Le idee non si sospendono

Oggi pomeriggio, al Liceo Michelangiolo, si è svolto il primo "OpenDay".

Non poteva ovviamente mancare la presenza dei soliti facinorosi, indispettiti dalla fiera di ipocrisia pubblicitaria di una presidenza che, aldilà delle tante belle parole, ha dimostrato come autoritarismo, repressione e pensiero-unico siano le vere parole d’ordine del liceo…

Gli studenti non dimenticano… solidarietà alle sospese!

Di seguito il volantino distribuito ai visitatori inconsapevoli:

  LE IDEE NON SI
SOSPENDONO

In seguito all’occupazione del liceo
Michelangiolo
, avvenuta lo scorso 10 ottobre nell’ambito
della protesta anti-Gelmini, l’autorità scolastica ha deciso di
punire con una sospensione disciplinare di sette giorni due
studentesse del liceo
. Queste sarebbero accusate di aver aver
aperto la porta dell’istituto per consentire al resto degli studenti,
arrivati lì in corteo, di entrare nella scuola e dare inizio
all’azione occupazione.

Come Rete dei Collettivi
Studenteschi
, oltre che esprimere la nostra massima ed
incondizionata solidarietà alle sospese, vogliamo denunciamo
la gravità del fatto, che rischia di creare un preoccupante
precedente contro la libertà di dissentire
e lotta all’interno
delle scuole.

Dopo ormai due mesi da quei fatti, si è
fatta avanti la voglia di vendetta da parte di preside e
professori, convinti che il proprio ruolo sia quello di ammaestrare
ed omologare più che insegnare e condividere conoscenze
con i
propri studenti.

Colpirne 2 per educarne 1200”,
questa la strategia fascista e repressiva usata contro gli
studenti e con cui si vuole criminalizzare quell’occupazione
che, prima a Firenze ed in Italia, fece da motore
propulsore al
grande movimento
di protesta che ha investito le scuole delle nostre città e che ha
rappresentato per noi studenti un importantissimo momento
di emancipazione da quello stato passivo in cui

le stesse persone che hanno deciso queste sospensioni

ci avevano costretti e vorrebbero farci tornare.

Era scritto sullo
striscione di quel 10 ottobre, e continueremo ad urlarlo più forte

CONTRO LA SCUOLA
DELL’OBBEDIENZA

UNICA CONDOTTA RESISTENZA


 

 

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