AGGRESSIONE NEOFASCISTA A FIRENZE! SABATO 16 NOVEMBRE ORE 15.30 IN PIAZZA SAVONAROLA CORTEO ANTIFASCISTA

antifaDopo quanto accaduto in piazza della Repubblica con l’aggressione di tre antifascisti da parte di una decina di appartenenti a Casa Pound, Firenze Antifascista lancia la mobilitazione per sabato prossimo. Rivolgiamo l’appello a tutte le realtà del territorio e non solo, a tutti coloro che si riconoscono nei valori e nella pratica dell’antifascismo per promuovere e partecipare al corteo di Firenze, per ribadire che in questa città i fascisti e la loro violenza squadrista non devono più trovare spazio e smascherare la catena di complicità di chi consente loro di avere agibilità concedendogli la sala di un bar, una sede in affitto o appoggio politico.

Notiamo poi, che seguendo il solito copione fascisti e polizia, attraverso comunicati e pagine di giornali, stanno già cercando di recuperare l’accaduto distorcendo la realtà o inventandosela di sana pianta.

Il fatto che la velina della Questura riporti che gli antifascisti abbiano rifiutato le cure mediche non vuol dire che non fosse accaduto niente. Infatti i due ragazzi, una volta fuori dalla Questura si sono recati al pronto soccorso e hanno avuto un referto rispettivamente di 15 e 25 giorni: motivo per cui la denuncia contro ignoti è partita d’ufficio.

Vogliamo poi precisare che gli antifascisti sono stati riconosciuti per la felpa che indossava uno di loro e le presunte “invettive contro un tavolo di ragazze” sono solo il tentativo di giustificare goffamente il proprio squadrismo oltre che una spudorata falsità. Quanto al fatto che oltre alle offese vi fosse la minaccia di “caschi e oggetti contundenti” ci chiediamo che fine abbiano fatto, visto che neanche la Digos, che di solito non si lascia scappare queste ghiotte occasioni, né li menziona, né ha fatto scattare una denuncia contro gli antifascisti portati, trattenuti e interrogati in Questura.

Ad un mese dal secondo anniversario della strage fascista di piazza Dalmazia effettuata da Casseri, esponente di Casa Pound, la violenza fascista agisce di nuovo in questa città.

Questo non è più tollerabile!

CHIUDERE CASA POUND! CHIUDERE I COVI FASCISTI!

Firenze Antifascista

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#15N | Appello fiorentino verso il Corteo!

Il 17 Novembre 1973 l’esercito greco sgombera violentemente il politecnico di Atene, occupato dagli studenti da tre giorni contro la dittatura militare che strangolava la Grecia. Questa data è oggi la giornata internazionale dello studente.
Quarant’anni dopo non scordiamo e continuiamo a lottare.
Non scordiamo perchè ancora oggi noi studenti non siamo protagonisti della nostra formazione ma vittime di un sistema educativo che ci vede solo come futuri lavoratori. Un attacco violento perpetuato dalla scuola nei confronti di studenti grazie a diversi strumenti (ne citiamo solo alcuni): gli Invalsi, nati per rinchiudere in un codice a barre possibilità e curiosità della nostra mente; i tirocini (qui il volantino) formula moderna che fa passare il lavoro non retribuito per semplici attività a carattere “conoscitivo e di affiancamento”; registri elettronici, telecamere e divieto di fumo, utilizzati per punire tutte quelle azioni che vengono naturali a qualsiasi essere umano se rinchiuso 4/6 ore al giorno seduti ad un banco.
Non scordiamo perchè come negli anni ’70 la crisi imperversa e continua ad alimentare la miseria di milioni di persone che oggi si trovano in difficoltà, disoccupate o precarie, senza la possibilità di garantirsi una casa, impossibilitate ad usufruire dei servizi sanitari perchè accorpati o privatizzati, e non coscienti del massacro che il Governo Letta sta preparando a suon di miliardi di tagli alla sanità e nuove tasse sulla casa, insieme a nuovi finanziamenti alle infrastrutture ferroviarie e autostradali, pronti a devastare territori e saccheggiare le tasche dei lavoratori.
Non scordiamo perchè quel verde militare che sgomberò il politecnico è lo stesso di cui sono vestiti i quattrocento soldati recentemente spostati dall’Afghanistan alla Val di Susa per sconfiggere quella che riconoscono essere una resistenza popolare. Mentre non ci sono soldi per mettere in sicurezza le scuole, mentre i prezzi dei libri di scuola aumentano, mentre il personale docente e scolastico diminuisce … i soldi per la guerra sono sempre pronti perchè ogni conflitto è un investimento economico per mantenere grassoccio chi in questo sistema è seduto a banchetto. La forza viene usate per guerre imperialiste o, come nella Valle, in perfetto stile Atene ’73, per reprimere le lotte di chi continua a tenere la testa alta, a rifiutarsi, ad essere ostile.
E noi continuiamo ad essere ostili, riappropriandoci dei nostri bisogni per trasformare questa crisi nella concreta possibilità di un definitivo rovesciamento della società!

VENERDì 15 NOVEMBRE ORE 9 CORTEO DA PIAZZA SANTISSIMA ANNUNZIATA

15N

Rete dei Collettivi Studenteschi Fiorentini
Studenti In Movimento Firenze

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Firenze: occupano Da Vinci e Capponi!

20131011_215442Questa mattina al Da Vinci e al Machiavelli-Capponi si sono svolte delle assemblee straordinarie, entrambe le scuole sono state occupate. Questo è il comunicato del Machiavelli-Capponi.

 

All’ attenzione della Preside, dei professori, del personale ATA e degli organi competenti

All’attenzione di tutti gli studenti

Dal 2011, dopo l’ultima occupazione che questa scuola ha visto, il collettivo ha intrapreso un percorso di crescita comune, in cui ha lavorato con serietà per conquistare rispettabilità e pace. Ci siamo resi conto che non era colpa nostra se durante l’occupazione gli studenti stavano a casa una settimana. C’eravamo abituati all’idea di essere la rappresentazione che gli altri facevano di noi e allora abbiamo cercato di riscoprire le nostre potenzialità inespresse. Due anni di Forum hanno dimostrato che abbiamo voglia e capacità necessarie per organizzare una quotidianità altra, in cui l’attività scolastica parte dalla necessità di noi studenti. Abbiamo fatto passi indietro per rendere le nostre azioni più condivisibili: ricordiamo con amarezza i pomeriggi del forum dove il nostro tentativo di mediazione e confronto non ha ricevuto la risposta attesa. Ad oggi ritorniamo a scuola nella forma che più sentiamo nostra: l’occupazione. Non andiamo contro una specifica legge o un governo, non andiamo contro i professori o gli studenti. Siamo qua per costruire e andare oltre: oltre la competizione che, alla ricerca del miglior voto, ci divide dai nostri compagni; oltre un rapporto coi professori basato sulla paura che abbiamo del loro giudizio, dei loro voti; oltre un modo di vivere la scuola come spazio repressivo poiché costituito a partire non dalle esigenze degli studenti ma da quelle del mercato del lavoro. Quindi, contro e oltre un’educazione che naturalizza il lavoro salariato come unica prospettiva di vita. Per questo occupiamo, per riprendere il luogo centrale della nostra formazione e provare a sperimentare su larga scala ciò che in questi anni abbiamo imparato a gestire. Abbiamo già pronte assemblee con relatori esterni, presentazioni di libri, cineforum, momenti di elaborazione artistica e spazi conviviali, ma soprattutto occasioni di confronto sui temi offerti dalla realtà che ci circonda, a scuola e non. Coniugando tra loro ricerca di uguaglianza nel vivere insieme e pratiche per condividere e produrre sapere.Assicuriamo che queste attività verranno svolte nel rispetto del diritto allo studio fino a Lunedì 14 Ottobre, nel tempo necessario al comitato d’occupazione per decidere le modalità di proseguimento.Lo stabile occupato è quello situato in piazza Frescobaldi, di cui gli occupanti si prendono tutte le responsabilità, essendo a conoscenza delle norme di sicurezza e dei lavori in corso.

Comitato d’Occupazione Machiavelli-Capponi

 

 

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30Sett | P.za Ss. Annunziata | Assemblea Pubblica verso il #4Ottobre | Diamo inizio alle danze!

asspubica

… verso il #4Ottobre e oltre! Discutiamo insieme dei percorsi avviati per arrivare al primo corteo dell’anno. Organizziamoci per dar vita ad un movimento capace di prendere questa data per rinascere. Se le menti sono fuochi da accendere, prepariamoci ad infiammare scuole e strade! DIAMO INIZIO ALLE DANZE

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Casaggì al Galileo: nessuna legittimità ai fascisti! | Comunicato del Collettivo S.K.A.

ANTIFA'Nessuna legittimità ai fascisti!
Oggi, 26 settembre 2013, all’entrata del liceo Galileo si sono presentati due membri del circolo di estrema destra Casaggì con l’intenzione di fare un volantinaggio davanti alla nostra scuola. L’azione è stata immediatamente ostacolata dai ragazzi e dalle ragazze del Collettivo. Perché?
Questo “centro sociale di destra” è un ritrovo di giovani nostalgici del ventennio che, protetti da istituzioni e polizia, adottando pratiche squadriste, girano indisturbati per le città, organizzando “ronde anti-immigrati” e aggressioni ad omosessuali, antifascisti e in generale a chiunque non la pensi come loro. Ogni mese in Italia si registrano decine di agguati del genere. Questi personaggi sono gli stessi che disegnano croci celtiche sui muri della nostra città, gli stessi che incitano all’odio razziale [e al sessismo, aggiungiamo noi], all’omofobia e alla violenza, gli stessi che tentano di diffondere la loro ideologia neofascista nelle nostre scuole.
Anche oggi non hanno esitato a mostrare il loro lato aggressivo e prevaricatore: non appena un ragazzo del Collettivo ha detto loro di andarsene, non si sono fatti problemi a spintonarlo e tentare di intimorirlo.
La risposta è stata immediata: una volta constatata l’impossibilità di parlare con gente che conosce solo il linguaggio della violenza (come se ci fosse stato bisogno di un’ulteriore prova di ciò), abbiamo deciso di armarci di due cestini e di invitare gli studenti a buttare i volantini che venivano consegnati loro dai fascisti. La risposta di tutti è stata ottima: praticamente nessun volantino ha superato il portone d’ingresso! Così, scherniti dalle urla dei ragazzi e delle ragazze del Collettivo e delusi dal cestinaggio di massa dei loro volantini da parte degli studenti, i due fascisti hanno abbandonato la loro misera opera a metà e, con buona parte dei volantini ancora fra le mani, sono tornati a testa bassa nelle fogne da cui provengono.

Spesso davanti alle nostre scuole abbiamo trovato “i nuovi squadristi” intenti a cercare, col populismo che li contraddistingue, di accalappiare un qualche seguito. Quando vengono intralciati, come abbiamo visto, rispondono in modo violento. Ma non è la prima volta: ad esempio due ragazzi del Collettivo del Machiavelli-Capponi, due anni fa, vennero aggrediti durante il tentativo di impedire un volantinaggio di Casaggì nella loro scuola.

Abbiamo imparato chi sono e come comportarci con questi soggetti.
Consci di esserci schierati dalla parte giusta, quella dell’antifascismo, quando incroceremo i nostri sguardi nei corridoi non ci sarà più indifferenza, ma complicità.

Il Collettivo si riunisce ogni venerdì alle 14.30 in cortile. In via eccezionale in preparazione del corteo studentesco del 4 ottobre ci vediamo mercoledì 2, sempre alle 14.30 in cortile. Organizziamoci insieme per una scuola migliore a misura di chi la vive!

FUORI I FASCISTI DALLE SCUOLE

Collettivo S.K.A. Galileo

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Lavorare gratis? Basta tirocini non retribuiti!

stageQuante volte vi siete trovati davanti a un datore di lavoro che vi offriva uno stage gratuito, o un posto non retribuito? Quante volte avete ascoltato il professore parlare dell’opportunità dei tirocini e di quanto dovremmo esserne grati? E’ il momento di fare qualcosa! Non fraintendiamo, non mettiamo in dubbio l’importanza (soprattutto in alcuni ambiti) di un’esperienza pratica ma non per questo dobbiamo essere sfruttati ancor prima del tempo. Finalizzata “alla valorizzazione del momento di orientamento, favorendo un primo contatto fra giovani e aziende”, con carattere “conoscitivo e di affiancamento”, la proposta è partita dai Ministeri di Istruzione e Lavoro, esplicitando come queste due realtà siano strettamente collegate. Loro lo chiamano “affiancamento”, ma è di lavoro che dobbiamo parlare. Le aziende (o strutture ospitanti) gioiscono della nostra presenza perchè ottengono lavoratori a costo zero. Per molte indirizzi scolastici, finalizzati all’inserimento lavorativo in strutture sociali (es.: istituti per IPSS e OSS), e in quelli per i cosìddetti lavori manuali (es.: meccanica, elettronica, moda), o ancora negli istituti che indirizzano verso un lavoro di logistica (es.: grafici pubblicitari, alberghieri), l’esperienza pratica rappresenta per uno studente un’importante opportunità di crescita personale. Ma qui si verifica spesso un altro punto a sfavore: ogni tirocinante è affidato a un tutor scolastico e uno della struttura. E’ frequente che quello della struttura ignori o malgestisca il proprio compito: non sono pochi i casi dove ai tirocinanti venivano affidate mansioni noiose che il tutor non aveva voglia di fare o che il tirocinante non poteva/doveva svolgere. Succede spesso che il tirocinante si viva quest’esprienza nel peggiore dei modi, tornando in classe senza aver appreso niente di quello che si aspettava. Il tirocinio, dove proposto, è obbligatorio, e spesso (quasi sempre) una buona valutazione è fondamentale per l’ammissione alla classe successiva, è quindi molto forte il ricatto alla quale siamo sottoposti. Esiste un altro tipo di tirocinio: il tirocinio estivo di orientamento, della durata massima di tre mesi e da svolgersi tra la fine dell’anno scolastico/accademico e l’inizio del nuovo. In questo caso sono previste eventuali “borse di lavoro” per il tirocinante, con importo non superiore ai 600 euro mensili. A differenza dei tirocini che abbiamo già visto, non vi sono percentuali massime per l’impiego di studenti, salvo una previsione diversa della contrattazione collettiva. Questo avvantaggia molte strutture che nel periodo estivo vedono l’incremento della propria attività, potendo assumere personale a costo zero o a retribuzione minima: un bel risparmio per il padrone. In Italia i tirocini sono circa 500mila l’anno e, di questi, solamente il 5% diventa contratto. Il nuovo ministro dell’Istruzione Carrozza ha affermato che noi giovani italiani non abbiamo voglia di far niente, e per questo progetta l’inserimento dei tirocini nel POF di ogni scuola. Ma se tutti rifiutassimo uno stage gratuito, se tutti insieme richiedessimo una retribuzione per il lavoro svolto?

LAVORARE GRATIS? BASTA TIROCINI NON RETRIBUITI

Rete dei Collettivi Fiorentini

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