In risposta alla morte in carcere di un uomo di
48 anni (vedi il volantino allegato), oggi una trentina di compagni – a
cui via via si sono uniti solidali e amici – ha bloccato per due ore
diverse vie della città, mentre venivano fatti interventi al megafono,
distribuiti volantini e affissi manifesti. Sullo striscione c’era
scritto "Stefano è stato ucciso. Carabinieri e carcere assassini". Dopo
le strade, per circa venti minuti sono stati bloccati due treni in
stazione e poi di nuovo un corteo spontaneo ha chiuso corso Rosmini (il
viale principale di Rovereto) con materiale vario recuperato nei
cantieri a fianco. Non poteva mancare un saluto solidale ai detenuti. I
carabinieri non si sono fatti neanche vedere (un’auto dei militi è
rimasta bloccata dai manifestanti e se ne è andata in tutta fretta…).
La polizia, benché avesse indossato minacciosamente i caschi e
impugnato i manganelli, si è tenuta sempre a distanza. Oggi non era
aria. Solidale la reazione di molti passanti e automobilisti e anche
dei passeggeri dei treni. Questa morte non passerà nel silenzio.
In allegato il volantino distribuito.
anarchiche e anarchici (Rovereto)