SOLIDARIETA’ agli STUDENTI di TOR VERGATA

Antifascismo non è solo un’idea da portare avanti, è anche necessità di agire concretamente, perchè ce n’è bisogno, ogni giorno di più.

La scorsa settimana a Roma, all’Università di Tor Vergata un gruppo di studenti del collettivo Lavori In Corso è stato aggredito e pesantemente picchiato da un gruppo di fascisti di "casapound" e "blocco studentesco", perchè stavano volantinando contro un’iniziativa di quegli stessi fascisti che però si presentavano sotto il nome dell’associazione onlus a loro legata. Sei studenti e un lavoratore sono andati in ospedale. Il giorno dopo 100 fascisti hanno bloccato il rappresentante degli studenti impedendogli di partecipare al senato accademico e hanno nuovamente picchiato gli studenti che erano con lui. Le forze dell’ordine, presenti, non sono intervenute, se non alla fine dell’aggressione per portare in commissariato 7 studenti antifascisti. Anche l’università ha fatto la sua parte, proseguendo il senato accademico anche in mancanza dallo studente, per poi decidere di vietare qualsiasi iniziativa studentesca in università fino alla fine di maggio.

Gli studenti hanno reagito a questa situazione, convocando un’assemblea che ha lanciato un corteo antifascista che ha sfilato ieri per l’Università, con oltre 500 persone, e continueranno a farlo.


La Rete dei Collettivi Fiorentini esprime la sua solidarietà agli studenti picchiati, denunciati e a tutti gli antifascisti che a Tor Vergata lavorano ogni giorno per contrastare queste merde fasciste.

 

Questo il comunicato del Collettivo Lavori in Corso(http://clic.noblogs.org/):

Tor Vergata: dopo i 7 feriti di ieri, altre pesanti aggressioni
squadriste in ateneo durante la seduta del Senato Accademico.
Oggi
alle 15.00 si è riunito il Senato Accademico di Tor Vergata, luogo in
cui si voleva far esprimere l’Ateneo in merito ai fatti accaduti ieri
durante i quali 40 neofascisti di “Casapound” e “Blocco Studentesco”
provenienti da tutta Roma e provincia hanno aggredito venti studenti e
studentesse che stavano iniziando un volantinaggio a Giurisprudenza
per smascherare la prima iniziativa pubblica di questi soggetti, coperta
dal prestanome di una onlus ad essi collegata (“Comunità solidarista
Popoli”).
Ieri sono stati feriti e medicati in diversi pronto
soccorso della città cinque studenti, una studentessa e un lavoratore
dell’ateneo tutti/e colpiti/e ripetutamente alla testa, con nasi e
braccia fratturate, traumi causati da pugni, calci, cinghiate, caschi
ed altri oggetti contundenti. La polizia già presente in loco non ha
fermato i neofascisti che hanno poi continuato ad effettuare ronde
squadriste dentro e fuori Giurisprudenza.
Oggi è successo ancora di
peggio, se possibile.Davanti al Rettorato dal primo pomeriggio erano
presenti un centinaio di fascisti armati di spranghe, bastoni, manganelli
telescopici, cinghie e caschi che hanno impedito al rappresentate del
Collettivo di prendere parte al Senato Accademico e agli altri
studenti e studentesse che lo stavano accompagnando di avvicinarsi, aggredendoli
sotto gli occhi delle forze dell’ordine che hanno permesso agli
squadristi di fare i loro comodi. C’erano oltre ai 40 di “Casapound” e
“Blocco Studentesco” altre decine di camerati da loro reclutati per l’occasione. La
polizia era presente sia a Lettere, da dove ci si stava trasferendo a
seguito della conferenza stampa da noi
indetta, che a Giurisprudenza e
ha collaborato attivamente alla riuscita dell’agguato squadrista che ha
per altro portato al fermo di 7 ragazzi antifascisti che si trovano
presso il commissariato di zona.
Il Rettore e gli altri componenti
del Senato Accademico hanno continuato, come se nulla stesse succedendo,
ad eccezione di due senatori accademici (RDB e CGIL) che hanno
chiesto invano la sospensione della seduta per quanto accadeva
all’esterno e per il fatto che ad un senatore è stato impedito
fisicamente di esercitare il suo diritto a partecipare alla seduta.
Dopo
l’aggressione fascista di ieri, il Rettore è stato inoltre protagonista
di un provvedimento disciplinare vergognoso: ha annunciato di voler
bloccare le iniziative studentesche fino al mese di maggio. Reputiamo
tale misura cautelativa sbagliata e del tutto fuori luogo rispetto ai
fatti accaduti.
Sono quasi due anni che denunciamo i tentativi
portati avanti tramite minacce, intimidazioni e aggressioni fisiche
dai neofascisti di queste organizzazioni alleate con Azione
Universitaria e PdL che li hanno sempre coperti e tutelati
politicamente per via di comuni accordi elettorali.
Dopo l’ennesima
aggressione il Rettore Renato Lauro e l’Amministrazione dovranno
assumersi la responsabilità politica e giuridica di quanto avvenuto
in Ateneo, per aver permesso una seconda volta, dopo aver visto i corridoi
insanguinati, a questi picchiatori di farla da padroni nell’Ateneo di
Tor Vergata.
Convochiamo quindi un’assemblea pubblica d’ateneo per
giovedì alle ore 13.00 presso la Facoltà di Lettere e, a seguire, nel
pomeriggio un’assemblea cittadina sempre a Lettere a Tor Vergata per
portare alla luce la verità e la gravità dei fatti che si stanno
susseguendo in questi giorni.
Invitiamo studenti, ricercatori,
professori e realtà sociali e politiche a partecipare a questi
appuntamenti dove sarà illustrato quanto avvenuto e per dare
un’immediata risposta a questa pesante situazione.
Invitiamo tutti/e
ad esprimere pubblicamente la propria solidarietà nelle forme che
ciascuno riterrà più opportuno.
Fascisti, “padrini” istituzionali e
forze dell’ordine stanno portando il panico e la violenza a Tor Vergata
per questioni politiche ed economiche che vanno contro gli interessi
di studenti e collettività.
Nonostante tutto, non ci riusciranno.
Roma, 16 marzo 2010
“Collettivo Lavori in Corso” –
06-72595203

 

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