CONTRO CRISI ED AUSTERITA’ RILANCIAMO LA LOTTA!
Stiamo vedendo negli ultimi mesi come il Governo Monti, sotto il comando dell’Unione Europea, stia imponendo delle misure di austerità che sfruttano la crisi attuale per smantellare i diritti che dovrebbero essere garantiti ad ogni cittadino. Prendendo d’esempio l’ultima legge di stabilità, saltano all’occhio un attacco gravissimo alla sanità, che vede 1,6 miliardi di tagli, l’aumento delle ore dei docenti, passate da 18 a 24, e l’ennesimo finanziamento, pari a circa 700 milioni, alla tratta Torino-Lione di quell’inutile e vergognosa opera che è la TAV.
Nel mondo della scuola vediamo come la linea ideologica sulla quale la Gelmini ha lavorato sia stata imboccata anche da Profumo. Il Ministro, giustificato dal periodo di austerità, ha difatti rispolverato il DDL Aprea, ideato e promosso dal governo precedente, che mira ad inserire all’interno dei Consigli d’Istituto soggetti privati abilitati a finanziare le scuole con i propri capitali e ad avere voce in capitolo sulle scelte che le riguardano: un evidente tentativo di assoggettare le scuole alle logiche di mercato e di profitto. Appartenente allo stesso progetto è quello che è stato ribattezzato “Decreto Merito“, dietro al quale si cela la deriva classista che coinvolge tutti i processi di smantellamento in atto. Decreto che inserirebbe nelle scuole e nelle facoltà premi per i “migliori” studenti, definiti secondo parametri che si basano su un sapere puramente nozionistico, ai quali saranno concesse le agevolazioni economiche che invece dovrebbero essere garantite a tutti, in particolare a coloro che provengono dalle classi sociali più disagiate.
Un altro punto dolente, che ci riporta con la mente al recente crollo all’interno del liceo Galileo, è quello riguardante l’edilizia scolastica che continua ad essere trascurata nonostante si continui ad investire in spese superflue come le tecnologie didattiche che portano l’innovazione in luoghi dove non è garantita nemmeno la sicurezza.
Il taglio di 200 milioni alla scuola pubblica effettuato nell’anno corrente, i costanti finanziamenti agli istituti privati, la riduzione delle borse di studio, l’aumento delle tasse universitarie, il nozionismo dilagante che connota i parametri valutativi sono solo alcuni degli altri innumerevoli danni, compiuti in nome della crisi e dell’Europa, che stanno colpendo il mondo dell’istruzione italiana.
Ma la situazione attuale ci impone di guardare anche fuori dalle mura delle nostre scuole poichè quello che il governo Monti sta facendo a pari passo con mezz’Europa, seguendo i diktat di UE, BCE e FMI, è un atto estremo in difesa di un sistema economico decadente e di chi lo comanda, portato avanti seguendo gli interesse di coloro che vogliono uscire da questa crisi con profitto aumentato e posizione sociale salvaguardata.
E’ per questo che riteniamo necessario continuare quel percorso di mobilitazione che abbiamo intrapreso con il corteo del 5 Ottobre e prepararci alla settimana che verrà in cui il 14 vedremo le piazze di tantissimi paesi, Spagna e Grecia in primis, invase da coloro che come noi rifiutano le misure di austerità e chiedono un cambiamento radicale di questo sistema, e il 16 manifesteremo in contemporanea agli studenti di tantissime città italiane. Dobbiamo dare concretezza, continuità e progettualità alle rivendicazioni che esprimiamo da mesi, organizzandoci insieme e alzando la voce a partire da settimana prossima, per batterci in difesa della scuola pubblica e contro l’austerità!