Cos’è un collettivo? Cosa fa una rete dei collettivi? Cos’è l’autorganizzazione? Potremmo rispondere in modi lunghi e noiosi. Siamo ragazzi e ragazze, studenti e studentesse, i vostri compagni di classe o quelli con cui parlate aspettando il caffè alla macchinetta. Le cose che abbiamo in comune sono tante e come voi odiamo e amiamo la scuola.
Odiamo la competizione in classe e la paura prima di un’interrogazione.
Odiamo le telecamere che ci controllano ogni volta che entriamo a scuola per seguire quelle lezioni da imparare a pappagallo.
Amiamo la conoscenza e le chiacchiere nei corridoi, la discussione e il confronto.
Amiamo ogni strumento di emancipazione dell’uomo.
Ma, a differenza di tanti nostri coetanei, abbiamo scelto da che parte stare.
Ci siamo schierati contro la Gelmini, contro Berlusconi, contro Monti e l’austerità. Ci schieriamo contro i test Invalsi, simbolo dell’istruzione 2.0 in cui la persona pensante diventa oggetto catalogato da un computer a Roma, valutato come se fosse merce. Siamo con chi pretende che stage e tirocini formativi siano retribuiti, rivendicando quei diritti che invece di essere garantiti ci vengono tolti per favorire chi con il lavoro a costo zero si arricchisce.
Abbiamo detto già la nostra sulla mancanza di materiali, di laboratori, di docenti, di spazi, di sicurezza, di un trasporto pubblico gratuito ed efficiente. Ma questo non ci basta. Anche se tutto questo fosse a nostra disposizione non saremmo soddisfatti perchè la scuola è la fabbrica degli automi, dove si addestrano le persone al diktat della vita: produci, consuma, crepa. Testa basse, poche ambizioni. Ora si produce la forza lavoro che domani sarà sfruttata nelle fabbriche, negli uffici, nei magazzini e nei negozi. Una scuola migliore è possibile solo e soltanto in una società migliore!
“Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà.”
RIAPPROPRIAMOCI DEI NOSTRI (BI)SOGNI
ORGANIZZIAMOCI PER REALIZZARLI
Rete dei Collettivi Fiorentini