ASSEMBLEA PUBBLICA degli STUDENTI MEDI FIORENTINI – Venerdì 9/11 H15 Piazza Santissima Annunziata

CONTRO CRISI ED AUSTERITA’ RILANCIAMO LA LOTTA!

Stiamo vedendo negli ultimi mesi come il Governo Monti, sotto il comando dell’Unione Europea, stia imponendo delle misure di austerità che sfruttano la crisi attuale per smantellare i diritti che dovrebbero essere garantiti ad ogni cittadino. Prendendo d’esempio l’ultima legge di stabilità, saltano all’occhio un attacco gravissimo alla sanità, che vede 1,6 miliardi di tagli, l’aumento delle ore dei docenti, passate da 18 a 24, e l’ennesimo finanziamento, pari a circa 700 milioni, alla tratta Torino-Lione di quell’inutile e vergognosa opera che è la TAV.
Nel mondo della scuola vediamo come la linea ideologica sulla quale la Gelmini ha lavorato sia stata imboccata anche da Profumo. Il Ministro, giustificato dal periodo di austerità, ha difatti rispolverato il DDL Aprea, ideato e promosso dal governo precedente, che mira ad inserire all’interno dei Consigli d’Istituto soggetti privati abilitati a finanziare le scuole con i propri capitali e ad avere voce in capitolo sulle scelte che le riguardano: un evidente tentativo di assoggettare le scuole alle logiche di mercato e di profitto. Appartenente allo stesso progetto è quello che è stato ribattezzato “Decreto Merito“, dietro al quale si cela la deriva classista che coinvolge tutti i processi di smantellamento in atto. Decreto che inserirebbe nelle scuole e nelle facoltà premi per i “migliori” studenti, definiti secondo parametri che si basano su un sapere puramente nozionistico, ai quali saranno concesse le agevolazioni economiche che invece dovrebbero essere garantite a tutti, in particolare a coloro che provengono dalle classi sociali più disagiate.
Un altro punto dolente, che ci riporta con la mente al recente crollo all’interno del liceo Galileo, è quello riguardante l’edilizia scolastica che continua ad essere trascurata nonostante si continui ad investire in spese superflue come le tecnologie didattiche che portano l’innovazione in luoghi dove non è garantita nemmeno la sicurezza.
Il taglio di 200 milioni alla scuola pubblica effettuato nell’anno corrente, i costanti finanziamenti agli istituti privati, la riduzione delle borse di studio, l’aumento delle tasse universitarie, il nozionismo dilagante che connota i parametri valutativi sono solo alcuni degli altri innumerevoli danni, compiuti in nome della crisi e dell’Europa, che stanno colpendo il mondo dell’istruzione italiana.
Ma la situazione attuale ci impone di guardare anche fuori dalle mura delle nostre scuole poichè quello che il governo Monti sta facendo a pari passo con mezz’Europa, seguendo i diktat di UE, BCE e FMI, è un atto estremo in difesa di un sistema economico decadente e di chi lo comanda, portato avanti seguendo gli interesse di coloro che vogliono uscire da questa crisi con profitto aumentato e posizione sociale salvaguardata.
E’ per questo che riteniamo necessario continuare quel percorso di mobilitazione che abbiamo intrapreso con il corteo del 5 Ottobre e prepararci alla settimana che verrà in cui il 14 vedremo le piazze di tantissimi paesi, Spagna e Grecia in primis, invase da coloro che come noi rifiutano le misure di austerità e chiedono un cambiamento radicale di questo sistema, e il 16 manifesteremo in contemporanea agli studenti di tantissime città italiane. Dobbiamo dare concretezza, continuità e progettualità alle rivendicazioni che esprimiamo da mesi, organizzandoci insieme e alzando la voce a partire da settimana prossima, per batterci in difesa della scuola pubblica e contro l’austerità!

CONTRO CRISI ED AUSTERITA’ RILANCIAMO LA LOTTA!
ASSEMBLEA PUBBLICA degli STUDENTI MEDI FIORENTINI
VENERDì 9/11 H15 in PIAZZA SANTISSIMA ANNUNZIATA

Rete dei Collettivi Fiorentini

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Solidarietà agli imputati del processo contro il movimento fiorentino!

Fra il 4 Maggio e il 13 Giugno 2011, la repressione ha colpito quasi cento compagni fiorentini fra studenti, lavoratori e militanti dei centri sociali, con decine di denunce, 23 obblighi di firma e 11 arresti domiciliari.
Non ci vogliamo soffermare su quanto sia evidente la montatura giudiziaria che è stata tirata su da digos, polizie varie, antimafia, servizi segreti (e chi più ne ha più ne metta). Scritte sui muri e blocchi del traffico diventano il pretesto per creare dal nulla teoremi su associazioni a delinquere: in questo caso si parla di capi di accusa che dipingono un centinaio di persone come sporchi sovversivi facinorosi, quando dietro a quei “reati” si nasconde una mobilitazione generalizzata che ha visto le strade fiorentine esplodere durante gli anni scorsi.
L’udienza che si è svolta il 25 ottobre ha avuto come obiettivo quello di criminalizzare l’intero movimento fiorentino e le pratiche che negli anni ha portato nelle piazze.
Riteniamo fondamentale giorno dopo giorno, anno dopo anno, ribadire che nessuna repressione ci farà mai abbassare la testa ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà a chi in questi anni ha subito la repressione. Ricordiamo inoltre che il 15 Novembre si svolgerà il processo per gli antifascisti arrestati nel 2009 in via della Scala.

CONTRO OGNI REPRESSIONE

Rete dei Collettivi Fiorentini

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Sulla giornata di oggi in vista del corteo del 16 novembre

Un video che racconta la giornata di oggi in piazza ss.annunziata, in vista dei prossimi appuntmenti della mobilitazione studentesca, tra cui il corteo del 16 novembre: stay tuned!

Questo era il volantino di oggi

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Organizziamoci in vista del 17 Novembre, giornata internazionale del diritto allo studio – APPUNTAMENTI

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PROFUMO CONTINUA A NON PARLARE! due parole sulla giornata del 26 ottobre 2012

ANCHE QUESTA VOLTA PROFUMO NON HA PARLATO!

Nella prima serata di giovedì 25 ottobre, siamo venuti a conoscenza del fatto che il ministro profumo sarebbe stato presente l’indomani mattina a Palazzo Medici Riccardi, ospite ad un convegno tecnico sull’educazione insieme all’ex ministro Berlinguer. La notizia è stata nascosta dagli organi di stampa competenti per evitare contestazioni scomode, e soltanto la mattina stessa abbiamo saputo dell’assenza del ministro.Questa non era altro che l’ennesima iniziativa istituzionale di sostegno alle politiche di riforma del sistema formativo e di ristrutturazione del mercato del lavoro, che si inquadra perfettamente nella logica di profitto delle misure di austeriti messe in atto dal governo dei banchieri. Queste politiche neoliberiste di selezione di classe promuovono la disuguaglianza nascopndendosi dietro la retorica di un finto merito che premia coloro che sono già i privilegiati di questa società. L’obiettivo della classe dominante è quello di dividere lavoratori e studenti tra “qualificati” non, tra “meritevoli” e non, al fine di rafforzare il proprio potere e, da una parte inibire le proteste studentesche, dall’altra indebolire i diritti sindacali al fine di abbassare i salari e concentrare ancor più potere economico nelle proprie mani (divide et impera). Perciò come studenti medi universitari ci siamo organizzati immediatamente per lanciare una contestazione che esprimesse il nostro dissenso nei confronti di tutto questo. Anche il 16 ottobre Profumo si sarebbe dovuto presentare alla accademia delle Belle Arti con la scusa dell’inaugurazione dell’anno accademico, ma ha rinunciato all’ultimo momento dato il clima di tensione provocato dalla campagna di mobilitazione studentesca. Mobilitazione studentesca che non consiste soltanto nel contestare la presenza di ministri, ma che rappresenta un vero e proprio percorso di lotta per organizzare la protesta contro i tagli al diritto allo studio, la meritocrazia e la selezione di classe dell’ex d.d.l. Aprea e della riforma Profumo, in diretta continuità con le riforme Berlinguer, Moratti, Fioroni e Gelmini all’interno del “processo di Bologna” coordinato a livello europeo. Per questo sono state organizzate assemblee, volantinaggi e iniziative allo scopo di sensibilizzare tutta la componente studentesca e di portare all’esterno le nostre rivendicazioni partecipando attivamente a giornate di lotta come quella del 5 Ottobre che ha visto gli studenti di tutta Italia scendere in piazza. Tornerneremo nuovamente a manifestare nella giornata del 16 Novembre, in prossimità della giornata mondiale del diritto allo studio, a dimostrazione che la lotta non sta tramontando: è appena cominciata.

CI VOGLIONO DIVISI DAL MERITO MA NOI SIAMO UNITI NELLA LOTTA!

I DIRITTI NON SI MERITANO SI CONQUISTANO!

Studenti Medi e Universitari Autorganizzati


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BASTA CONCERTARE, SCIOPERO GENERALE! Gli studenti “accolgono” la Camusso a Novoli!

“All’epoca della schiavitù i sindacati avrebbero negoziato la lunghezza della catena…”

Oggi, 26 OTTOBRE,  il Segretario generale CGIL -Susanna Camusso- era presente a Novoli e, come da copione, ha mostrato il vero volto del sindacalismo confederale, quello fatto di vuota retorica e vane promesse. Alle domande poste dagli studenti o ha goffamente glissato o ha risposto asserendo che lo sciopero generale non può essere chiamato proprio a causa della crisi e che questa forma di lotta graverebbe sulle spalle e nelle tasche dei soli lavoratori. Il Segretario è arrivata addirittura a sostenere che a meno scioperi si ricorre più efficacia a questi viene riconosciuta. Quindi, di fronte alle politiche di austerity e ai numerosi attacchi ai diritti dei lavoratori, l’unica strada percorribile sarebbe, a suo avviso, chinare la testa e non scioperare?!

Dal canto nostro, riteniamo, invece, che lo sciopero sia una forma di lotta della quale i lavoratori non devono essere privati, soprattutto nell’attuale congiuntura economica che mette in ginocchio milioni di persone dentro e fuori dall’Europa.

BASTA SCENDERE A COMPROMESSI: CHE LA CRISI LA PAGHINO I PADRONI!

SOLO LA LOTTA PAGA!

BASTA CONCERTARE, SCIOPERO GENERALE!

Oggi, nell’ambito dell’iniziativa “Lavorare al futuro: la precarietà nella crisi, I diritti per uscirne”, è stata invitata al Polo di Novoli il Segretario della CGIL Susanna Camusso. Paradossalmente il Segretario ha la pretesa di parlare a noi studenti di “lavoro e futuro” quando il suo sindacato da sempre concerta sull’abolizione dei diritti dei lavoratori, quindi sulla loro pelle, facendo passare ogni tipo di riforma antisociale volta al peggioramento della qualità della vita di tutti. Infatti proprio la Cgil, assieme a Cisl e Uil, ha contribuito alla ulteriore precarizzazione della vita di milioni di lavoratori, quindi all’eliminazione di quei diritti acquisiti in anni di lotte, spianando la strada al nuovo paradigma: il “modello Marchionne”. Ovvero quello dei contratti separati, della cancellazione del Contratto Nazionale, dei licenziamenti ancor più “facili”, lasciando completamente soli i lavoratori di fronte ai ricatti padronali: come accaduto alla Fiat di Pomigliano o Mirafiori dove il sindacato non è andato oltre ad una campagna referendaria davanti ad una scelta inesistente tra la rinuncia ai diritti per lavorare o la rinuncia al lavoro per i diritti; o, come è accaduto recentemente a Taranto, con la falsa dicotomia tra “lavoro” e “salute”, arrivata oggi come contraddizione dopo la decisione di un giudice di “bonificare” gli impianti dell’Ilva, che ha visto per anni la complicità dei sindacati confederali. Non deve essere data nessuna legittimità di rappresentanza ad un sindacato, e come questo agli altri, che non solo non si oppone alle politiche antisociali dei vari governi (come oggi con il governo Monti) ma che, oltretutto, preferisce piccoli scioperi di categoria per tentare di avere “peso” nei tavoli concertativi, rinunciando allo sciopero generale, preferendo invece le aule dei tribunali (come se la giustizia sociale risiedesse nella legalità borghese…). Tornando al sottotitolo dell’iniziativa di oggi, poi, è emblematico il fatto che non si dica davvero cos’è la crisi, ovvero crisi strutturale del capitalismo, legittimando quindi la propaganda governativa per la quale “visto che c’è la crisi, vanno fatti I sacrifici per uscirne”. Dunque la colpa, per governo e sindacati, sarebbe nostra e noi dovremmo pagare ancora, perchè siamo improvvisamente diventati dei “privilegiati” e abbiamo “vissuto al di sopra delle nostre possibilità”. La realtà è ben diversa: proprio perchè la crisi è un fattore strutturale di questo sistema, e dato che nella crisi I padroni vedono diminuire I loro profitti, quindi l’accumulazione di capitale, adesso hanno bisogno di far ripartire un ciclo di accumulazione e, per questo, licenziano, precarizzano, non assumono; lo fanno per eliminare quelli che per loro sono dei “costi”, ovvero noi e I diritti che ci siamo conquistati. Non si tratta quindi di “diritti per uscirne”, sono leggi dell’economia politica: aumentano I salari, diminuiscono I profitti, aumentano I profitti diminuiscono I salari. E’ per tale ragione, che I sindacati confederali conoscono bene, che assistiamo a tutto questo. I “diritti” di cui parlano loro, infatti, li conosciamo e non sono certo collegati alla qualità della nostra vita, ma all’aumento dei profitti dei padroni, I quali vogliono imporci I loro ricatti per assoggettarci alle loro logiche, dividerci e aumentare il nostro sfruttamento. Per tutto ciò oggi ribadiremo la nostra contrarietà alle misure di macelleria sociale del governo, alle blande risposte, comunque complici, dei sindacati confederali, quindi al metodo concertativo; consapevoli che solo organizzandoci e lottando possiamo realmente resistere ed avanzare contro le continue offensive padronali e governative.

I DIRITTI NON SI “MERITANO”, SI CONQUISTANO!

PER UN LAVORO ED UN’ISTRUZIONE LIBERI DAL PROFITTO

Studenti medi e universitari autorganizzati

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