede come unico ideale il profitto.
Partendo da un’analisi di quello che è il ruolo dello studente nella società, possiamo vedere come il mondo dell’istruzione si basi su classimo e meritocrazia (merito di
chi dice e agisce come vogliono loro).
Un po’ come in “fabbrica”, siamo sottoposti ad un processo di alienazione fin dai primi anni di scuola, dove l’acquisizione delle nozioni è ciò che importa, e lo sviluppo del pensiero critico viene arginato. Questo fenomeno è il frutto di un sistema volto unicamente alla creazione della nuova classe dirigente (già individuata nell’elitè dei figli degli attuali dirigenti) e della nuova forza lavoro, già educata ad essere disciplinata e docile, pronta ad essere sfruttata.
Media e giornali ci danno di “violenti”, ma la vera violenza sta in chi tira un uovo? o un sasso? o in chi rompe una vetrina? o spacca un bancomat? Azioni simboliche, che raggruppano i pensieri di molti che quotidianamente subiscono le molteplici violenze dello stato e della mercificazione, che riconoscono il ruolo di “capitale umano” che vien dato a tutti noi dalla nascita, un ruolo che noi rifiutiamo.
Parliamo del “sogno”, il sogno di un mondo collettivo e non più dei pochi. Un mondo di eguali, e di condivisione, dove il sentimento di solidarietà sta alla base: per il benessere personale occorre quello collettivo!
Arriviamo quindi in questa mattina alla prima udienza, che riguarda i due minori coinvolti nel maxi-processo e al prossimo 3 Maggio con l’udienza per i restanti 84 maggiorenni. E’ importante sottolineare questo ennesimo tentativo per indebolire il movimento con una distinzione così ampia delle date delle due udienze. Esprimiamo solidarietà alle/agli imputate/i del 4 Maggio e 13 Giugno e a tutte/i le/i compagne/i colpiti dalla repressione. Pensiamo sia importante parlarne e discuterne perchè la nostra coscienza è il loro terrore
Come Rete dei Collettivi Fiorentini, ci rivendichiamo ogni azione.
SOLO LA LOTTA PAGA, IL MOVIMENTO NON SI PROCESSA!
TUTTE/I LIBERE/I!
Rete dei Collettivi Fiorentini