Giornata rap alle Cure 2.0 [NO CasaPound]

FiondaRadio presenta:

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Resoconto del corteo nazionale NO CIE (19/6 – Modena)

 (da FiondaRadio.org, contributo immagini della Rete dei Collettivi)

ore 16.00
Il corteo si sta concentrando, i manifestanti presenti sono circa 500.
Da Firenze nessun problema per raggiungere il corteo.
Fermati invece i pullman da Milano, Torino e Genova ma sembra che adesso stiano arrivando a Modena.
Ci sono voci che l’autorizzazione del corteo sia stata revocata

ore 16.15
I compagni milanesi fermati hanno bloccato il traffico in superstrada, sono riusciti a ripartire senza essere identificati e hanno raggiunto il corteo.
L’autorizzazione non è stata revocata: corteo autorizzato ma sorvolato con gli elicotteri. Ingente la presenza di polizia (infame).

ore 17.00
Il corteo finalmente è partito.

ore 17.30
Il corteo si muove in un quartiere popolare con grande presenza di migranti. Molti gli slogan e gli interventi al microfono fra cui una diretta con un recluso nel CIE di Ponte Galeria a Roma.

ore 18.30
Continuano gli interventi al microfono, il corteo procede lentamente per comunicare con le persone che incontra durante il percorso. Ancora dirette telefoniche con reclusi nei CIE. L’aria è più tesa, si susseguono provocazioni da parte degli sbirri (assassini), poco fra si sono schierati bloccando il corteo che poco dopo è ripartito senza problemi.

ore 18.50
Il corteo entra nel centro della città, la polizia sta rallentando il flusso di manifestanti. Le prime 4 file sono incordonate. Lungo il percorso, oscurate le telecamere e di alcune tagliate i fili.


ore 19.50
Da un po’ le rivendicazioni del corteo si sono ampliate si parla anche di lavoro, sfruttamento padronale e crisi.
Il corteo è entrato nel viale che porta al CIE, aria molto tesa, il corteo si incordona con cordoni anche laterali, la polizia è schierata in antisommossa e rallenta il corteo.

ore 20.30
Un gruppo di ragazzi marocchini si unisce al corteo, ormai i compagni si dirigono verso il CIE anche sotto la pioggia.

ore 21.06
Il corteo giunge sotto il CIE, la polizia accerchia i compagni che si erano riparati dall pioggia sotto una tettoia, i compagni tornano in strada. Numerosi tentativi in più lingue di comunicare con i reclusi. Esplosi anche alcuni petardi, fumogeni e fuochi d’artificio. Da dentro nessuna risposta, non si sa il motivo, forse la polizia è schierata dentro il CIE e impedisce ai reclusi di comunicare con l’esterno.
Il corteo si scioglie, i manifestanti si dirigono compatti verso la stazione

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19 giugno – corteo NO CIE a modena – appuntamento stazione SMN

* appuntamento Firenze h.11:15 alla stazione di Santa Maria Novella *

Modena – 19 giugno 2010
Corteo contro i Centri di Identificazione ed Espulsione

[Leggi l’appello]

Dalle 15:30 sarà possibile seguire il corteo in diretta su FiondaRadio.org!

 

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17 giugno: SOLIDARIETA’ AD ALE E LUCA

GIOVEDI’ 17 GIUGNO H. 10:30
PRESIDIO
SOTTO IL TRIBUNALE DEI MINORI
VIA DELLA SCALA 79

Gli studenti fiorentini, a partire dall’autunno 2008, hanno commesso una grave colpa: si sono resi conto che ribellarsi è l’unico modo di cambiare il disastroso stato delle cose e si sono quindi autorganizzati per reagire. Molti si sono resi protagonisti di una lotta radicata e condivisa, occupando le scuole e scendendo in piazza contro la distruzione della scuola pubblica ma anche contro ogni forma di razzismo, fascismo e autoritarismo, senza mai scendere a compromessi con le istituzioni né accettando passivamente le loro leggi.Le potenzialità di un movimento studentesco come quello fiorentino non sono state sottovalutate dalle autorità e dalle forze dell’ordine: se i presidi e i media si sono dati da fare per martellare sugli studenti affinché isolassero i più convinti, inquadrandoli come facinorosi se non criminali, e si dissociassero da loro, la questura e la digos da parte loro si sono occupate di colpire questi ultimi con numerose denunce, multe, fermi e manganellate, spesso arbitrari e gratuiti.E’ per questo che giovedì 17 giugno si svolgerà il primo di una (purtroppo) lunga serie di processi nei confronti degli studenti in lotta. Due studenti sono stati infatti  convocati in udienza preliminare per un episodio svoltosi il 7 settembre 2008: un gruppo di antirazzisti aveva deciso di sfruttare la festa del Partito Democratico per contestare i Centri di Identificazione ed Espulsione (C.I.E., allora C.P.T.) di cui il partito si è sempre fatto promotore (a breve ne faranno costruire uno anche in Toscana, sebbene sia ben nota la natura disumana di questi luoghi). Per questo durante una conferenza dell’allora sindaco Domenici avevano esposto uno striscione con scritto "I CPT SONO SEMPRE FASCISTI". E per questo sono stati brutalmente cacciati dagli agenti della digos (che non si erano neanche identificati come tali) e sono poi stati accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni pluriaggravate, sebbene siano stati invece aggrediti.I due studenti si troveranno ad essere giudicati in udienza preliminare per aver espresso una critica legittima e condivisibile. Non è certo un’eccezione, dato che moltissime persone in tutta Italia e non solo sono state perseguite legalmente per aver espresso opinioni o aver potato avanti proteste scomode, e può succedere a chiunque si ritrovi ad esprimere un pensiero critico o ad agire in maniera conflittuale rispetto a come l’autorità di turno vorrebbe.Sarebbe potuto succedere a qualunque studente che si sia mosso in questi anni nelle lotte e nelle mobilitazioni, per questo è necessario portare la nostra solidarietà durante questo processo, come in tutti quelli che seguiranno: per ribadire che non si tratta di proteste isolate e criminalizzabili, ma di una lotta condivisa in cui non possono esistere capri espiatori.

Per non lasciare soli gli studenti sotto processo,
ma soprattutto per rilanciare una lotta
che l’accanimento repressivo non sarà in grado di fermare!
 
SOLIDARIETA’ AD ALE E LUCA
NON NE COLPISCONO 2, COLPISCONO TUTTI QUANTI
 NON RISPONDERANNO IN 2, RISPONDEREMO TUTTI QUANTI
                                                             Rete dei Collettivi
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SERATA BENEFIT 19 giugno – CPA fi-sud

 

 

Serata Benefit per la Rete dei Collettivi

19 giugno al CPA fi-sud, via di Villamagna 27/a

dalle 20:30 cena sociale (5€) + concerto (3€)
Roosters
Sensi Cellar w/ Steppin Cat
Bundi Massive (dj set reggae)
dj set disco*trash!

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26 giugno CORTEO ANTIFASCISTA! [+iniziative]

Cos’è Casapound Italia?
Casapound Italia prende il nome dal poeta Ezra Pound, un poeta inglese venuto in Italia durante il ventennio fascista per elogiare ed appoggiare Mussolini e la sua dittatura. Già da questo presupposto capiamo di che tipo di associazione si tratti e in quali ideologie si ritrovi.
E’ importante non sottovalutare questo gruppo vedendoli come nostalgici di altri tempi, ma considerarli, come anche essi si dicono, "fascisti del terzo millennio". Essi riportano infatti ai giorni nostri metodi squadristi e ideali fascisti, inserendosi nelle problematiche dei nostri giorni con discorsi falsamente "rivoluzionari", mirati in realtà a privilegiare e proteggere la classe dirigente. Per questo motivo Casapound organizza iniziative populiste come concerti o tornei sportivi per gli studenti e i lavoratori incapaci di trovare uno spazio proprio nella società, in realtà con il solo scopo di trascinarli all’interno del loro movimento e di inculcargli i loro valori e il loro metodo d’azione.
Un forte esempio di questo metodo sono gli avvenimenti di Piazza Navona a Roma nello scorso autunno. Durante le proteste contro la riforma Gelmini, i fascisti di Casapound cercarono di infiltrarsi nel movimento studentesco che portava in piazza migliaia di persone. Non essendo riusciti a ingannare gli studenti in lotta, durante un corteo hanno rivelato la loro vera faccia di squadristi, caricando (appoggiati dalla polizia) gli studenti di sinistra che protestavano.

Perché Firenze non vuole una sede di Casapound?
Lo scorso 29 Maggio Casapound ha aperto una sede anche a Firenze, sfidando una città che si è sempre dichiarata antifascista. E’ importante esserci ora per chiarire che non avranno modo di approfittare di un momento di crisi per raccogliere consensi in questa città: noi questa merda non si vuole.
Perché chi è all’interno di Casapound non fa altro che confermarsi un servo del potere, difendendo le politiche attuate dal PdL, candidandosi  con loro come avevano sempre fatto con Alleanza Nazionale.
Perché chi è all’interno di Casapound continua a sbandierare valori patriottici e idee retrograde di una famiglia in cui la donna è rilegata nel suo essere madre ai fornelli.
Perché Casapound porta avanti ideologie razziste, omofobe e xenofobe, e nonostante la faccia da "bravi cittadini" si rende protagonista di violenze nei confronti di stranieri, barboni, omosessuali, o chiunque non sia di loro gradimento. Perché chi porta avanti metodi squadristi e fascisti deve essere rifiutato dalla nostra città.

Non si tratta solo di parole, tutti i fiorentini e non che si riconoscono nei valori dell’antifascismo sono chiamati a mobilitarsi fino a quando Casapound non verrà chiusa, e a scendere in piazza per affermare con forza che i fascisti non devono avere alcuno spazio in città.

 

CORTEO ANTIFASCISTA
sabato 26 giugno h.17
piazza San Marco

[in vista del corteo ci ritroveremo per un presidio itinerante l’11 giugno h18 in piazza delle Cure e il 18 giugno h18 a Porta a Prato]

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