FUORI PROFUMO DA FIRENZE – VENERDì 26/10 H9.30 PIAZZA SAN MARCO

Domani in occasione della convention “Education 2.0” che si terrà a Palazzo Medici Riccardi il Ministro dell’Istruzione Profumo sarà a Firenze, 10 giorni dopo la mancata presenza all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Accademia di Belle Arti.

Quel giorno siamo scesi in piazza a contestarlo nonostante non si sia presentato e a gridare il nostro assoluto rifiuto delle nuove misure prese per il mondo dell’Istruzione, dal Decreto “Merito” alla legge 953 (ddl aprea), e contro le misure di austerità prese dal governo Monti.

“Quelli di Palazzo Medici Riccardi saranno veri e propri stati generali dell’istruzione per confrontarsi e discutere del futuro della scuola.”
A cui molti studenti e studentesse sono ovviamente stati invitati…
Basta prese in giro! E’ ora di svegliarci! Scendiamo in piazza per ribadire che:

Non vogliamo una ristrutturazione autoritaria e classista di scuola ed università nutrita soprattutto di un’offensiva ideologia, basata sui falsi valori di merito e produttività, con cui si tenta di giustificare la riproduzione delle disuguaglianze sociali!

Non vogliamo che continui il processo di aziendalizzazione di scuole e università !

Rifiutiamo le misure di austerità e i sacrifici imposti dal governo Monti

DOMANI H9.30 IN PIAZZA SAN MARCO PER CONTESTARE LA PRESENZA DI PROFUMO A FIRENZE!
NO ALLA RIFORMA PROFUMO! NO AL DDL APREA! NO AL GOVERNO DEI BANCHIERI!

Studenti Medi e Universitari Autorganizzati

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Quando i fascisti escono dalle fogne… (2)

Stiamo vedendo in questi giorni, a partire da Roma ma con tentativo di diramazione su tutto il territorio nazionale, diversi blitz portati avanti da organizzazioni neofasciste come CasaPound, Blocco Studentesco (la sua giovanile) e Lotta Studentesca. Blitz nei quali questi infami sono entrati nelle scuole inneggiando al duce, nascosti da cappucci e fumogeni, si sono presentati davanti alle scuole ancora chiuse nel buio della prima mattina (davanti a chi li legittima: nessuno) fotografandosi con i loro striscioni  o come nel caso di Firenze dove hanno presidiato davanti alla Croce Rossa, alla faccia della memoria di una città che dopo 11 mesi non ha cancellato assolutamente Samb Modou e Diop Mor, uccisi da un fascista di Casapound in piazza Dalmazia.
Il clima di tolleranza istituzionale nei confronti dei “fascisti del terzo millennio”, delle “associazioni di promozione sociale” o le organizzazioni della “destra sociale” ci deve porre a vigilare sulla nostra realtà quotidiana e sulla situazione di questi giovani buffoni, che tentano di inscenare uno spettacolino per un pubblico che non c’è.
Non possiamo tollerare la presenza e le provocazioni dei fascisti che ancora cercano legittimazione ed agibilità politica all’interno delle nostre scuole, e dobbiamo parallelamente reintrodurre nei nostri compagni i valori dell’antifascismo, importanti oggi in particolar modo visto il tentativo di emersione di molte realtà neofasciste.
E’ in tale direzione che Lunedì 29 Ottobre all’entrata di Pascoli, Galileo, Machiavelli, Da Vinci e di tutti i licei all’interno dei quali i collettivi antifascisti o i singoli studenti vorranno aderire, verranno fatti presidi per ricordare ancora una volta che il fascismo non passerà e che a partire dalle scuole gli antifascisti si faranno sentire!

FUORI I FASCISTI DALLE SCUOLE !
PRESIDI ANTIFASCISTI LUNEDì 29 IN TUTTE LE SCUOLE E IN TUTTE LE FACOLTA’ !

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QUANDO I FASCISTI ESCONO DALLE FOGNE…

Ieri mattina un gruppetto di 30 ragazzi appartenenti all’organizzazione neofascista Blocco Studentesco, il movimento giovanile di CasaPound, ha fatto irruzione munito di passamontagna, bandiere e fumogeni in due licei della capitale scandendo come al solito frasi xenofobe e razziste e inneggiando al “duce”.
Questo è solo una delle ultime scene patetiche del Blocco Studentesco che oramai da anni cerca (con l’appoggio di partiti e istituzioni) di portare le proprie aberranti parole d’ordine nelle scuole. Infatti questi personaggi sono gli stessi che il 30 ottobre 2008 in piazza Navona con spranghe e caschi cercarono senza successo (nonostante l’intervento in loro favore degli sbirri) di bloccare un corteo studentesco che protestava contro la riforma Gelmini.
Gli stessi che recentemente (anche nella nostra città) si sono presentati con uno striscione alle 6 e 30 di mattina davanti alle scuole rivendicandosi spazi che non hanno mai avuto e mai avranno.
Stamattina invece a regalare lo stesso spettacolo in altri licei romani sono stati i fascisti di Lotta Studentesca.
In questo momento storico è fondamentale CON OGNI MEZZO NECESSARIO impedire qualunque azione propagandistica di questi gruppi.
Inoltre esprimiamo solidarietà agli studenti che oggi hanno dovuto assistere al ridicolo teatrino di questi squallidi personaggi.

FUORI I FASCISTI DALLE NOSTRE SCUOLE!

                                                                                                                                                                   Rete dei Collettivi Fiorentini
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Assemblea studentesca, verso il 17 novembre: 24 ottobre @facoltà architettura

Gli studenti rifiutano i sacrifici: la lotta continua…

ORE 15 MERCOLEDI 24 OTTOBRE @ARCHITETTURA (piazza Ghiberti)

QUI intervista di Radio BlackOut sulla giornata di moblitazione del 16.

 Il 16 ottobre 2012 in qualche centinaio, fra studenti universitari, medi e alcuni docenti precari, ci siamo ritrovati in presidio in piazza san Marco, per contestare il ministro dell’istruzione Profumo, ospite d’onore all’Accademia delle Belle Arti. Nonostante la sua assenza, abbiamo ribadito con determinazione il nostro NO alla cosiddetta “riforma del merito”, all’aumento delle tasse universitarie, allo smantellamento del diritto allo studio (dal taglio alle borse di studio a quello delle linee periferiche e regionali del trasporto su gomma e su rotaia), all’aziendalizzazione di scuole ed atenei e, complessivamente, alle politiche di sacrifici e macelleria sociale imposte dal governo Monti. Al termine del corteo, nato spontaneamente dalla rabbia dei tanti presenti verso il presente sistema di sfruttamento, ci siamo riuniti in un assemblea assai partecipata, dalla quale usciamo più che mai determinati a proseguire la mobilitazione.

 Infatti, la spending review, il decreto ministeriale 68/2012, la cosiddetta riforma Profumo condurranno inesorabilmente all’aumento generalizzato delle tasse universitarie ed al taglio drastico delle borse di studio. Parallelamente, viene portato avanti il processo di aziendalizzazione di scuole ed università. Si tratta, cioè, di consentire alle aziende private di determinare la forma ed i contenuti della ricerca e della didattica, dequalificando la cultura e piegandola alle proprie esigenze di profitto, per garantirsi la riproduzione di forza lavoro precaria e dequalificata. Gli studenti, in quanto futuri lavoratori, rappresentano niente di più che capitale umano, pronto per essere sfruttato.

Tale disegno politico, già centrale nelle riforme varate dai precedenti governi (sia di centro-destra che di centro-sinistra), punta alla creazione di un sistema formativo bipartito: da un lato, istituti d’eccellenza per pochi privilegiati e, dall’altro, il sistematico smantellamento dei servizi sociali e dei diritti per chi non ha i mezzi economici per pagarsi gli studi.

 Questa ristrutturazione autoritaria e classista di scuola ed università si nutre soprattutto di un’offensiva ideologica, basata sui falsi valori di merito e produttività, con cui si tenta di giustificare la riproduzione delle disuguaglianze sociali. Ma noi non cadiamo in questa trappola, anzi ribadiamo che la logica del merito altro non è che la logica del più forte, in una società segnata da profonde differenze di classe tra pochi ricchi e sempre più numerosi poveri, precari e disoccupati. In altre parole, con il paravento ideologico della meritocrazia, non si fa altro che precludere l’accesso ai luoghi del sapere alle classi subalterne, rendendo noi studenti un esercito di mansueti futuri precari, con contratti e salari da fame.

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Profumo: hai già parlato troppo, ora tocca a noi ! – CORTEO STUDENTESCO Martedì 16 Ottobre ore 15 davanti al Liceo Galileo


Martedì 16 ottobre, il ministro dell’istruzione Profumo si presenterà all’ Accademia delle Belle Arti di Firenze per l’inaugurazione dell’anno accademico.
Dopo la manifestazione di venerdì 5 ottobre è importante scendere in piazza per ritagliarci uno spazio in cui togliere la parola al ministro, che di occasioni per parlare ne ha fin troppe, e schierarci contro il decreto merito, contro l’ex ddl Aprea (legge 953), contro l’ennesima sfilza di tagli dei finanziamenti alla pubblica istruzione pari a circa 200 milioni e contro il parallelo mantenimento delle spese per il sostegno delle scuole private. Inoltre prendiamo come spunto la presenza del ministro per andare contro il governo dei banchieri che, insediato come “tecnico” ma rivelatosi fin troppo politico, è riuscito in nemmeno un anno ad applicare varie misure di austerità imposte dagli organismi sovranazionali come UE, BCE e FMI, massacrando i lavoratori, riducendone drasticamente i diritti, richiedendo ulteriori sacrifici alle classi popolari (evidentemente non abbastanza sfruttate). Tutto ciò in nome del mantenimento di un sistema malato, il capitalismo, che si serve della crisi per abbattere lo stato di welfare e asservire la maggioranza della popolazione agli interessi di grandi banchieri e padroni.

Presentando il suo lavoro, che va ad aggiungersi all’ormai decennale attacco sferrato contro la scuola pubblica, in perfetto stile montiano (“questa riforma ce la chiede l’Europa della cultura e del lavoro“), Profumo dà un’impronta sempre più drastica all’impostazione aziendale del processo di formazione. Difatti il decreto introduce nei licei il premio “studente dell’anno” (al cui vincitore sarà garantita una riduzione del 30% sulle tasse universitarie, oltre ad altre agevolazioni), e nelle università una lista, stilata dagli atenei e destinata al MIUR, con il 5% dei migliori laureati, ovvero un aiuto a coloro che meglio si saranno adattati alla univoche richieste e che avranno affrontato con spirito concorrenziale la propria istruzione; il portfolio, in cui ciascuno studente sarà inquadrato e valutato secondo i parametri ministeriali e offerto come merce alle aziende che potranno cominciare da subito a sfruttarlo grazie a stage e tirocini.

In quest’ottica tipicamente aziendalista viene riproposto anche il ddl Aprea, che autorizza l’inserimento dei privati all’interno dei nuovi consigli dell’autonomia (capo 1 art. 1 c. 2 e art.4 c. 1) piegando definitivamente le scuole alle logiche di mercato e non alla ricerca della diffusione di conoscenza e pensiero critico fra noi studenti.

Questo sappiamo che succede per fare entrare i ragazzi, fin dalla gioventù, nella mentalità di sfruttati che devono sottostare alle richieste dettate dall’interesse dei padroni e della classe dirigente, che altro non vogliono che mantenere la propria posizione privilegiata ed aumentare il proprio profitto.

Per uscire da questo non possiamo combattere solo una riforma o un governo ma concretizzare la necessità di un cambiamento radicale di questa società e l’abbattimento del sistema capitalista, prima che questo possa definitivamente distruggere anche le speranze di chi non vuole mollare.

NO ALLA RIFORMA PROFUMO, NO ALLA SCUOLA-AZIENDA!
16 OTTOBRE ore 15 CORTEO dal Liceo Galileo (via Martelli)

Rete dei Collettivi Fiorentini

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IL COLLETTIVO S.K.A RIFIUTA LE STRUMENTALIZZAZIONI DEI FASCISTI

Noi, come collettivo antifascista, pensiamo che sia doveroso esprimere tutto il nostro completo dissenso alla strumentalizzazione che il centro sociale di estrema destra Casaggì sta facendo della protesta che la nostra scuola sta portando avanti. Il crollo del nostro tetto, sappiamo bene, essere un indice importante di quello che sono stati tanti anni di malgoverno e tanti anni di tagli all’istruzione pubblica. Governi di sinistra e di destra si sono susseguiti negli anni muovendo mossa dopo mossa un piano di demolizione (letteralmente) della scuola pubblica. Casaggì, gruppo di “fascisti del terzo millennio” (come si definiscono loro stessi) sono la stessa feccia che ha fomentato l’odio razziale che ha portato alla strage di Casseri, membro invece di CasaPound. CasaPound e Casaggì, due nomi diversi per chiamare gli stessi topi di fogna che non si devono assolutamente permettere di mettere bocca sulla nostra protesta.
PER QUESTO IL COLLETTIVO S.K.A GALIELO RIFIUTA QUALUNQUE TIPO DI “SOLIDARIETA'” DA PARTE DI CASAGGI’!

CONTRO IL FASCISMO E LE SUE STRUMENTALIZZAZIONI SEMPRE E CON OGNI MEZZO NECESSARIO!

Collettivo S.K.A Galileo

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