PRESIDIO Contro la Repressione nelle Scuole e per l’Autogestione degli Spazi

 

 
 

GLI STUDENTI NON SI ARRENDONO
L’AUTORGANIZZAZIONE NON SI ARRESTA 

Mercoledì 6 maggio, dalle pagine di diversi giornali locali, si apprende la notizia che non sarà più permesso agli studenti della Rete dei Collettivi di riunirsi all’interno dell’aula autogestita del liceo Michelangelo, adottando come pretesto i fatti del corteo studentesco dello scorso 25 aprile.
Il divieto sarebbe stato ratificato dal preside dell’istituto, tale Massimo Primerano (candidato alle elezioni comunali nella lista di Renzi, e già fattosi conoscere ad ottobre per due sospensioni contro due studentesse colpevoli di aver promosso l’occupazione della scuola), anche se non è difficile intuire come questo grave fatto arrivi dopo numerose pressioni provenienti dal mondo della politica, dalla digos e dai giornali.
Ad essere sotto attacco non è solo la "Rete", come gruppo studentesco autorganizzato, ma la stessa libertà degli studenti di vivere le proprie scuole in un modo diverso ed autogestito e di lottare. Ad essere colpita è la pratica stessa dell’autorganizzazione, che con il movimento di ottobre e le occupazioni è tornata ad essere “pericolosamente” radicata tra gli studenti: oggi tocca alla Rete e all’aula del Miche, domani toccherà a qualcun’altro.
E’ impossibile non vedere come questo non sia che l’ultimo dei tanti provvedimenti repressivi che da ottobre ad oggi si sono abbattuti contro il movimento studentesco a Firenze, tra denunce, sospensioni e continui fermi e provocazioni poliziesche, nel tentativo di fermare le lotte che gli studenti stanno portando avanti nelle scuole e in città. Quest’ultimo, però, si presenta come ancora più grave: arrivando a proibire agli studenti di riunirsi, viene minato alla base il loro stesso diritto ad esistere dal momento in cui essi decidono di auto-organizzarsi per cambiare il presente e sperimentare alternative concrete.

In un momento in cui gli spazi autogestiti all’interno delle scuole sono ormai in via d’estinzione, e in un periodo di campagna elettorale in cui nei nostri quartieri vediamo spuntare come funghi sedi elettorali, agli studenti viene negata ogni possibilità di auto-organizzarsi al di fuori di circoli di partito o sindacato vivendo quegli stessi luoghi che dovrebbero appartenergli.

L’autogestione è pericolosa per chi ci governa, e la repressione è l’unico modo che hanno per provare a fermarla… MA GLI STUDENTI NON GLIELO PERMETTERANNO!

E’ per questo che, convinti della necessità di continuare ostinatamente a lottare, facciamo appello a tutti gli studenti amanti della propria libertà e desiderosi di difendere i propri spazi, a dare una risposta a tutti questi tentativi di reprimere le nostre esperienze, per mostrare a chi ci governa che non staremo a guardare davanti a ogni loro sopruso, ma che ci ribelleremo con la stessa determinazione dello scorso Ottobre, e non ci piegheremo alle loro logiche repressive e di annientamento di ogni libero pensiero.
 

PRESIDIO

appuntamento lunedì 11 maggio ore 14.30 al liceo Michelangelo  

(via della colonna, pressi d’Azeglio) dalle 13.30 Merenda Autogestita

CONTRO LA REPRESSIONE NELLE SCUOLE

PER L’AUTOGESTIONE DEGLI SPAZI

 

 

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13 risposte a PRESIDIO Contro la Repressione nelle Scuole e per l’Autogestione degli Spazi

  1. SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI FIORENTINI

    L’11 Maggio 09 in occasione di un corteo autorganizzato dalla Rete dei Collettivi di Firenze, per difendere il diritto a svolgere le proprie attività studentesche all’interno dell’aula autogestita del Liceo Classico Michelangiolo, gli studenti sono stati caricati violentemente dalla polizia.

    In un momento come questo, dove gli spazi autogestiti all’interno delle nostre scuole stanno lentamente scomparendo, è necessario difenderli e mantenerli attivi in ogni modo.
    L’autogestione e l’autorganizzazione sono le principali caratteristiche del nostro fare politica. Non sarà certo con le minacce e con la violenza che ci priveranno della nostra voglia di libertà e di ribellione.

    Esprimiamo la nostra totale solidarietà agli studenti e alle studentesse dei collettivi fiorentini.

    CONTRO LA REPRESSIONE NELLE SCUOLE
    PER L’AUTOGESTIONE DEGLI SPAZI

    Kollettivo Studenti Autorganizzati – Torino

  2. Sempre Presenti scrive:

    Per chi vuole gustarsi il sevizio di RTV38 http://www.youtube.com/…;feature=player_embedded

  3. Sempre Presenti scrive:

    niente..praticamente abbiamo improvvisato un corteo per la città al ritorno in P.zza d’Azeglio dei digossini del cazzo..ci riprendevano con le camere..quindi ci siamo scaldati..sono arrivati i caschetti blu..e hanno incominciato a caricare…alcuni ragazzi hanno anche ripreso il tutto..che tra poco inseriremo anche sul blog..la cosa peggiore è stata la cattura di un nostro compagno caricato sulla camionetta dei blindati. MERDEE!

  4. - scrive:

    resoconto?

  5. Sempre Presenti scrive:

    Vorrei ancora applaudire le scelte coraggiose dei vari elementi della polizia, ovvero dei caschi blu, che oggi si sono lanciati a capo fitto contro anche ragazzini ma soprattutto ragazze. Vorrei urlarvi tutto il mio disappunto per l’operato della Polizia e per l’operato della Digos. RIPRENDETEMI STO CAZZO SBIRRI!

  6. X quelli che nn si tromberebbero una fiha scrive:

    Il post di quelli di sopra è molto interessante. Xrò ho solo da dirvi una semplice cosa: “IO L’ARCURI MELE TROMBEREI A FOHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO…”

    Che v’avehe inteso?

  7. …Direi che “l’uomo che non odia” si è andato a schierare con compagini e individui che dell’odio hanno fatto una professione piuttosto redditizia! Un po’ più di coerenza non guasterebbe.
    Probabilmente però è giovIne, come sono giovIni i berrettallincontrario di via Maruffi, talmente ggggiovIni che a trenta e passa anni ancora non si parla di laurea e di LAVORO.
    Ma torniamo a noi, e siano benedette le pause pranzo che mi permettono scritti come questo.

    I giornali -tutti- sono a servizio di poteri forti e soprattutto di se stessi: la tiratura e le vendite non sentono ragioni e se c’è da macinare vivo qualcuno, chissenefrega. Basta non sia un ammanicato, perché quello va dall’avvocato e poi ti tocca tirar fuori i quattrini. Stando così le cose è ovvio che ci sia gente (molta) che ha un concetto molto negativo dei giornali e di chi vi lavora.
    (cfr. http://www.iononstoconoriana.com/…qlibertaq.html).

    Io non so attorno a cosa ruoti l’universo. Sicuramente non attorno a quei perfetti rappresentanti dell’era contemporanea chiamati “politici”, la cui unica “mission”, insieme ai loro amichetti dei mass media, è additare a voi sudditi un nemico esterno nuovo ogni volta che sia possibile. In questo modo voi sudditi non andrete mai a chieder loro conto delle tonnellate di promesse impossibili da mantenere con cui vi alluvionano ogni giorno.

    L’essere aggredito? “Se capitasse a me”, vuoi sapere?
    Bene.
    A luglio del 2001 ero a Genova. Quello che ho visto allora e soprattutto quello che ho visto dopo, ossia il linciaggio morale di centinaia di migliaia di persone mandato in onda a reti unificate, con gente che conoscevo che mi fermava con gran risate per strada chiedendomi come mai non mi avevano ucciso.
    Padri di famiglia grassi, grassi e grassi (qualcuno era anche grasso, scusami l’insistenza ma a voi sudditi non credo si possano riconoscere altre qualità memorabili) che ridevano a buzzo pieno guardando i gendarmi prendere a calci i ragazzini di quindici anni.
    Il palloniere sta prestando la sua rispettabilità a chi vuol farsi rappresentante di mangiatori di spaghetti della stessa risma, e rendere Firenze come il resto della penisola italiana: un paesone per benpensanti cui si possono raccontare tutte le balle che si vogliono.
    Pensi che stia scherzando? Vatti a rivedere le cronache di quell’anno; io non credo che avrei alcuna difficoltà ad infoibare personalmente che diffuse il rumour secondo cui il sangue sulle pareti della Scuola Diaz era salsa di pomodoro. Ci sono cose che non si dimenticano e che tanto meno si perdonano. Eccoli qui, i servizi che mi resero i cani dei giornali e le femmine da trivio delle televisioni.

    La realtà non ruota attorno a queste cose, certamente. Ma ruota ancora meno attorno alla spazzatura umana che ciarla nelle televisioni.

    Non so quali siano i risultati dei cortei studenteschi che si susseguono da settembre, perché come studente “ho già dato”… e a differenza dei gggggiovani fiorentini di via Maruffi mi sono laureato da dieci anni. Singolare però che l’affermazione delle liste di sinistra all’università, sul Corrierone, sia stata accolta da un commento che suonava come “cavoli, con tutta la merda che gli spaliamo addosso ogni giorno, questi ancora vincono?!”.

    Sul contesto civile ci sarebbe non poco da ridire, considerato il curriculum che si ritrova un certo corpulentissimo senatore, sempre pronto a frignare in alte sfere tutte le volte che lo trattano a pesci in faccia. O visto il putrido spettacolo della politicanza del vostro paese.
    La cosa più sensata da fare sarebbe strafregarsene dell’aula: che se la tengano, al Miche. Internet si può usare in modo costruttivo, per esempio per fissare tutti gli appuntamenti che si vogliono, piuttosto che per la pornografia, no?

    Il fatto che l’Arcuri non te la dìa non so se si possa definire “repressione”; hai provato a chiedergliela? Accidenti: ne avete fatta una ragione di vita, di queste “mime”! Io sono mosso da tutt’altri intendimenti, e troverei estremamente disdicevole anche solo rivolgere la parola a un individuo come quello.

  8. l'uomo che non odia scrive:

    In un sistema a compartimenti stagni come quello che pervade gli autori di questo blog – fatto della dicotomia tra “fascio” da eliminare e “compagni” vittime della persecuzione e dei complotti – il mio commento verrà probabilmente inserito nella prima categoria.
    Eppure ci tengo a sottolinare una cosa: rileggendovi, dovreste porvi almeno per un momento una serie di questioni. Primo: parlate male di tutti i giornali presenti in città (dal GdT alla Naz), non sarete voi un po’ eccessivi nei giudizi nei confronti di chi svolge una professione che – nonostante i vostri attacchi – è ben più complessa che leccare il sedere al potente di turno?
    Secondo: non vi sorge il dubbio che l’universo non ruoti intorno a voi e che dunque i giornalisti, i rivali politici (sì, quelli che voi eliminereste), i presidi stessi abbiano anche altre motivazioni al di là della mera crudeltà nei vostri confronti?
    Terzo: la differenza tra me e voi è che io, pur non pensandola come voi, lascio che esistiate e non mi sognerei mai di aggredirvi fisicamente trovando addirittura giustificazioni nelle mie azioni.
    Il livore delle vostre dichiarazioni è tanto imbarazzante da rasentare il ridicolo quanto preoccupante: secondo voi, a quanto ho capito, chi ha una visione diversa della realtà umana e politica deve essere sottoposto al giudizio delle vostre “azioni”. E se capitasse a voi?
    Quarto: è da settembre che vi vedo scendere in piazza al grido di “non glielo permetteremo”, “non passeranno”, “la ricreazione è appena iniziata” e così via. Però i risultati mi sembrano scarsini… colpa del sistema che vi odia e va abbattuto, o semplicemente siete pochi e con idee talmente estreme da non attecchire nemmeno a Firenze?
    Quinto: nello specifico della vicenda del Miche, è talmente ovvio che l’aula vi è stata tolta perchè avete compiuto un gesto violento (la vostra “azione”, sì) che vi pone al di fuori del contesto civile. Credo ve la siate cercata, ed è assurdo tentare di rivoltare la frittata facendola passare come il cattivo Primerano o il cattivissimo Giornale che vogliono impedire le vostre affollatissime riunioni. Purtroppo (o per fortuna, visti i criteri interpretativi del mondo che usate), non spetta a voi decidere chi è legittimato a vivere e chi no, chi può fare politica e chi no. Se non riuscite a capire che l’onnipotenza non vi appartiene, è bene che almeno la scuola ne resti fuori.
    Sesto: repressione? Nelle scuole? Solo perchè non tutti la pensano come voi e non vi lasciano fare tutto ciò che vorreste, non è detto che sia repressione. Altrimenti sarebbe repressione anche il fatto che la Arcuri non me la dà.
    Un consiglio, alla fine… rileggetevi: parlate di padroni, repressione, autorganizzazione, studenti sotto attacco e cose del genere come se fosse vero.
    Attenzione, siete pericolosi. Non per gli altri, ma per voi stessi.

  9. boicotta la stampa del padrone scrive:

    e toccherà anche stavolta regalare un altro euro e venti al “il Giornale”…

    triste destino…

  10. quello che ha fatto tutti gli errori scrive:

    mio caro crociato della lingua italia,

    la firenze facinorosa semplicemente scrive i volantini di fretta perchè per forza di cose di trova ad organizzare presidi in 3 giorni.

    Se di tutta la vicenda non trovi nulla da commentare ma solo segnalare errori di battitura… bhe, sei alquanto triste come persona. Forse ti converrebbe perdere qualche nozione grammaticale, e recuperare un po di cervello, di capacità critica e propositiva.

    Devo dire, tra l’altro, che neanche segnalare gli errori ti riesce un gran che bene…

    se vogliamo fare i pignoli c’è anche un “autoganizzazione”… MI CASCHI PROPRIO SUL PIU’ BELLO!

    Ad ogni modo, se ti diverte così tanto la cosa, l’intervento precendente a questo, scritto con ancora più fretta, presenta anch’esso diversi errori… VEDIAMO SE LI TROVI TUTTI!

    ps: nessuno ti da del fascio… loro almeno si sforzano di trovare qualcosa (di stupido) per infamarci.. tu non arrivi nemmeno a quello…

    e scusami se anche qui ho fatto degli errori… ma si sa, quando si parla con gli stupidi si cerca sempre di fare presto…

    LUNEDI’ TUTTI/E PRESENTI!

  11. - scrive:

    fanculo

  12. quanto scommetto che ora mi date del fascio scrive:

    provocazioni [b]polizesche[/b]
    organizzarsi [b]a[/b] di fuori
    NON [b]GLE[/b] LO PERMETTERANNO!

    ma la firenze facinorosa ci va a scuola o anche la grammatica italiana è troppo marcia?

  13. FUORI LE UNGHIE scrive:

    il giornalista del Giornale si presenterà??

    giornalista uomo senza onore!

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