LUNEDI’ 8 FEBBRAIO
PRESIDIO AL TRIBUNALE DEI MINORI
in solidarietà agli studenti sotto processo
h. 8:30 al Tribunale dei Minori di via della Scala
Lunedì 8 febbraio al Tribunale dei Minori si svolgerà l’udienza
preliminare contro due compagni per i fatti del 7 settembre 2008.
Quel giorno, una decina di antirazzisti contestò il comizio dell’allora
sindaco Domenici durante la festa nazionale del Partito Democratico
alla Fortezza dal Basso.
Dopo aver esposto uno striscione con la scritta “I CPT SONO SEMPRE
FASCISTI”, i compagni furono caricati dalla polizia e dagli agenti
della Digos presenti. Nel parapiglia nove persone furono fermate, tra
cui i due studenti medi ora sotto processo.
Le accuse vanno dalla Resistenza a pubblico ufficiale alle Lesioni
pluriaggravate… lesioni che, purtroppo, i compagni hanno solo subito
per mano della Polizia, fin troppo abile a ribaltare la verità e
costruire l’ennesima montatura giudiziaria.
Quello che inzierà lunedì è solo uno dei processi che a breve vedranno
decine di studenti medi tra il banco degli imputati. Dopo le
mobilitazioni dell’autunno 2008, infatti, il movimento studentesco ha
dovuto fare i conti con un vero e proprio accanimento repressivo da
parte della Digos.
Piogge di denunce, manganelli, perquisizioni ed Avvisi Orali, sono solo
alcune delle armi con cui la Questura da mesi a questa parte sta
cercando di soffocare un movimento autorganizzato che, nato dalle
occupazioni, si è distinto da quel momento per la sua capacità di
riportare nelle scuole e nelle piazze delle lotte radicali e radicate:
dall’opposizione alle riforme della scuola all’antifascismo militante.
Gli studenti medi sotto processo sono colpevoli di essersi ribellati e
di continuare a farlo, convinti che l’unico modo per cambiare lo stato
di cose presenti sia quello della lotta autorganizzata dal basso, senza
scendere a compromessi con le istituzioni e senza sottostare
passivamente alle loro leggi.
E’ sotto gli occhi di tutti come l’attacco delle questure nei confronti
di chi lotta sia in crescita esponenziale. Solo negli ultimi mesi
abbiamo dovuto fare i conti con l’arresto del compagno “Mannu”, fatto
prigioniero “preventivamente” per 3 mesi senza alcun processo, mentre
verso gli studenti la Questura si diverte a rispolverate leggi
appartenenti al ventennio fascista (contenute nel T.U.L.P.S.) per
perquisire le loro case senza alcun mandato (art. 41) e denunciarli per
“riunione non autorizzata” (art. 18, che punisce i promotori della
riunione e “coloro che nelle riunioni predette prendono la parola”
“sebbene indetta in forma privata” qualora questa non sia “autorizzata”
dal Questore). A questo si aggiungono i 1800€ di multa che gli studenti
hanno accumulato nelle ultime due settimane per “affissione non
autorizzata” e le denunce per “stampa clandestina” per i manifesti
diffusi.
Di fronte a tutto ciò non possiamo restare a guardare né possiamo
lasciare soli i compagni sotto processo. Attaccandone uno ci attaccano
tutti: di questo siamo consapevoli e per questo crediamo sia necessario
opporsi attivamente alle azioni repressive di Digos e Magistrati
promuovendo da un lato la solidarietà concreta verso gli studenti
colpiti (dal sostegno economico per le spese legali alle presenze
solidali durante le udienze), e dall’altro rilanciando le lotte e la
conflittualità sociale che la repressione sta cercando di soffocare.
i compagni e le compagne della Cassa Studentesca Contro la Repressione
Enis, ho motivo di ritenere che tu sia una “Sine Core” di cui in altre sedi ho avuto modo di disprezzare il conformismo ebete e la nulla propositività.
In altre parole, di elementi come te è piena la penisola italiana: “sono” -se si può definire “essere” un simile ebefrenico e condiviso bivaccare- sempre e comunque parte del problema. Mai parte della soluzione.
Un mio conoscente, tale Riccardo Venturi, in occasione di una manifestazione studentesca augurò ad una enis qualsiasi -tanto l’una o l’altra è lo stesso, “Tuez-les tous, Dieu reconnaîtra les siens!”– che suo figlio studente finisse ammazzato da uno speciale, uno di quei gendarmi che spaccano tutto e vincono sempre e che tanto esaltano voi “occidentali”, specie se donne. Non dimenticherò mai le risate a trentotto denti, grugno nella còfana dei maccaruna, con cui i sudditi dello stato che occupa la penisola italiana applaudirono al gendarme genovese che prendeva a calci i ragazzini in diretta televisiva. Voi sudditi meritereste ben di peggio, intendiamoci: mal voluto…!
“…E a te, caro genitore che magari ti riempi la bocca con lo Stato, con l’ordine, con la tolleranza zero, con tutte le stronzate cui non hai la forza di opporti, auguro di farti ammazzare un figlio da uno Speciale. Ti auguro di ritrovarti all’improvviso a capire cosa vuol dire. Ti auguro di non vedere più il sorriso di quel ragazzino che stava cominciando a ribellarsi anche contro di te, e a crescere. Non crescerà più. Ci ha pensato l’Epaminondas, ci ha pensato lo Stato. Crescita fermata. Vita annullata. Ordine ristabilito”.
(http://ekbloggethi.blogspot.com/…-ragazzino.html)
Ah, grazie per il “voi” ma io sono uno, e scrivo sempre da solo e per mio conto.
la mia perseveranza nel seguire le vostre eroiche imprese dovrebbe stupirti no???
poi vorrei tanto chiedervi una cosa: ma non vi siete mai accorti che non sono assolutamente un osannatrice di codesta società e nemmeno di questo governo? vi siete solo accorti che non apprezzo voi… ciò non vuol dire che la mia curiosità riguardo alle vostre opinioni sugli gli ultimi fatti accaduti, che non mi sembrano da poco, non mi interessino!
l’informazione dei giornali e dei giornalisti (che ultimamaente fanno un po’ troppo i giudici o ancora peggio gli opinionisti) non mi è mai andata a genio, preferisco avere dei canali diretti sulle opinioni della gente, visto che voi non vi fate problemi a dire ciò che pensate… mi fa addirittura piacere seguirvi a porvi domande (nonchè stuzzicarvi). così giusto per interesse, e non nego anche un po’ di divertimento… che ne dite????
con affetto
ENIS
ps facciamo un gioco… provate voi a descrivermi! in questi mesi vi ho dato molti indizzi… sono sicuro che un’idea (seria) ve la siete fatta!
Pausa caffè.
Anzi, tè, ché il caffè della macchinetta è qualcosa di infausto. Intanto facciamo le pulci alla Enis, che di pause caffè non ne ha bisogno visto che non fa un $attrezzo_da_falegname da un anno all’altro.
Io sto ancora attendendo, e sì che sono un individuo piuttosto paziente, di essere edotto con competenza ed esaustività in merito alle basi su cui poggia la sicumera della Enis.
In altre parole, Enis, cosa ti fa pensare di essere una sì fine conoscitrice di uomini?
Quali grandi imprese hai compiuto? Di tutte me ne basta una: racconta pure, desidero essere stupito.
hahahahaha… il link di casaggì è prorpio divertente… mi fa piacere constatare che ci sono degli idioti come voi anche dall’altra parte! come state? è un po’ che non ci sentiamo!!! scusate ma tra lavoro e studio vi ho considerato poco… (sono consapevole che voi ne eravate felici, ma che volete gni tanto mi diverto a rompervi le balle!) che mi dite su questo scandalo degli appalti? opinioni? a e poi che mi dite di quella massa di teste di cazzo che ha distrutto vancouver? insomma mi aggiornate un po’ sulle vostre prese di posizione un po’ su tutto!?!?!? (a parte sul fatto che sono un coglione nullafacente, quello me lo avete gia detto… tanti cari saluti “COMPAGNIUCCI”
ENIS
Torselli finirai appeso ad un palo della luce in viale milton…
ag sul sito: siamo più di mille
ag ai giornali: siamo 500
la questura: sono 300 (si son dimenticati di accordarsi)
Libero: sono 250 (pure i loro giornali ci si mettono?)
Noi li abbiamo visti sfilare a mò di ”via crucis” in fila per tre, file disposte a distanza di 6-8 metri e con un tricolore a testa.
Ogni commento è superfluo.
Nonostante questo il corteo era lungo qualcosa tipo 100-140 metri.
Questo non per innescare un sterile guerra di cifre, se non altro perchè non si può mettere in relazione l’unica uscita pubblica dell’anno delle destre fasciste a firenze, (preparata mesi e mesi tirando su un accozzaglia di aree che hanno poco a che fare l’una con l’altra), con un presidio informativo e di presenza, (una tra le mille uscite pubbliche dei comunisti a firenze) organizzato in una settimana, ma per stigmatizzare la meschinità e la faccia di bronzo che contraddistingue le dichiarazioni dei capoccia della reazione. (torselli, donza, scatarzi.. no no, già l’ultimo non ha ancora imparato a parlare ma ci stanno lavorando)
Peraltro noi, non avendo come mire il mero sfoggio di un dato statistico come può essere quello del numero, ci siamo soprattutto occupati di informare sulla vera natura degli eventi e del perchè siano stati estrapolati da quel contesto storico e con quali finalità.
Questo lo abbiamo fatto in quei luoghi in cui da sempre non c’è spazio per la propaganda della borghesia reazionaria (perchè questo sono) ovvero nelle scuole e nelle facoltà, nei luoghi di cultura e di socialità, nei mercati e nei quartieri.
Inoltre, anche volessimo esulare da queste considerazioni, lorsignori si dovrebbero comunque vergognare: la presenza dei compagni in piazza era paragonabile alla loro, i compagni non si sono fatti frenare dalle intimidazioni dei servi della borghesia ed hanno sfondato le recinzioni che li costringevano in piazza della costituzione per poi muoversi verso il ponte bloccato da nutriti cordoni composti dai sopracitati servi.
Compagni che si sono sorbiti 4-5 ore al freddo (con la frustrazione di non riuscire a passare il ponte per omaggiarli con una lezione di storia gentilmente offerta dagli compagni e dai loro bastoni) solo per ribadire che a Firenze non c’è spazio per la propaganda fascista e non c’è e non ci sarà mai agibilita politica per questa manovalanza delle forze reazionarie mai come ora intente ad attaccare e confondere la memoria storica, attaccare il mondo del lavoro, dei movimenti e del sindacato, ad attaccare i più elementari diritti civili ed umani, ad attaccare i migranti, gli omossessuali e i proletari tutti.. intenti a tenere in vita quel cadavere di sistema economico per mezzo dello sfruttamento e del controllo sociale.
Ai posteri l’ardua sentenza.
per chi si vuole fare due risate
http://casaggi.blogspot.com
ormai leggerli non mi produce la stessa allegria di un tempo, però qualche risata a denti stretti ancora me la regalano.