Dopo le botte e le denunce… a Firenze come altrove gli studenti non si arrendono!

Dopo le cariche, i fermi e le dununce al corteo di lunedì a Firenze, si innescano le prime reazioni solidali da parte degli studenti medi delle altre città d’italia che hanno deciso di non restare indifferenti di fronte alla repressione con cui si vuole stroncare il movimento: domani, mercoledì 13, il Coordinamento Studentesco Livornese presidierà la prefettura contro la repressione e in solidarietà ai comapagni fiorenti. La stessa solidarietà arriva dagli Studenti Autorganizzati di Torino.

non ci avrete mai come volete voi…
 

 


11/05, firenze.
LA POLIZIA ATTACCA GLI STUDENTI MEDI A COLPI DI CASCHI E MANGANELLI
AL TERMINE DI UN CORTEO SPONTANEO
NUMEROSI FERITI E DENUNCIATI


Lunedì 11 a Firenze davanti al Liceo Michelangelo la Rete dei Collettivi Studenteschi Fiorentini aveva
organizzato una "merenda autoorganizzata" e un presidio contro la repressione nelle scuole e la
soppressione degli spazi autogestiti.
Questo presidio era stato organizzato in seguito alla decisione del preside del Michelangelo, candidato
a Firenze per il centro-sinistra nella lista di Renzi, di vietare alla Rete dei Collettivi di riunirsi
nell’Aula Autogestita, nella quale da tempo si svolgevano le assemblee della Rete.
Questo atto del preside è solo uno degli ultimi tentativi di reprimere, criminalizzare ed isolare gli
studenti della Rete dei Collettivi, gli unici a portare avanti a Firenze una lotta autoorganizzata nelle scuole;
già al Liceo da Vinci al Collettivo Studentesco Autonomo era stato proibito di riunirsi all’interno
della loro scuola.
Il presidio di lunedì aveva portato in piazza circa 60 studenti, a dimostrazione del fatto che denunce,
provvedimenti disciplinari, minacce ed atti repressivi fuori e dentro le scuole non sono riuscti in
questi mesi ad isolare gli studenti della Rete, a bloccare la lotta autoorganizzata.
Vista la presenza di decine di studenti al presidio, è partito dal Michelangelo un corteo studentesco
spontaneo che ha attraversato il centro, fermandosi davanti alla prefettura per poi ritornare di
fronte al Liceo.
Praticamente a fine corteo, a 200 metri dalla scuola, un agente della DIGOS ha aizzato l’antisommossa contro gli studenti che gli stavano urlando di smettere di filmare i manifestanti. Improvvisamente quindi gli studenti sono stati caricati prima a colpi dei caschi che ancora la polizia non aveva indossato e poi a colpi di manganello. Un ragazzo minorenne ferito gravemente al volto è stato ricoverato con gli zigomi rotti e lesioni ad un occhio, altri hanno dovuto far ricorso al pronto soccorso, alcuni sono stati fermati e portati in Questura.
Quanti sono riusciti a scppare si sono poi mossi, dalla Facoltà di Lettere e Filosofia, sotto la  Questura per chiedere il rilascio dei fermati e denunciare le violenze subite.
La polizia ha caricato di nuovo, c’è stata una sassaiola e poi una dura carica che ha disperso il presidio. Sono stati fermati e portati in Questura altri studenti che stavano scappando, presi dalla polizia che aveva dato il via ad una caccia all’uomonelle strade circostanti.
Quanto è successo a Firenze lunedì è gravissimo, l’attacco della polizia a corteo ormai terminato e le cariche sotto la Questura confermano il ruolo repressivo e provocatorio delle forze dell’ordine, finalizzato ad isolare chi lotta.

Alcuni studenti sono finiti in ospedale, alcuni saranno denunciati per manifestazione non autorizzata,
oltraggio, lesioni e danneggiamento.
Ma non sono riusciti ad isolare, anzi, hanno solo rafforzato i legami di solidarietà tra le realtà studentesche, hanno mostrato qual’è il vero mestiere delle forze dell’ordine.

Vorrebbero infliggere colpi duri agli studenti autoorganizzati di firenze, togliere loro ogni spazio di
azione politica, di autogestione e di intervento, metterli in ginocchio perché nel prossimo anno
scolastico non costituiscano più un problema.Questi attacchi, che non vanno a danneggiare solo la Rete ma tutti gli studenti fiorentini, possono esser respinti solo aprendo spazi di intervento là dove la repressione vorrebbe chiuderli,impedendo con la solidarietà attiva l’isolamento delle realtà studentesche in lotta.


PER QUESTO IL COORDINAMENTO STUDENTESCO LIVORNESE ORGANIZZA PER DOMANI, MERCOLEDI’ 13 MAGGIO,
UN PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI FIORENTINI
PER LE ORE 17 DI FRONTE ALLA PREFETTURA

Sono invitate a partecipare tutte le forze cittadine che vogliono esprimere le propria solidarietà.


COORDINAMENTO STUDENTESCO LIVORNESE

 

 

SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI FIORENTINI


L’11 Maggio 09 in occasione di un corteo autorganizzato dalla Rete dei Collettivi di Firenze, per difendere il diritto a svolgere le proprie attività studentesche all’interno dell’aula autogestita del Liceo Classico Michelangiolo, gli studenti sono stati caricati violentemente dalla polizia.
In un momento come questo, dove gli spazi autogestiti all’interno delle nostre scuole stanno lentamente scomparendo, è necessario difenderli e mantenerli attivi in ogni modo.L’autogestione e l’autorganizzazione sono le principali caratteristiche del nostro fare politica. Non sarà certo con le minacce e con la violenza che ci priveranno della nostra voglia di libertà e di ribellione.
Esprimiamo la nostra totale solidarietà agli studenti e alle studentesse dei collettivi fiorentini.
CONTRO LA REPRESSIONE NELLE SCUOLE
PER L’AUTOGESTIONE DEGLI SPAZI
Kollettivo Studenti Autorganizzati – Torino
http://studentiautorg-to.myblog.it/

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11 risposte a Dopo le botte e le denunce… a Firenze come altrove gli studenti non si arrendono!

  1. jr. scrive:

    Ci sarò.
    Niente cazzate, mi raccmando.

  2. Coordinamento genitori-insegnanti scrive:

    Come ogni lunedì, lo scorso 11 maggio un gruppo di studenti medi fiorentini si era dato appuntamento di fronte al Liceo Michelangiolo per protestare contro il divieto del Preside Primerano di utilizzo dell’aula autogestita dell’istituto in cui si incontrano i collettivi. Trovato il portone sbarrato e presidiato dalle forze dell’ordine, hanno dato vita ad un piccolo corteo che è stato brutalmente caricato, con un ragazzo di 16 anni finito in ospedale e due fermati. Successivamente gli studenti sono stati di nuovo caricati mentre sotto la questura aspettavano il rilascio dei due fermati, con un bilancio di altre botte, intimidazioni e numerosi fermi.

    Quanto accaduto agli studenti è di una gravità enorme: non solo si nega agli studenti il diritto di riunirsi ed organizzarsi spontaneamente, ma addirittura non si esita ad usare contro di loro intimidazioni, botte e denunce per indurli ad abbandonare l’idea che è necessario protestare contro l’ingiustizia, rivendicare diritti, cambiare qualcosa, nella scuola così come nella società. Questo è l’”insegnamento” che vorrebbero dare ai nostri ragazzi: silenzio e rassegnazione.

    Come genitori ed insegnanti sentiamo il dovere di ribadire che la libertà di pensiero e di manifestazione sono oggi più che mai necessarie per la formazione delle nuove generazioni, il cui futuro è già minacciato da precarietà del lavoro ed immobilità sociale. Per questo esprimiamo la nostra piena solidarietà agli studenti, con i quali abbiamo condiviso la recente battaglia contro la Legge Gelmini ed in difesa di una istruzione pubblica libera, di qualità ed accessibile a tutti, invitando tutti a partecipare al corteo cittadino da loro promosso per sabato prossimo, 16 maggio, con partenza alle ore 16 da Piazza San Marco.

    Coordinamento genitori-insegnanti

  3. COLLETTIVO STUDENTESCO AUTONOMO - PRATO scrive:

    POLIZIA CARICA IL CORTEO DEGLI STUDENTI MEDI A FIRENZE

    DEMOCRAZIA O STATO DI POLIZIA?

    Lunedì 11 maggio si è svolto un presidio studentesco davanti al liceo Michelangelo, per contestare l’ingiusta decisione del preside di negare l’accesso alla stanza autogestita agli studenti dei collettivi fiorentini. Gli studenti, circa una sessantina, decidono di partire in corteo. Superata Piazza Santissima Annunziata, a poca distanza dal Michelangelo, la DIGOS ha provocatoriamente ricominciato a fotografare e filmare i manifestanti, al che questi non hanno fatto altro che chiedere, per l’ennesima volta, di smetterla con le riprese. Immediatamente si avvicinano gli agenti in assetto anti-sommossa e subito partono spintoni da questi e volano i primi colpi di casco sulle teste degli studenti che, in pochi attimi, si trovano bloccati con le spalle al muro a dover fronteggiare le nuove cariche della polizia, che non risparmiano nessun tipo di violenza colpendo ancora coi caschi, oltre che con i manganelli, quando non addirittura con calci e pugni. Il corteo riesce a disperdersi solo diverso tempo per le via adiacenti, 2 fermi un ragazzo di 16 anni all’ospedale con lo zigomo e setto nasale spaccati, questo il risultato dell’azione delle forze dell’ordine(?) che si sono scagliate selvaggiamente contro ragazzi fra i 13 e i 18 anni.

    Il corteo si ricompatta e si dirige alla facoltà di lettere dove viene deciso, assieme anche a molti universitari solidali con gli studenti, di andare a presidiare la questura dove ancora erano tenuti i 2 compagni fermati. Il tempo di giungere sotto la questura e subito partono nuove cariche, sta volta pure sue due fronti (dal lato e da dietro), il corteo si disperde ancora una volta per le vie del centro, mentre inizia una vera e propria caccia all’uomo che ha visto nuovamente episodi di violenza e oltre una dozzina di fermi.

    In tutto questo è doveroso sottolineare l’assoluta immotivazione delle cariche e la violenza con cui sono state attuate, nessun lancio di oggetti ha avuto luogo, come invece dichiarato dalla questura. Si è trattato di vere e proprie cariche “a far male”, con gli studenti accerchiati e bloccati e colpiti in ogni modo possibile dalla celere.

    Dunque perché le cariche?

    Vediamo nei fatti di lunedì un chiaro tentativo di intimidazione e repressione nei confronti dei compagni fiorentini, che negli ultimi mesi non hanno mai smesso di mettersi in prima file nelle lotte cittadine, soprattutto a livello studentesco, e che, evidentemente, hanno creato qualche scontento nei palazzi “alti”.

    In seguito a questi fatti, l’assemblea riunitasi la sera, ha convocato per:

    SABATO 16 MAGGIO ORE 15, P. SAN MARCO (FI) UN CORTEO CONTRO LA REPRESSIONE.

    COLLETTIVO STUDENTESCO AUTONOMO

  4. Collettivo Studenti Anarchici Reggio Emilia scrive:

    Il Collettivo Studenti Anarchici esprime piena solidarietà ai compagni della Rete di Firenze per gli episodi accaduti lunedi 11 maggio.L’ennesima brutale repressione dello stato che ben si inserisce nel clima liberticida che stiamo vivendo oggi,e anzi confermano la situazione di costante imtimidazione che gli apparati dello stato scatenano contro chi si mostra libero e irriducibile al dominio presente.

    Reggio Emilia-13/5/2009 Collettivo Studenti Anarchici

  5. studenti federico II scrive:

    da indymedia napoli:

    CONTRO LA REPRESSIONE, NON UN PASSO INDIETRO!

    Ancora una volta siamo costretti a registrare una pesante carica da parte delle forze del disordine.
    Questa volta, dopo Napoli, Quarto, Bergamo, Torino e Roma, e’ toccato agli studenti medi fiorentini. Il corteo contro la repressione e in difesa degli spazi autogestiti e’ satato piu’ volte caricato. Un ragazzo di 16 anni finisce all’ospedale con zigomo e setto nasale rotto, mentre più di dieci sono gli studenti finiti in questura. Manganelli e caschi le armi del reato. Che siano gli operai, i disoccupati, gli studenti o come ieri a Napoli gli ambulanti, a ribellarsi, la risposta dello Stato a chi lotta e’ sempre la stessa: repressione. Questo non ci stupisce. Le lotte degli studenti, degli operai e dei disoccupati fanno paura e cosi’ i padroni, grazie al braccio armato dello Stato, pensano bene di reprimerle, di arrestarle. Sperano in questo modo di intimorirci, di mandarci a casa. Ma hanno fatto male i conti. Non saranno certo le cariche o le denunce a fermarci e non lo saranno neanche i fascisti loro vili cani da guardia. La nostra strada l’abbiamo scelta e di certo non l’abbandoniamo!
    La nostra strada e’ la lotta! Fino alla vittoria!

    Sempre al fianco di chi lotta, col sangue agli occhi!

    STUDENTI FEDERICO II
    http://www.c4occupata.org
    http://www.radiodimassa.tk

  6. moreno scrive:

    Aeralibera

    Arte e Comunicazione: sociale culturale politica

    STATO DI NAZI-POLIZIA A BOLZANO

    La sera del 22 Aprile 2009 verso le 22.30 nei pressi della stazione ferroviaria di Bolzano è stato fermato un minorenne di nazionalità italiana da una volante della polizia che (a loro dire) alla loro vista aveva gettato qualcosa a terra. Dicono stupefacente (non è ancora certo) del peso di 0.8 grammi. Da tener presente che il minore è seguito da 10 anni dai Servizi Sociali di Bolzano per disagio minorile.

    E’ stato caricato sulla volante e portato in Questura, un’amica che era assieme al minore è stata rilasciata. Ha chiamato la madre del minore e si sono precipitate verso la Questura senza esito. E’ stato chiamato il figlio almeno 6 volte al cellulare senza risposta. Non si sapeva dov’era. Uno zio nel frattempo è andato alla casa della madre ed ha visto la volante parcheggiata. Non ha suonato, li ha attesi in strada e dopo circa 15 minuti sono usciti due agenti con il minore. Erano senza mandato di perquisizione e non era stato trovato nulla d’illecito nell’abitazione.
    Nel frattempo è arrivata anche la madre e l’amica, il minore vomitava e piangeva, è stato rimesso nella volante. Si è anche rischiata una violenta collutazione con gli sbirri. Solo dopo insistenti pressioni anche la madre è stata caricata nella volante per tornare in Questura. Anche lo zio e l’amica hanno raggiunto la Questura, ma non è stato possibile entrare. Nel frattempo la madre ed il minore si stavano sentendo male. E’ stata chiamata un’ambulanza avvisando che due persone erano in difficoltà all’interno della Questura.
    Dopo 20 minuti l’ambulanza non arrivava, è stata richiamata ed hanno risposto che non volevano mandarla perchè dalla Questura avevan detto che tutto era a posto! E’ nata una dura discussione anche con l’operatore del 118. Dopo altri 20 minuti circa, sono usciti e con un taxi i quattro sono andati immediatamente al Pronto Soccorso di Bolzano. Sono state fatte le analisi al minore, risultate tutte negative. Per lo stesso e la madre sono stati prescritti dei calmanti. Sono tutti tornati a casa alle ore 03.30 dopo una “allucinante” serata modello nazista ed in pieno stile repressivo sudamericano. E’ IL VERO VOLTO DI QUESTO SISTEMA DI MERDA !
    Il giorno seguente lo zio si è precipitato in Questura e anche in questo caso si è rischiata una nuova rissa, con urlate del tipo: .

    In data 29 Aprile 2009 è stata presentata denuncia/querela al Tribunale di Bolzano conto due agenti della Questura di Bolzano per temporaneo sequestro di persona minorenne, violazione di domicilio, inesistente servizio dell’avvocato nel seguire la perquisizione, omissione di soccorso dell’ambulanza del 118.
    Vediamo ora come va a finire con gli “amici” magistrati.
    Sono esperti nell’archiviare le denunce scomode !
    E’ questo il “pacchetto sicurezza” cui sbandierano i governanti del cazzo?

    Sei alla nausea dei consumi ? Basta con le tecnologie ? Basta città galere ? Basta appartamenti carcere ? Basta con qualsiasi rapporto ipocrita e ti sale un SANO ISTINTO alla ribellione, di sfasciare e dar fuoco a tutto ? Ottimo.
    Significa che sei vivo/a e pronto/a per la vera rivoluzione. A FUOCO IL SISTEMA !
    _________________

    http://www.arealibera.com

  7. sergio scrive:

    L’Assemblea dei Lavoratori degli Appalti dell’Università di Firenze esprime la massima solidarietà agli studenti in lotta, limpido esempio di coerenza politica nella ferma decisione a non mollare la mobilitazione, nello stesso tempo esprime sconcerto e preoccupazione per come si continui a perseguire la repressione al dissenso con strumenti tipici delle passate dittature sudamericane.

  8. collettivo CA*DC scrive:

    Solidarità ai compagni dei collettivi studenteschi fiorentini

    non c’avranno mai come vogliono loro

    Centro Attivo Donchisciotte

  9. L'UOMO FINISCE DOVE INIZIA LO SBIRRO! scrive:

    per la cronaca la carica di ieri non è stata una delle solite cariche di alleggerimento che fanno gli sbirri, ma è stata una carica proprio a far male, in quanto con manganelli e caschi tirati in testa e in faccia alle persone, la vietta stretta senza vie di fuga e con la possibilità di mettere la gente contro il muro, MA SOPRATTUTTO la presenza al corteo di ragazzi davvero dai 14 ai 19 anni massimo, e parecchie ragazze tra l’altro.
    dopo le cariche c’erano ragazze che tremavano e non riuscivano a parlare, poi per il resto credo che mille parole non bastino a far capire tutto quello che si può avere dentro…

    ….sbirri infami….
    ACAB!

  10. Mr.Reja scrive:

    Solidarietà ai compagni di Firenze, nessuno vi fermerà e nessuno ci fermerà. Non un passo indietro! Un compagno da Napoli

  11. Ultimamente a Firenze l’aria si sta facendo pesa, l’epilogo di ieri, con la sbirraglia che ha caricato ripetute volte il corteo degli studenti non è altro che la punta vergognosa di un iceberg che simboleggia un giro di vite autoritario da definirsi eufemisticamente preoccupante, e che vuole candidati sindaco che si rincorrono facendo a gara ad indossare il cappello dello sceriffo più grosso e sgargiante promettere sgomberi e tolleranza zero verso ogni voce dissonante dal coro dei pecoroni felici di immolarsi sull’altare per il padrone, padrone che ha la faccia dei grandi capitali, delle istituzioni loro serve e dei loro gestori, poliziotti a guardia dei loro interessi.
    Ieri è toccato agli studenti, ai quali esprimiamo massima ed incondizionata solidarietà, domani toccherà verosimilmente a qualche immigrato o a qualche altro compagno.
    Eppure sappiano lor signori che chi semina vento raccoglie tempesta, e che comunque ci sarà sempre qualcuno che opporra alla volontà di dominio un’idea esagerata diLibertà.
    Solidarietà ai compagni dei collettivi studenteschi fiorentini.
    ACAB!
    Anarchici pistoiesi.

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