ESTENDIAMO LA LOTTA, BLOCCHIAMO SCUOLE E CITTA’ > percorsi di mobilitazione verso 14 e 16

A partire da oggi nelle scuole superiori fiorentine vediamo aumentare il livello di mobilitazione che porterà noi studenti a scendere in piazza il 14 Novembre in occasione dello sciopero generale europeo (9 in Piazza San Marco) e il 16 Novembre in manifestazione studentesca (9 in Piazza San Marco) per protestare contro riforme e tagli che stanno colpendo il mondo dell’istruzione, contro le misure d’austerità del Governo Monti e contro il sistema all’interno delle cui logiche trovano spazio questi meccanismi.
Gli studenti di Pascoli e Alberti, dopo aver effettuato assemblee straordinarie, hanno occupato i propri licei per dare maggior concretezza al messaggio che la mobilitazione di questi giorni vuole dare e per riappropriarsi degli spazi che devono spettare di diritto agli studenti.
In altri licei, Machiavelli-Capponi e Galileo, si è invece preferito per il momento a lanciare messaggi in vista delle prossime manifestazioni. Infatti alle entrate delle due sedi del Machiavelli e all’entrata del Galileo sono stati esposti striscioni e distribuiti volantini dai membri dei rispettivi collettivi.
SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI OCCUPANTI!
NO ALL’ABBATTIMENTO DEL DIRITTO ALLO STUDIO!
NO ALLE MISURE DI AUSTERITA’!
PARTIAMO DALLE SCUOLE PER CAMBIARE TUTTO!

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ASSEMBLEA PUBBLICA degli STUDENTI MEDI – Martedì 13 H18 al Liceo Pascoli Occupato!

Il percorso di mobilitazione che stiamo portando avanti da prima del 5 Ottobre, primo corteo dell’anno, contro il ddl Aprea, il Decreto Merito e le misure di austerità imposte dal Governo Monti sta vedendo e vedrà in questi giorni alcuni dei momenti di maggior rilievo. Vediamo infatti che stamattina a Firenze sono cominciate le occupazioni dei licei, con Pascoli ed Alberti in prima fila, pronti a scendere in piazza insieme a tutti noi studenti sia Mercoledì (Sciopero Generale Europeo, ore 9 in San Marco) che Venerdì (manifestazione studentesca, ore 9 in San Marco).
Riteniamo opportuno continuare a tenere vivo il coordinamento che ci ha visti Venerdì in piazza Santissima Annunziata e quindi invitiamo tutti/e a partecipare all’assemblea pubblica degli studenti medi fiorentini che si terrà domani alle 18 al Liceo Pascoli Occupato!

Rete dei Collettivi Fiorentini

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Presidio Martedì 13 H15.30 sotto la prefettura

Nella notte di Sabato 27 ottobre, a Cusago nella periferia di Milano è successo un fatto a dir poco sconcertante. Durante un rave party in un capannone dismesso lontano dal centro abitato, le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno fatto irruzione all’interno della struttura occupata da circa 2000 persone caricando con manganellate e lacrimogeni le persone che ballavano. Ma andiamo un po’ indietro nell’arco della giornata di sabato per capire cosa sia successo realmente. Sabato alle prime luci dell’alba, Hazard Unitz, Teknomotive e Mechanika Crew (tre sound system da anni attivi nella scena underground italiana) hanno iniziato a montare il sound all’interno di un capannone di Cusago. Nella mattinata, quando già c’erano parecchie persone alla festa, una pattuglia della polizia capita nei pressi della location, e chiama rinforzi. Alcuni poliziotti e digos entrano nel capannone, e parlando con gli organizzatori decidono di chiamare il questore di Milano, che autorizza la continuazione della festa fino a Domenica alle 12. Questo può succedere perché il proprietario del capannone non aveva nessuna intenzione di sporgere denuncia, anzi era divertito dal fatto che ci fosse una festa nella sua vecchia struttura e ha richiesto solo che il posto fosse pulito alla fine dell’evento. A questo punto, cominciano ad arrivare sempre più persone, e nonostante all’interno dell’area della festa ci fosse abbondante posto perché tutti potessero parcheggiare, la polizia non fa entrare nessuna macchina, facendogli parcheggiare al di fuori dell’area, ossia sulla statale. Intanto, il proprietario del posto viene contattato dalla questura, e un funzionario gli dice che se non avesse denunciato l’occupazione temporanea in atto sarebbe stato perseguibile penalmente e denunciato a sua volta. Chiaramente, dopo queste minacce, il proprietario sporge denuncia verso gli organizzatori. La festa intanto era in pieno svolgimento, con migliaia di persone giunte da diverse parti d’Italia e Francia intente a ballare e a godersi la serata. Nella notte di sabato, alcune camionette della celere adibite al controllo della sicurezza negli stadi vengono fatte confluire all’entrata della festa. Un gruppo di 150 poliziotti in tenuta antisommossa entra nel capannone, e intima agli organizzatori di spegnere la musica ed andarsene. Dopo alcuni minuti in cui gli organizzatori cercano di accordarsi invano con le forze dell’ordine, scoppia l’inferno.

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14 Novembre Sciopero Generale – Spezzone Studentesco – H9 Piazza San Marco

La scuola e l’università svolgono all’interno della nostra società un mero ruolo economico.

Infatti i provvedimenti e le riforme che hanno investito il sistema formativo italiano si inquadrano nei criteri dettati dal processo di Bologna.
Questi ultimi prevedono l’accesso dei privati nei consigli di amministrazione dell’università: metodi didattici, offerta formativa, esperienze formative/lavorative (vedi tirocinio) e ricerca sono sempre più assoggettate all’interesse privato e particolare.
La stessa cultura risponde allo standard di produttività: questo è palese nella sua quantificazione in crediti formativi che rappresentano la mercificazione del sapere.

Risale a quest’estate l’ultimo attacco al sistema formativo italiano, col quale il ministro Profumo, in perfetta continuità con le riforme varate dai precedenti governi (sia di centro-destra che di centro-sinistra), ha riesumato con la scusa dell’austerità il DDL Aprea, ideato dal governo Berlusconi e finalizzato ad inserire i privati all’interno dei Consigli d’Istituto, ed ideato il Decreto Merito. Quest’ultimo prevede l’introduzione del premio “studente dell’anno” e della creazione di un “portfolio” come curriculum vitae (che non considera solo il rendimento scolastico e che sarà consultabile dalle aziende cui verranno presentate eventuali domande di lavoro).
Il provvedimento Profumo costituisce una cornice ideologica fortemente improntata ai criteri di merito/concorrenza/produttività, andando, con questa retorica, da un lato a giustificare gli ulteriori tagli al mondo dell’istruzione (200 mln previsti dalla spending review montiana, che si vanno ad aggiungere ai già abbondanti tagli compiuti con la riforma Tremonti-Gelmini), e dall’altro ad amplificare la natura classista dell’università e acuire le disuguaglianze sociali di partenza degli studenti.

Con l’uso della stessa retorica lo smantellamento del diritto allo studio passa per riduzione delle biblioteche e degli spazi sociali, l’introduzione di blocchi all’accesso, tagli alle borse di studio e alloggi insufficienti, tagli e aumenti di tariffe per il trasporto pubblico.
Per questo lottiamo per rivendicare un ruolo sociale e di emancipazione dell’università, la quale sia capace di fornire strumenti critici per leggere le contraddizioni della nostra società.

Appare chiaro quindi il legame tra sistema formativo e mondo del lavoro.
Quello che ci aspetta è uno scenario agghiacciante: tra smantellamento delle tutele e dei diritti del mondo del lavoro (art.18), precarietà e contratti a singhiozzo che non permettono una vita dignitosa e disoccupazione sempre più galoppante.
Non possiamo quindi che esprimere solidarietà e lottare al fianco dei lavoratori, a maggior ragione in un contesto di crisi – come quello attuale – in cui stanno esplodendo sempre più forti le contraddizioni di questo sistema.
Per questo scendiamo in piazza in una giornata importante come quella del 14 novembre e come sarà quella del 16, giornate di mobilitazione internazionali, facendo sì che lo sciopero generale dei lavoratori possa essere solo uno dei momenti in cui si evolva un’opposizione sociale più ampia e conflittuale alle misure di austerity e alle logiche di sfruttamento e mercificazione dell’attuale sistema.

GLI STUDENTI RIFIUTANO I SACRIFICI

Studenti Medi e Universitari Autorganizzati

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Mercoledì 14 Novembre SCIOPERO GENERALE H9 in Piazza San Marco

 

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PER LA SCUOLA PUBBLICA, CONTRO L’AUSTERITA’ ESTENDIAMO LA LOTTA, INVADIAMO LA CITTA’

La crisi che dal 2008 scuote il nostro sistema ha fornito un pretesto più che valido per attaccare tutti i campi dello stato sociale e per sottrarre ai cittadini i diritti che prima ritenevano conquistati dopo anni di dure lotte.
Il mondo della formazione è stato il primo obiettivo sul quale si sono abbattuti tagli e riforme, prima per mano del governo Berlusconi e adesso con Monti, seguendo una chiara linea ideologica che cerca di svalutare la pubblica istruzione aziendalizzando scuola e università e ostacola gli studenti meno abbienti nel loro percorso di studi.
Il Ministro Profumo, giustificato dal periodo di austerità, ha difatti rispolverato il DDL Aprea, ideato e promosso dal governo precedente, che mira ad inserire all’interno dei Consigli d’Istituto soggetti privati abilitati a finanziare le scuole con i propri capitali e ad avere voce in capitolo sulle scelte che le riguardano: un evidente tentativo di assoggettare l’istruzione alle logiche di mercato e di profitto.
Appartenente allo stesso progetto è quello che è stato ribattezzato “Decreto Merito“, dietro al quale si cela la deriva classista che coinvolge tutti i processi di smantellamento in atto. Decreto che inserirebbe nelle scuole e nelle facoltà premi per i “migliori” studenti, definiti secondo parametri che si basano su un sapere puramente nozionistico, ai quali saranno concesse le agevolazioni economiche che invece dovrebbero essere garantite a tutti, in particolare a coloro che provengono da situazioni economiche disagiate.
Un altro punto dolente, che ci riporta con la mente al recente crollo all’interno del liceo Galileo, è quello riguardante l’edilizia scolastica che continua ad essere trascurata nonostante si continui ad investire in spese superflue come le tecnologie didattiche che portano l’innovazione in luoghi dove non è garantita nemmeno la sicurezza.
Il taglio di 200 milioni alla scuola pubblica effettuato nell’anno corrente, i costanti finanziamenti agli istituti privati, la riduzione delle borse di studio, l’aumento delle tasse universitarie, il nozionismo dilagante che connota i parametri valutativi sono solo alcuni degli altri innumerevoli danni, compiuti in nome della crisi e dell’Europa, che stanno colpendo il mondo dell’istruzione italiana.
Ma la situazione attuale ci impone di guardare anche fuori dalle mura delle nostre scuole poichè quello che il governo Monti sta facendo a pari passo con mezz’Europa (seguendo i diktat di UE, BCE e FMI) è un atto estremo in difesa di un sistema decadente e di chi lo comanda, portato avanti seguendo gli interesse di coloro che vogliono uscire da questa crisi con profitto aumentato e posizione sociale salvaguardata.
Noi, sia come studenti che come cittadini, rifiutiamo i sacrifici che ci vengono imposti, portiamo avanti percorsi di lotta autorganizzata per ribellarci allo stato attuale delle cose e rivendichiamo un presente ed un futuro migliori.
Per questo siamo scesi in piazza ripetutamente nel mese di Ottobre e invaderemo di nuovo le strade il 14 Novembre in occasione dello sciopero generale europeo e il 16 Novembre, giorno precedente la giornata internazionale del diritto allo studio, continuando a gridare che questa crisi non è nostra ma di padroni e governanti e che il diritto allo studio non dov’essere toccato, nè ora nè mai!

PER LA SCUOLA PUBBLICA, CONTRO L’AUSTERITA’
ESTENDIAMO LA LOTTA, INVADIAMO LA CITTA’

Collettivo Machiavelli-Capponi
Collettivo S.K.A. Galileo
Collettivo Autonomo Da Vinci
Collettivo I.S.A.
Collettivo Gobetti-Volta
Collettivo Pascoli
Collettivo Autorganizzato Liceo Alberti

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