Volantino distribuito al presidio antifascista di sabato 31 maggio

 

CONTRO LE RONDE SQUADRISTE E IL FASCISMO DI PALAZZO




Cavalcando la così detta "emergenza sicurezza", creata ed alimentata ad
hoc dai mass-media, i neofascisti di Azione Giovani (giovanile di
Alleanza Nazionale) hanno annunciato la nascita del progetto "Azione
Sicurezza": "ronde" di propri militanti per controllare i cinque
quartieri fiorentini e ristabilire il concetto fascista di "ordine",
pulendo la città dagli immigrati, dai rom, dal "bivacco" e dai diversi
di ogni tipo.
I novelli squadristi indosseranno delle "Camicie Gialle" (cambia il
colore, non la sostanza) e saranno addestrati da "dirigenti del partito
insieme ad esperti di sicurezza, professionisti delle situazioni di
rischio"; si avvarranno di un "manuale di intervento con le regole
d’ingaggio" e saranno contattabili telefonicamente al 345/4399784
(squadrismo su ordinazione?).
Ad annunciarlo è il camerata Francesco Torselli (coordinatore AG
Firenze), in un comunicato delirante che punta il dito contro gli
studenti extracomunitari, non facendosi scrupoli di seminare l’odio
razzista anche tra i giovani compagni di scuola.
La caccia al povero ormai è diventato ufficialmente sport nazionale e,
dopo le ronde padane, Firenze, già patria dei deliri securitari, non
poteva non iscriversi al campionato con la sua squadra di balilla.
E’ fatta: lo squadrismo sta per essere legalizzato ed
istituzionalizzato, i fascisti sono liberi di imporre il proprio
controllo nei quartieri attraverso le ronde.

Questo mentre tutto il paese ormai le aggressioni fasciste non si
contano più. Ad essere colpiti sono i militanti antifascisti (come gli
accoltellamenti mortali a Dax a Milano e a Renato a Roma), gli
immigrati ( proprio a Figline Valdarno l’8 Maggio, due kossovari
venivano aggrediti a colpi di mazze da baseball raffiguranti la faccia
del duce), gli omosessuali o semplicemente i "diversi", come nel caso
di Nicola, ucciso di botte a Verona lo scorso primo maggio.
Parallelamente, sostenuto e auto-giustificato dalle stesse campagne
mediatiche di regime che montano una finta e razzista "emergenza
sicurezza" (…i dati dicono che l’Italia è il secondo paese più sicuro
in Europa), avanza il fascismo di palazzo: pacchetti sicurezza e
maxi-retate anti-immigrati, imprigionati poi nei CPT (lager moderni per
immigrati senza documenti) o espulsi sul modello nazista di
deportazione. Il governo appena insediato, con la complicità
dell’"opposizione" e in piena continuità con l’operato dello scorso
governo Prodi, non ha perso tempo: tra le proposte sull’uso
dell’esercito e la dotazione del manganello ai vigili urbani,
commissari e ordinanze speciali vengono "dedicate" ai Rom, quindi a una
determinata e specifica etnia, fatto che in se dimostra le radici
razziste su cui si fondano, e che sempre più ci portano a definire i
Rom i nuovi ebrei del XXI secolo, capri espiatori di una società malata.
Intanto qualcuno da fuoco ai campi nomadi, raccogliendo gli applausi
del ministro Bossi, e nel delirio generale inizia anche la caccia al
transessuale.
Il significato di "lotta al degrado", nel nuovo linguaggio del potere,
è riassumibile nel seguente imperativo: "eliminare tutto ciò che non è
sinonimo di profitto", parola d’ordine già fatta propria dalla giunta
fiorentina Domenici e dal suo sceriffo Cioni con sgomberi, coprifuochi
notturni, ordinanze anti-lavavetri, militarizzazione del territorio,
negazione delle piazze e lo spionaggio attraverso 600 "sentinelle".
"Sicurezza" diventa invece sinonimo di razzismo e repressione
polizesca, mentre nell’"Italia Sicura" si continua a morire di lavoro e
di fascismo e milioni di persone nel paese continuano intanto a non
avere la "sicurezza" di arrivare a fine mese, di potersi permettere un
tetto o di ottenere il rinnovo del contratto precario di lavoro di cui
vivono schiavi.
Il potere sta dichiarando per noi una guerra tra poveri per garantire i
profitti indisturbati dei padroni. Di fronte a un’ondata reazionaria
simile non si può restare a guardare: iniziamo riappropriandoci nostre
strade, a dispetto di chi vuole vietarcele con la paura e la
repressione.


FERMIAMO LA REAZIONE, DEMOLIAMO LA GABBIA-SICUREZZA


Rete Collettivi Studenteschi, CPA fi-sud, Collettivo ZTL, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Individualità Anarchiche

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