10 luglio: CORTEO NOTTURNO Contro la Repressione

Lunedì 6 luglio > 21 arresti per gli scontri al G8 University Summit di Torino
Martedì 7 luglio > 5 fermi a Firenze – 36 tra arresti e fermi a Roma
Mercoledì 8 luglio > 8 denunce per l’occupazione del Rettorato a Firenze

TORINO, ROMA E FIRENZE…

LA LOTTA NON SI ARRESTA!

In questi giorni la repressione ha colpito con forza in tutta Italia. Dai 21 arresti per i fatti
di Torino ai 36 di Roma un solo filo conduttore: il tentativo di annullare ogni forma di
conflittualità in uno scenario di crisi.
A Firenze la Questura ha deciso di colpire sia preventivamente fermando 5 compagni in
partenza per la manifestazione di Roma, sia denunciando almeno 8 studenti che hanno
occupato il Rettorato in segno di protesta contro l’ondata repressiva. Tutto questo
avviene non a caso nelle giornate del G8, appuntamento cardine di un sistema contro il
quale abbiamo sempre lottato e sempre lotteremo.
Eravamo in piazza contro chi vuol scaricare i costi della crisi sulla classi più deboli,
eravamo in piazza contro chi, come a Torino, vuole costruire un’università che non ci
appartiene e soprattutto eravamo in piazza con tutti quei compagni fermati in questi
giorni. Torniamo nelle piazze per ribadire che la nostra lotta non si arresta!

CORTEO Venerdi’ 10 Luglio
Piazza San Marco ore 21.30

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OPERAZIONE POLIZIESCA CONTRO GLI STUDENTI FIORENTINI: FERMI, PERQUISIZIONI E AVVISI ORALI

Cinque studenti
della Rete dei Collettivi
trattenuti per dodici ore in
questura
; cinque perquisizioni nelle loro abitazioni
private alla ricerca di “armi ed esplosivi” (effettuate
senza mandato della magistratura applicando l’art. 41 t.u.l.p.s.) ed
un avviso orale notificato a uno di loro (che consiste in una
misura restrittiva preventiva disposta arbitrariamente dalla questura
senza alcun processo, a cui segue il provvedimento di sorveglianza
speciale
), mentre altri avvisi orali sono stati preannunciati
agli altri.

E’ questo il bilancio
definitivo dell’operazione sbirresca di ieri mattina messa in atto
dagli “uomini” della Digos fiorentina. L’ operazione
pianificata”
, come viene definita dalla stessa questura sui
giornali di oggi, era iniziata con il fermo dei cinque compagni in
piazza Dalmazia. Questi, mentre si dirigevano verso la
stazione per raggiungere il
corteo contro il G8 a Roma, sono stati seguiti e poi circondati

da un numero spropositato di agenti.

Il movente
dell’intera operazione sarebbe stata la
“ricerca di armi
ed esplosivi”
di cui, nelle ridicola e pretestuosa
montatura poliziesca
, gli studenti non solo sarebbero stati
in possesso, ma che si preparavano ad usare nella stessa giornata per
attentare alla vita del Presidente della Repubblica in visita a
Viareggio per i funerali di stato.

Di fronte all’esito
negativo di tutte le perquisizioni
, la Digos si è accontentata
di sequestrare caschi, passamontagna, libri, “82 etichette
adesive”, un “tubo a vite per candela”, “volantini incitanti
alla violenza”, qualche foglio scarabocchiato e… una “felpa con
cappuccio di colore blu”!

Durante le dodici ore
passate in questura, la digos non ha esitato ad alzare le mani
contro alcuni dei fermati allo scopo di estorcere qualche parola
con la forza
, mentre ai genitori costretti a raggiungere la
questura per consentire il rilascio dei figli minorenni, non sono
state risparmiate le solite squallide e infami strategie atte a
terrorizzare ed intimidire le famiglie.

E’ chiaro come quanto
accuduto a Firenze sia un episodio da inscrivere in un contesto
nazionale
, che solo pochi giorni fa a visto 21 arresti e
perquisizioni in tutto il paese contro altrettanti studenti

colpevoli di aver partecipato al corteo contro il G8
dell’Università a Torino
, mentre sempre ieri, nelle stesse
ore, 36 compagni venivano fermati al corteo a Roma, e 8 di loro
arrestati.

Eliminare ogni
dissenso reale. Soffocare ogni focolaio di rivolta.
Sono
queste le
parole d’ordine di un sistema in “crisi”,
che si vede sempre più minacciato da dei conflitti sociali della cui
imminente crescita sembra essere ben consapevole. E’ in questo
contesto che gli studenti, medi ed universitari, diventano tra i
primi bersagli da colpire
, dopo essersi resi protagonisti
nell’ultimo anno di una serie di mobilitazioni, spesso radicali,
radicate ed incisive nei contenuti come nelle pratiche, inaugurate
con le occupazioni delle scuole e delle università dell’autunno
scorso.

Dopo le cariche, le
piogge di denunce, gli sgomberi e le initimidazioni, che gli studenti
fiorentini hanno imparato a conoscere sulla propria pelle, gli
avvenimenti di ieri segnano un “salto di qualità” della
repressione, che gioca come al suo solito l’ultima carta del
“terrorismo” per colpire chi continua senza paura a ribellarsi

nelle scuole, nelle università e nelle strade (… delle strade
sempre più negate e violentate dagli afibi dell’Esercito, schierato
in città come prescritto dal progetto NATO Urban Operation 2020, che
prevede per quell’anno l’esplodere del conflitto sociale).

LA
VOSTRA CRISI E’ IRREVERSIBILE

LA
NOSTRA RIVOLTA E’ INARRESTABILE!

SOLIDARIETA’
AI COMPAGNI DI OGNI DOVE FERMATI E PERQUISITI

LIBERTA’
PER TUTTI GLI ARRESTATI!

gli
studenti e le studentesse della Rete dei Collettivi

Firenze, 8 luglio 2009

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G8 e repressione: aggiornamenti lampo da Firenze

un ANSA ed un articolo del Corriere Fiorentino (da prendere con le pinze!) sugli ultimi avvenimenti…

… in attesa di un comunicato

 

G8:
CINQUE GIOVANI SOTTOPOSTI A CONTROLLI A FIRENZE (ANSA) – FIRENZE, 7 LUG

– Cinque giovani, tra cui due minorenni, indicati come gravitanti
nell’area antagonista, sono stati sottoposti oggi a controlli a
Firenze. Fermati stamani intorno alle 9.30 dalla Digos vicino alla
stazione di Rifredi, sono stati portati in questura e trattenuti tutto
il giorno. Il rilascio intorno alle 20. Effettuate, d’intesa con la
magistratura, anche perquisizioni domiciliari. Secondo quanto spiegato
dalla questura, i cinque sono stati fermati nell’ambito di controlli
disposti in vista del G8. L’ipotesi è che fossero diretti a Roma. Sono
stati trovati in possesso, spiega la polizia, di un passamontagna,
felpe con cappuccio, sciarpe e volantini «inneggianti alla violenza».
Sono stati così condotti in questura per ulteriori accertamenti. Nei
confronti di uno di loro, con segnalazioni per lancio di oggetti,
manifestazione non autorizzata e invasione di edifici – spiega sempre
la polizia – è stato sequestrato un ciclomotore e il questore ha
adottato l’avviso orale. Un presidio di solidarietà nei confronti dei
cinque fermati è stato fatto stamani da una ventina di giovani sotto la
questura. Nel pomeriggio, intorno alle 18, manifestazione improvvisata
poi fino alla prefettura – sotto il controllo delle forze dell’ordine e
prima dell’arrivo del presidente cinese Hu Jintao, in visita oggi in
Toscana – di una cinquantina tra appartenenti alla rete dei collettivi
studenteschi e dei centri sociali, contro il fermo dei cinque giovani e
contro gli arresti effettuati ieri a Torino per il G8 delle Università
e quelli di oggi a Roma, eseguiti tutti «per intimidire il movimento».
(ANSA).

 

universita’

Occupazione flash del Rettorato
Gli studenti protestano per il G8

I manifestanti avevano interrotto la seduta del senato accademico. Ora sono diretti nelle facoltà e alla mensa universitaria

 

Occupano e disoccupano nello spazio di un’ora. È terminata
intorno alle 12.30 l’occupazione del Rettorato dell’Università degli
studi di Firenze da parte di una cinquantina di studenti universitari e
delle scuole medie superiori, per protestare contro gli arresti per gli
scontri avvenuti a Torino al G8 delle Università. I manifestanti
avevano interrotto la seduta del senato accademico. Gli studenti, che
hanno occupato il Rettorato di Firenze riuniti sotto la sigla
Auto-organizzati, sono ora diretti nelle facoltà e alla mensa
universitaria per informare i propri colleghi delle iniziative che
saranno messe in atto per continuare la protesta. Durante l’occupazione
gli studenti hanno incontrato i giornalisti, vietando l’ingresso a
fotografi e cameramen.

STUDENTI IDENTIFICATI – Gli
studenti che erano riusciti a entrare bloccando la riunione del senato
accademico, sono stati identificati dalle forze dell’ordine e, secondo
quanto si apprende, verranno denunciati per interruzione di pubblico
servizio. Una denuncia per «manifestazione non autorizzata» scatterà,
invece, per una ventina di giovani che non erano riusciti a entrare,
per l’intervento delle forze dell’ordine e che avevano organizzato un
presidio davanti allo stesso rettorato.

PROTESTA CONTRO GLI ARRESTI – L’occupazione,
come hanno spiegato gli studenti, è partita dalla protesta contro gli
arresti decisi dalla procura di Torino due giorni fa, e contro la
«repressione» in atto che ieri ha portato la polizia a fermare, a
Firenze, cinque giovani antagonisti, che sarebbero stati diretti a Roma
per partecipare alle manifestazioni di protesta contro il G8,
«rilasciati solo ieri sera alle 21».

 

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Ne arrestano uno se ne scatenano cento…

Dopo i 21 arresti contro studenti che presero parte alle manifestazioni contro il G8 University Summit di torino, in tutta Italia si moltiplicano le azioni di solidarietà per richiedere il loro immediato rilascio.

Attualmente gli studenti hanno occupato il Rettorato a Napoli, Milano, Roma e Venezia…

A Bologna, invece, un corteo spontaneo e non autorizzato ha attraversato la città. 

 

LIBERI TUTTI/E

LIBERI SUBITO! 

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21 Arresti per il G8 University Summit di Torino

COMUNICATO DELL’ONDA ANOMALA DI TORINO

Questa mattina la magistratura torinese ha eseguito numerose
perquisizioni ed applicato 21 misure cautelari nei confronti di diversi
studenti ed alcuni militanti del network antagonista torinese che
avevano partecipato alla mobilitazione contro il g8 dell’università di
Torino del 19 maggio scorso.

L’operazione su scala nazionale ha colpito anche studenti di
Padova, Bologna, Milano e Napoli. La magistratura, con un atto più che
scontato, soggiace direttamente alle direttive ministeriali, cercando
di reprimere il movimento di dissenso che, dall’autunno in poi, ha
coinvolto migliaia di studenti in tutta Italia: l’Onda anomala.

Il mandante di questa operazione è evidentemente il ministro Maroni
che, oltre a reprimere il dissenso, compie un’operazione preventiva in
vista dell’imminente g8 dell’Aquila. Tutto troppo scontato. La
prevedibilità di quest’operazione non ci ha certamente colto di
sorpresa: le pratiche repressive utilizzate da governo, magistratura e
polizia si ripetono, ma non riusciranno certamente ad ingabbiare quello
straordinario movimento che da settembre ad oggi ha "inondato" le
scuole, le università e le strade delle nostre città. Gli arresti
dell’oggi contro l’Onda, non possiamo che leggerli ed interpretarli
come attesa conseguenza della rottura di piazza esercitata da migliaia
di studenti e studentesse nella giornata del 19 maggio, che si sono
andati a scontrare con la polizia in opposizione al G8 University
Summit, lanciando segnali ben precisi, di avversione al summit, di
indisponibilità a pagare la crisi, ma anzi di crearla.

Questa operazione non ci farà arretrare di un passo.
Continueremo come sempre, inesorabili, a riprenderci i nostri spazi.
L’Onda non si arresta! Tutti liberi. Subito!

ONDA ANOMALA – TORINO

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rete@stronzi.org

… dopo un mese di latitanza torniamo ad essere contattabili via mail alla nuovissima casella di posta

rete@stronzi.org

ospitata dal server libero dei compagni/e di Autistici/Inventati

… da loro non avremo strani scherzetti!

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