#CortileLibero: al Capponi gli spazi si conquistano!

A inizio anno scolastico, ci era sembrato opportuno riflettere sull’evoluzione del controllo sociale e dell’organizzazione degli spazi all’interno delle scuole. Nonostante lo scetticismo iniziale sulla questione, il discorso sta evidentemente facendo breccia nelle classi di licei e istituti fiorentini. Ad esempio, all’Istituto Agrario gli studenti hanno occupato contro la chiusura durante orario scolastico degli spazi aperti. Al Galileo gli studenti hanno dovuto invece affrontare la cacciata del collettivo S.K.A. dalla scuola. Al Capponi gli studenti si sono trovati per tre mesi privati del cortile, e ad un certo punto si sono rotti il cazzo: ecco il loro contributo.

cortilelibero“Il 12 Dicembre inizieranno i lavori per la messa in sicurezza del cortile del Capponi”, così ha detto al telefono l’architetto della Provincia, per rispondere alle pressioni messe dai tre giorni di mobilitazione appena conclusi. Per raccontarli bene dobbiamo quindi tornare un pò indietro.
Per tanti anni, nonostante le condizioni non ottimali, il cortile di scuola è stato aperto e rappresentava un importante luogo per la socialità all’interno della scuola. Qui infatti tanti studenti confluivano a ricreazione sapendo di poter incontrare tante altre persone.
A Settembre, al nostro rientro dopo un’estate in cui si era parlato di un imminente divieto di fumo nelle scuole, la coincidenza ha voluto che la Provincia decidesse di chiudere lo spazio causa rischio crolli di pezzi di cornicione. Alle richieste degli studenti, nessun inizio dei lavori ha mai dato una risposta.
Dopo quasi tre mesi, Martedì 3 Dicembre capponcini e capponcine hanno trovato uno spiraglio in cui urlare finalmente la propria rabbia. Una porta lasciata aperta e decine di persone si sono riappropriate del proprio spazio, infrangendo il divieto. Un’azione spontanea in cui l'”irruenza”, la “prepotenza” degli studenti ha risposto alla vera prepotenza: dall’introduzione del divieto di fumo gli studenti italiani si sono visti sottrarre molti spazi, basti pensare che a Firenze gli studenti dell’Istituto Agrario stanno occupando poichè privati dello spazio all’aperto o che in tante altre scuole sono stati chiusi preventivamente i cortili. Una situazione grave, poichè in tantissimi istituti superiori i cortili sono il centro della socialità a ricreazione. Tutto questo è però coperto dalla facciata “salutista” data dall’introduzione del divieto di fumo.
Queste istituzioni sono le stesse che veicolano i fondi per le tecnologie (LIM, tablet, registri elettronici) ma sono incapaci di provvedere ai lavori di manutenzione degli edifici. Ma davanti alla loro ipocrisia, dalla nostra parte si da parola al protagonismo studentesco. Infatti dopo il primo giorno di “liberazione” del cortile (#cortilelibero), ancora il 4 e il 5 Dicembre si è continuato, facendo pressioni sulla dirigenza scolastica e riappropriandosi del cortile ad ogni intervallo. In maniera totalmente spontanea, fortificati dalla coscienza di essere uniti e convinti. E ABBIAMO VINTO. Il 12 Dicembre dovrebbero iniziare i lavori, a dimostrazione che quando ci si impegna, tramite l’azione diretta e l’autorganizzazione, LA LOTTA PAGA.
… ci riaggiorniamo il 12!

RIAPPROPRIAMOCI DEI NOSTRI SPAZI
RIAPPROPRIAMOCI DEI NOSTRI BISOGNI

Collettivo Autorganizzato Machiavelli-Capponi

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