Volantino ed iniziativa del Collettivo Autonomo Da Vinci verso il PRESIDIO di Lunedì 11 maggio al Miche

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DA NOVOLI: RIPRENDERE LE STRADE

RIPRENDERE LE SCUOLE

Mentre
i partiti invadono le nostre strade comprando negozi per le loro
campagne elettorali, a noi studenti si tolgono i pochi spazi rimasti
per autogestirci.

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Il Collettivo del Galileo verso il PRESIDIO dell’11 maggio contro la repressione nelle scuole e per l’autogestione degli spazi

 La storia della nostra aula “autogestita” ormai è trita e ritrita. Ma è bene spendere due righe al riguardo, alla luce degli avvenimenti di questi giorni.

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Pubblicato in Collettivo S.K.A. Galileo | Commenti disabilitati su Il Collettivo del Galileo verso il PRESIDIO dell’11 maggio contro la repressione nelle scuole e per l’autogestione degli spazi

PRESIDIO Contro la Repressione nelle Scuole e per l’Autogestione degli Spazi

 

 
 

GLI STUDENTI NON SI ARRENDONO
L’AUTORGANIZZAZIONE NON SI ARRESTA 

Mercoledì 6 maggio, dalle pagine di diversi giornali locali, si apprende la notizia che non sarà più permesso agli studenti della Rete dei Collettivi di riunirsi all’interno dell’aula autogestita del liceo Michelangelo, adottando come pretesto i fatti del corteo studentesco dello scorso 25 aprile.
Il divieto sarebbe stato ratificato dal preside dell’istituto, tale Massimo Primerano (candidato alle elezioni comunali nella lista di Renzi, e già fattosi conoscere ad ottobre per due sospensioni contro due studentesse colpevoli di aver promosso l’occupazione della scuola), anche se non è difficile intuire come questo grave fatto arrivi dopo numerose pressioni provenienti dal mondo della politica, dalla digos e dai giornali.
Ad essere sotto attacco non è solo la "Rete", come gruppo studentesco autorganizzato, ma la stessa libertà degli studenti di vivere le proprie scuole in un modo diverso ed autogestito e di lottare. Ad essere colpita è la pratica stessa dell’autorganizzazione, che con il movimento di ottobre e le occupazioni è tornata ad essere “pericolosamente” radicata tra gli studenti: oggi tocca alla Rete e all’aula del Miche, domani toccherà a qualcun’altro.
E’ impossibile non vedere come questo non sia che l’ultimo dei tanti provvedimenti repressivi che da ottobre ad oggi si sono abbattuti contro il movimento studentesco a Firenze, tra denunce, sospensioni e continui fermi e provocazioni poliziesche, nel tentativo di fermare le lotte che gli studenti stanno portando avanti nelle scuole e in città. Quest’ultimo, però, si presenta come ancora più grave: arrivando a proibire agli studenti di riunirsi, viene minato alla base il loro stesso diritto ad esistere dal momento in cui essi decidono di auto-organizzarsi per cambiare il presente e sperimentare alternative concrete.

In un momento in cui gli spazi autogestiti all’interno delle scuole sono ormai in via d’estinzione, e in un periodo di campagna elettorale in cui nei nostri quartieri vediamo spuntare come funghi sedi elettorali, agli studenti viene negata ogni possibilità di auto-organizzarsi al di fuori di circoli di partito o sindacato vivendo quegli stessi luoghi che dovrebbero appartenergli.

L’autogestione è pericolosa per chi ci governa, e la repressione è l’unico modo che hanno per provare a fermarla… MA GLI STUDENTI NON GLIELO PERMETTERANNO!

E’ per questo che, convinti della necessità di continuare ostinatamente a lottare, facciamo appello a tutti gli studenti amanti della propria libertà e desiderosi di difendere i propri spazi, a dare una risposta a tutti questi tentativi di reprimere le nostre esperienze, per mostrare a chi ci governa che non staremo a guardare davanti a ogni loro sopruso, ma che ci ribelleremo con la stessa determinazione dello scorso Ottobre, e non ci piegheremo alle loro logiche repressive e di annientamento di ogni libero pensiero.
 

PRESIDIO

appuntamento lunedì 11 maggio ore 14.30 al liceo Michelangelo  

(via della colonna, pressi d’Azeglio) dalle 13.30 Merenda Autogestita

CONTRO LA REPRESSIONE NELLE SCUOLE

PER L’AUTOGESTIONE DEGLI SPAZI

 

 

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Vietato alla Rete di riunirsi – Presidio lunedì 11 maggio ore 14.30 al liceo Michelangelo

 

Ancora uno squallido articolo de "il Giornale" che, in un fulgor di infame gloria, annuncia in prima pagina e nelle sue locandine che la Rete non potrà più riunirsi al "Miche". Da una prima assemblea per discutere di questo, è stato deciso di lanciare un presidio per lunedì prossimo, come prima, immediata e dicisa risposta a questo ennesima manovra repressiva.
 

PRESIDIO

appuntamento lunedì 11 maggio ore 14.30 al liceo Michelangelo  

(via della colonna, pressi d’Azeglio) dalle 13.30 Merenda Autogestita

CONTRO LA REPRESSIONE NELLE SCUOLE

PER L’AUTOGESTIONE DEGLI SPAZI

 

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“Il Giornale” do it better! (ancora sui fatti del 25 Aprile)

Una locandina, una prima pagina e ben tre articoli. Ecco quanto
dedicato da "Il Giornale", nell’uscita di venerdì, ai
fatti del 25 Aprile scorso. Il megatitolone "I COLLETTIVI
RIVENDICANO L’ASSALTO AL GAZEBO DI GALLI", infatti, non è che
l’inizio di un delirio giornalistico alla scoperta dei
pericolosissimi studenti della Rete
.

Ovviamente, chiunque voglia leggere gli articoli, mosso dalla
voglia di farsi due risate in compagnia o qualunque altra cosa, può
farlo cliccando qui.

Detto questo ci terremmo a dire due cose a riguardo.

Partendo dal titolo, ci teniamo a precisare che quello pubblicato
su questo blog, non è assolutamente un "comunicato di
rivendicazione", ma un semplice resoconto
. Diciamo questo non
perchè vogliamo lavarci le mani e salvare la nostra immagine davanti
ai giornalisti avvoltoi, ma perchè ogni rivendicazione
contraddirebbe con il carattere spontaneo, condiviso e partecipato
dell’azione
, elemento che ha dato più fastidio di tutta la storia.
Capiamo il vostro stupore, capiamo la vostra frustrazione: ad agire non
sono più solo degli isolati facinorosi, ma un numero cospicuo di
quegli studenti che vorreste buoni ed apatici tra i banchi di scuola.

Sentirsi definire “pericolosi” dalle stesse persone che
vogliamo combattere, inoltre, non può fare altro che renderci
felici.

In conclusione, ringraziamo "Il Giornale" per tutto lo
spazio pubblicitario
gratuito dedicatoci, riportando quasi per
interno il resoconto della giornata pubblicato su questo blog.

 

… Non resta che augurarvi buona lettura!

(a tutti tranne che ai giornalisti spioni che girano su questo blog!)


							
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Gli studenti in piazza il 25 Aprile: e AZIONE DIRETTA fu!

Lo scorso sabato pomeriggio, nella giornata della "liberazione", circa 500 studenti si sono ritrovati in Piazza San Marco per raggiungere in corteo la manifestazione cittadina in Piazza Santo Spirito.
E’ così che, lontani dalle commemorazioni istituzionali e dalle feste "bipartisan", centinaia di studenti hanno deciso di vivere questo 25 Aprile come una giornata di Lotta e Resistenza che, senza perdersi nelle chiacchiere da ricorrenza, riportasse nelle strade lo stesso spirito ribelle di chi salì sulle montagne fucile alla mano, dando battaglia ancora oggi a vecchi e nuovi fascismi, di strada o di palazzo che siano.

IL RISCALDAMENTO
Preceduto dallo striscione a firma "studenti autorganizzati”, con scritto "Dalle scuole alle università / Contro il Fascismo / Azione diretta", a ribadire che le uniche pratiche che possono davvero rendersi utili a scacciare ogni tipo di fascismo dalle nostre città sono l’azione, la lotta e la militanza, 365 giorni all’anno, il corteo si è incamminato per via Cavour.
Per prima cosa, il consolato greco viene per l’ennesima volta preso di mira in onore alla Rivolta che negli scorsi mesi ha scosso la Grecia, poi, davanti al Liceo Galileo, alcuni studenti si occupano di cancellare le scritte di qualche pischello esaltato che nei giorni scorsi s’era divertito a disegnare celtiche e onorare il buon duce, altri di farne delle nuove.

… E IL BANCHINO NON C’E’ PIU’!
Dopo aver attraversato piazza della Repubblica, il corteo incrocia un banchino elettorale di Giovanni Galli, candidato del Popolo della Libertà, formazione che unisce Forza Italia e i neofascisti di Alleanza Nazionale, provocatoriamente posizionato in quel punto, nonostante l’invito della polizia a spostarlo. La provocazione (non la prima, visto che lo stesso Galli in persona qualche sabato fa non trovava nulla di meglio da fare che posizionarsi al lato di un corteo contro lo sgombero del csa Next Emerson circondato da sbirri) questa volta non passa inosservata: la pazienza fa presto a finire e nel giro di pochi minuti del banchino non resta che cenere, mentre il gazebo che lo copriva vola nel cielo azzurro di una splendida giornata di Aprile.
A differenza di quanto scritto dai giornali e riportato dalle televisioni, l’episodio non è nato da "un commando di violenti staccatosi dal corteo", ma, al contrario, è stato frutto di una vera e propria azione spontanea e condivisa nata dalla piazza e che ha visto la partecipazione (in diverse forme) di praticamente tutti gli studenti presenti al corteo, in clima di complicità diffusa: chi non ha materialmente partecipato all’azione, l’ha sostenuta e difesa contribuendo ad allontanare la Digos, impedendogli di effettuare alcun fermo, tra calci nel sedere provenienti da 360 gradi e cori che proprio in quel momento e negli attimi successivi divenivano veri e propri boati: "via i fascisti da firenze" prima, "via la digos dal corteo" poi.
Che i giornali e le televisioni continuino pure ad attribuire il tutto ai "soliti anarchici" o al "Cpa fi-sud" (che tra l’altro non poteva essere presente essendo in quel momento in piazza Santo Spirito): noi sappiamo che questo non è che l‘ennesimo segnale importante di come le pratiche antifasciste stiano tornando ad essere radicate tra gli studenti delle scuole e delle università che, scagliandosi contro un banchino del partito che oggi in italia è il maggiore responsabile della deriva fascista ed autoritaria in corso e dello sdoganamento delle formazioni neo-fasciste e squadriste, hanno festeggiato in modo appropriato una data significativa come il 25 Aprile.
 Che gli stessi politicanti di destra e di sinistra che proteggono e sostengono i fascisti ci diano anche di "squadristi", per quanto ci riguarda questo appellativo lo dedichiamo a quei poliziotti che proprio venerdì sera, il giorno prima del corteo, sfogavano le proprie frustrazioni picchiando a colpi di manganello i ragazzi che passavano tranquillamente la serata in piazza Santo Spirito, per poi portarne in questura 5 di questi in un clima di delirio ed esaltazione degno della divisa che indossano.  
 
… SI MANGIA, SI BALLA, SI RIDE… E SI BRINDA!

Il corteo raggiunge quindi la manifestazione in piazza Santo Spirito. Ancora un breve corteo fino a piazza Tasso insieme al resto della Firenze Antifascista, e quindi di nuovo in Santo Spirito a mangiare, ballare, ridere e brindare ad un intensa e felice giornata d’Antifascismo.

 

Intanto sui giornali…

La Repubblica

Corriere Fiorentino

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