PRESIDIO CONTRO CIE ED ESPULSIONI – 22/07 H21.30 IN PIAZZA SANT’AMBROGIO

 

 Se si muovono,uccidili!

 

Dopo
l’approvazione del pacchetto sicurezza abbiamo visto moltiplicarsi gli
episodi di rivolte, tentate e a volte riuscite fughe, nonche’ gli
episodi di autolesionismo dentro i cie (centri di identificazione ed
espulsione,triste evoluzione dei centri di permanenza temporanea).
Il pacchetto
sicurezza,oltre ad un inasprimento generale delle pene relative ai reati
cosiddetti "intollerabili" della societa’, ha visto
l’Italia allinearsi al trend europeo per quanto riguarda la carcerazione
di stranieri irregolari,prolungando la permanenza dentro i centri
fino a sei mesi.
Sei mesi
passati in strutture che sono veri e propri lager, e questo ci teniamo a
sottolinearlo, in cui sono spesso negati i piu’
elementari diritti, in cui i migranti, colpevoli solo di non avere un
permesso di soggiorno in regola, sonno rinchiusi.
Parlavamo di
rivolte e fughe:il 19 luglio nel cie di Torino e’avvenuto tutto questo
dopo che la polizia ha cercato di prelevare due
tunisini per espellerli dall’Italia. I due stavano per tornare liberi
per la decorrenza dei sei mesi di detenzione (che scadono il
23 luglio)ma sembra che accordi fra Italia e Tunisia stiano per dare il
via al  rimpatrio forzato di diversi reclusi di tale
nazionalita’. Uno dei due tunisini, Sabri, e’ riuscito a salire sul
tetto del centro e non ha intenzione di scendere fin
quando non sia garantito che lui e gli altri reclusi non vengano
rimpatriati.
Rimpatrio
significa tornare nei propri paesi di origine in cui spesso si incorre
in ulteriore detenzione o morte (ricordiamo
l’enorme richiesta di asilo politico e protezione umanitaria),o spesso
significa per chi sulle coste italiane non riesce ad
arrivarci ma viene rispedito indietro,permanenza nelle carceri
libiche,deportazioni in mezzo al deserto in camion
stipati di esseri umani e vessazioni di ogni tipo.
E’ questa la
politica sull’immigrazione dell’Europa che protegge i suoi confini con
frontiere inaccessibili,frontiere che ora si trovano
direttamente in Libia, paese che grazie ad accordi e patti di
cooperazione con l’Europa, esercita con zelo il suo ruolo di poliziotto
del Mediterraneo.
Anche a Firenze
il governo, con la complicita’ della Regione ha deciso di costruire un
CIE nei prossimi mesi: checche’ ne dica Rossi con le sue idee
di "piccole comunita’ atte alla formazione e al lavoro",per noi i CIE
sono e restano lager da combattere senza se e senza ma;
pensiamo che sia necessario intensificare la lotta contro tali centri e
impedire che ne venga costruito uno anche in Toscana e per
questo riteniamo importante esprimere la nostra solidarieta’ a chi si
ribella nel CIE a Torino e lottare perche’non avvenga nessuna
espulsione.

Giovedì 22
luglio ore 21.30 p.zza Sant Ambrogio

presidio contro cie ed espulsioni

 

 

Pubblicato in Appuntamenti | Commenti disabilitati su PRESIDIO CONTRO CIE ED ESPULSIONI – 22/07 H21.30 IN PIAZZA SANT’AMBROGIO

Ancora spazi negati ai collettivi, al Michelangelo il SIL non può riunirsi

Oggi il collettivo aveva deciso di riunirsi all’interno della scuola verso l’ora di mezzogiorno per pranzare,fare due chiacchere e discutere di ciò che è stato l’anno passato in prospettiva del prossimo anno e degli eventuali progetti e proposte. Questo spazio però ci è stato negato. Ci è stato negato di ritrovarci e di riunirci all’interno della nostra scuola.
I vigili custodi ci hanno direttamente chiuso fuori senza possibilità di comunicarci. Non sapevano perchè eravamo lì,quanto saremmo stati e cosa si avesse intenzione di fare. Ci hanno chiuso la porta in faccia. Dopo un po’ questi 8 criminali sono riusciti a parlare con la segretaria che ha ripetuto il fatto che non possiamo stare dentro la scuola,che è estate cazzi e mazzi. ma la scuola non era pubblica?ma non era entrato fino a quel momento un via vai ininterrotto di genitori?solo gli studenti non possono entrare?
è da un anno che mano a mano ci è stato negato ogni spazio,che qualsiasi tipo di attività è resa una tortura sotto la diffidenza,l’arroganza e l’ostilità dei bidelli a causa delle raccomandazioni di chi la scuola la gestisce.
non ne possiamo veramente più,l’atmosfera in questa scuola è sempre più viziata.

Pubblicato in Collettivo Michelangiolo | Commenti disabilitati su Ancora spazi negati ai collettivi, al Michelangelo il SIL non può riunirsi

Festa del Rimandato e del Denunciato (III edtion)

Pubblicato in Generale | Commenti disabilitati su Festa del Rimandato e del Denunciato (III edtion)

Cena contro la speculazione

La rete dei collettivi esprime la sua piena solidarietà al Circolo Anarchico di v dei conciatori la cui sede è stata messa in vendita dal nostro zelante sindaco e dalla sua giunta che non si perdono occasione per dare impulso alla loro politica di speculazioni e interessi privati. Segue il loro comunicato:

 


In questi giorni siamo venuti a conoscenza della volontà del comune
di vendere gli edifici siti in via dei conciatori. Nell’ambito di una
maldestra, “cicaleggiante” e talvolta (come in questo
caso) “polverosa” politica di dismissione dei beni della
collettività, per ingrassare le finanze, molte volte assai poco pulite
dei privati, spesso spesso speculatori edili o peggio, rinnegando
la funzione pubblica degli spazi e constringendoli ad utilizzi
esclusivistici, va inserito questo ennesimo intento dell’amministrazione
comunale.


Come al solito il Comune non si preoccupa di fare i conti con chi
questi spazi li sta usando non ad uso esclusivista, non ad uso privato,
ma collettivo.


Tra questi edifici, in Via dei Conciatori 2r si trova il Circolo
Anarchico Fiorentino, oggi sede fiorentina del movimento anarchico,
riferimento dell’Unione Sindacale Italiana, sezione
fiorentina, punto di ritrovo assembleare del Collettivo Libertario
Fiorentino, nonché punto di riferimento di tutti i compagni fiorentini e
toscani.


Il circolo è qui posto dal 20 Novembre 2005…ma la storia sarebbe
assai più lunga, sarebbe assai più lontana e vale sempre la pena
ricordarla…


Siamo intorno agli anni ’20…il regime dittatoriale fascista cerca
spietatamente di annientare qualsiasi forma di opposizione politica,
qualsiasi dissidente, chiunque possa mettere in pericolo
reale quell’orrendità di un regime totalitario e dissennato…si
chiudono le sedi di opposizione politica, i primi, gli anarchici, poiché
le loro idee, poco inclini ai compromessi, fondate sulla
continua ricerca della libertà, sulla lotta a qualsiasi forma di
oppressione dell’uomo sull’uomo, fanno paura, probabilmente come oggi…


Le sedi anarchiche a Firenze vengono espropriate e chiuse nel
1922…Tutti gli anarchici vengono fatti fuori, uccisi, confinati,
alcuni sono costretti o scelgono di adar via perchè oppressi e
vessati, molti vanno in Spagna o dovunque si potessero raggiungere
altri fratelli o compagni per inseguire insieme la libertà.


Dopo la guerra del ’45 i gruppi politici espropriati delle loro sedi
dal fascismo riprendono i propri spazi; gli anarchici no, perchè non ci
sono, perchè sono morti, perchè il fascismo ha colpito
su di loro più duro di tutti, perchè più duro di tutti loro si sono
opposti al fascismo. I termini della legge scadono e già a fine anni ’60
non si possono più riprendere le vecchie sedi, ma se
il diritto giuridico si può prescrivere, quello morale, quello delle
idee no.


Gli anarchici vogliono le loro sedi, sono abituati a cercarsele con i
propri mezzi e metodi, come sempre senza troppi compromessi, con le
loro pratiche, con l’azione diretta e l’autogestione, ed
in questo pretendono di essere rispettati.


Così è stato in via dei Conciatori. Dopo lo sgombero di Vicolo del
Panico e senza più un circolo, una sede politica di questo tipo, è stato
occupato il piccolo locale di Via dei Conciatori 2
rosso. Pochi metri quadri, semidistrutti, anzi completamente….
Fatica e lavoro, sforzi immani per rifare tutto: tetto, pavimenti,
intonaci su tutti i muri, consolidamento di molte strutture,
solaio, impianti, infissi, bagno, cucina, tutto rifatto nuovo, a
regola d’arte, come ci piace e salvato dal crollo probabile.


E adesso dopo meno di cinque anni, il comune vuole vendere…


Bene, noi non ce ne andremo, ci opponiamo alla speculazione che sarà
fatta su tutta la palazzina, che intaccherà irreparabilmente gli
equilibri sociali, storici, artistico-architettonici, ma
soprattutto di giustizia sociale del quartiere e della città. Ci
opponiamo alla speculazione edilizia, fatta per ingrassare costruttori
ed immobiliaristi, non la gente, non il popolo,
rivendichiamo le nostre idee e le nostre pratiche, le nostre lotte
politiche, sempre improntate alla ricerca della libertà e contro lo
sfruttamento. Non ci stiamo ad essere cacciati, rimarremo lì
a lottare fono all’ultimo contro ogni sgombero, adesso come negli
anni ’20.


 
 


Circolo Anarchico Fiorentino, Via dei Conciatori 2/R

 

Pubblicato in Appuntamenti | Commenti disabilitati su Cena contro la speculazione

!!! Presidio in solidarietà agli aquilani

 SOLIDARIETÀ  CON I TERREMOTATI CARICATI IERI A ROMA

GIOVEDI’ 8 LUGLIO A PARTIRE DALLE ORE 18.30

PRESIDIO IN VIA CAVOUR SOTTO LA PREFETTURA


Ieri gli aquilani e gli abruzzesi sono arrivati a Roma in più di 5000 in occasione di uno dei passaggi fondamentali dell’iter che porterà la manovra finanziaria al voto di fiducia fissato per il 15 luglio. Hanno unito la loro voce a quella di chi sente sulle proprie spalle il peso di una crisi che non lascia spazio di manovra o trattativa: il Governo, Confindustria, i padroni hanno deciso che è arrivato il momento di imporre nuovi sacrifici.

Secondo loro gli aquilani dovrebbero accontentarsi delle new town, lasciare che il centro storico dell’Aquila cada a pezzi e dimenticarsi della propria vita e di com’era prima del terremoto.

Gli operai di Pomigliano dovrebbero cedere al ricatto della FIAT barattando i loro diritti con una promessa di schiavitù, consapevoli che in quel baratro trascinerebbero anche tutti gli altri operai.

Dovremmo tutti quanti chinare la testa di fronte ai tagli che segneranno la distruzione della Scuola, dell’Università e della Sanità pubblica sancendo un peggioramento delle condizioni di vita e la perdita del posto di lavoro per molti dei lavoratori che oggi operano in quei settori.

I fatti dimostrano però che non tutti stanno al gioco, proprio come ieri hanno dimostrato gli aquilani e gli abruzzesi: anche per questo vogliamo esprimere la nostra solidarietà a chi ieri è stato caricato da Polizia, Carabinieri e Finanza.

Crediamo però che sia inutile cercare di fermare tutto questo, consultare chissà chi, o fare tutti i passaggi di rito e che l’unica risposta possibile sia di non accettare passivamente questa realtà e lottare.

Centro Popolare Autogestito fi-sud
Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos
Collettivo Politico di Scienze Politiche
Unione degli Studenti Firenze
Collettivo del Fondo Comunista
Rete dei Collettivi Fiorentini

 

Pubblicato in Generale | Commenti disabilitati su !!! Presidio in solidarietà agli aquilani

Resoconto del processo ad Ale e Luca (17/6)

La mattina del 17 giugno un gruppo di compagni ha dato vita a un presidio non autorizzato sotto il tribunale dei minori in via della Scala.

I due studenti processati, Ale e Luca, sono accusati di lesioni pluriaggravate e resistenza pluriaggravata in seguito a fatti svoltisi il 7 settembre 2008 alla Fortezza da Basso, quando qualche decina di persone era entrata alla festa del PD con uno striscione contro i CIE per contestare l’allora sindaco di Firenze, Domenici. 

In realtà l’udienza preliminare, che già era stata rimandata al 17 giugno dallo scorso febbraio, è stata di nuovo spostata a marzo 2011 perché non è stato possibile visionare un filmato che mostra chiaramente lo svolgersi dei fatti contestati ai due studenti, e che probabilmente dimostra che le lesioni di cui sono accusati non si sono mai verificate.

Ale e Luca sono comunque venuti a conoscenza del fatto che sono stati archiviati molti dei procedimenti a loro carico: durante la scorsa udienza le loro situazioni erano state presentate come gravi a causa delle molte denunce, mentre stavolta pare che siano stati archiviati quattro procedimenti per uno e otto per l’altro.

Le denunce a carico di Ale e Luca, come quelle a carico di altri medi, erano un palese tentativo di mettere pressione e innescare un meccanismo di paura tra gli studenti con motivazioni fittizie: ciò a quanto pare non ha funzionato, in quanto anche sul piano giudiziario queste accuse gratuite sono crollate. Il fatto che due ragazzi di diciott’anni si trovino ad avere una decina
di denunce ciascuno è esempio lampante della prova di forza da parte della
questura
, che ha tentato di stroncare il movimento studentesco formatosi lo scorso anno
a Firenze.
E’ bene che digossini e sbirri di turno sappiano che se ne colpiscono due rispondiamo tutti quanti. Che, se Ale e Luca si trovano a dover affrontare un processo palesemente montato, fuori dall’aula del tribunale ci sono decine di persone che non hanno paura e che sono pronte a mostrare ancora una volta che la solidarietà non è solo amicizia, ma continuare a portare avanti una lotta che lo schifo repressivo non ha fermato e non fermerà.

Pubblicato in Cassa Studentesca Contro la Repressione | 5 commenti