Anche quest’anno non ci smentiamo, anche quest’anno siamo
sempre presenti e riusciamo a dimostrare che gli studenti medi non
lottano solo ad Ottobre.
Il 16 Marzo studenti di tutte le scuole sono scesi in piazza alla
chiamata dei collettivi. Lo hanno fatto per ribadire a tutti la validità
delle pratiche di ribellione, la validità dell’occupare le scuole,
disertare le lezioni, prendere possesso degli spazi. La validità di una
lotta che è generale e generalizzata, che tocca gli studenti, gli
immigrati e i lavoratori contro quei padroni che li vogliono sempre più
sfruttare e controllare, che è totalmente estranea da organismi di
potere, che è indipendente, autonoma, autorganizzata e di sinistra.
Contro quei fascisti di AG che gridano alla ribellione e poi votano la
Faenzi, che cercano di unire il divertimento della ribellione alla loro
volontà di controllo e gerarchia, dimostrando il loro servilismo e che
scendono in piazza con la polizia. Ebbene noi abbiamo sfilato
goliardicamente, con quel sano anarchismo che è condivisione
autorganizzata e orizzontale delle esperienze e non il prendere ordini
dal dirigente di partito.
Anche se fossimo scesi in piazza il 12 non avremmo seguito la piazza
della CGIL, sindacato di governo e amico dei padroni, come invece hanno
fatto i GC e l’UDS concordi nel cedere legittimità al sindacato e fin
troppo simili a quei Giovani Democratici che il 20 Marzo sarbbero andati
a sorridere alle belle facce di Casaggì.
Quando si parla di "sinistra" bisogna ricordarsi che c’è un abisso fra
chi non molla mai, andando avanti con le proprie forze e con i soldi
degli autofinanziamenti, senza chiedere permessi e chi preferisce la via
più comoda e concertativa.
Leggi qui il resoconto di 400colpi.org